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Preparazione per la cerimonia del primo colpo di piccone, sabato 23 ottobre 2010
Luogo: Via di Settebagni, 376, Roma, Italia.
Sito: 14,8 ettari.
Annuncio: 4 ottobre 2008
Il presidente Thomas S. Monson presiederà alla cerimonia inaugurale per il Tempio di Roma, Italia sabato 23 ottobre 2010, in quell’occasione sarà rivelato il progetto architettonico del tempio.

La partecipazione è strettamente limitata ai dirigenti del sacerdozio invitati, e ad ospiti speciali. Tuttavia, i lavori della cerimonia saranno trasmessi in ogni cappella in Italia di domenica, 24 ottobre, in modo che tutti possano partecipare.

Disegno del Tempio Mormone di Roma

E’ stato progettato un bel complesso di edifici che includono il tempio, un centro di palo, un centro visitatori, e un ostello per quelli che vanno al tempio. Anche se, per la costruzione del tempio era stata concessa solo una piccola parte del sito, le recenti modifiche della zona, un miracolo in se stesso, permettono di utilizzare l’intera parte di terreno per la costruzione di questi edifici.

Sito del Tempio

Il Tempio di Roma, Italia, sarà costruito in posizione elevata, e che si estende su un sito di 15 ettari a nord-est di Roma, vicino al Grande Raccordo Anulare, la strada circolare (tangenziale) che circonda la città. Il sito pittoresco di campagna, punteggiato da uno magnifico  uliveto, si trova alla periferia della città in un ingresso dell’autostrada.

I cantieri di Roma devono essere esaminati prima che venga permesso di iniziare le costruzioni, a causa delle rovine romane. L’ispezione viene effettuata scavando dei fossi ogni pochi metri in tutta la proprietà. Il giorno in cui la proprietà del tempio era da controllare, i membri della Chiesa di Roma fecero un digiuno speciale. In tutta la proprietà non vennero trovati resti archeologici, ma fu scoperto un antico villaggio romano a soli 100 metri oltre la linea di confine della proprietà. La Chiesa  aveva acquistato la proprietà alla fine degli anni novanta.

Tempio di Roma: Annuncio

“I membri italiani hanno ascoltato l’annuncio del tempio di Roma, Italia con l’animazione e l’entusiasmo che ci si aspetterebbe di vedere in un palazzetto dello sport nel corso di un goal all’ultimo secondo”, ha spiegato il presidente Massimo De Feo, presidente del Palo di Roma Italia, in una recente intervista.

Ha aggiunto che dall’annuncio del tempio, il palo sta assistendo, per la prima volta, al battesimo nella chiesa di intere famiglie. Solo negli ultimi cinque anni, il numero dei pali in Italia è passato da tre a sei.

E la presenza dei santi italiani al tempio, al lontano Tempio di Berna, Svizzera, è stata molto più alta più che quella di qualsiasi altro paese nel distretto del tempio.

Nel Centro Conferenze, l’ annuncio del presidente Thomas S. Monson di un tempio da costruire a Roma  aveva prodotto ampi sorrisi e un’esclamazione di sorpresa udibile dalla congregazione, il sabato mattina, durante la sessione della Conferenza Generale di ottobre 2008.

Tempio: fatti

Il Tempio di Roma Italia sarà il dodicesimo tempio costruito in Europa, e il primo costruito in Italia e nella regione del Mediterraneo.

Una villetta italiana, incantevole, che si trovava nel punto più alto del sito del tempio, è stata rasa al suolo per far posto al Tempio di Roma. La villetta ha servito per un certo periodo per alloggiare i missionari a tempo pieno.

Storia del Tempio di Roma

La crescita della Chiesa in Italia non è stata priva di opposizione. Solo tre anni dopo che i santi erano arrivati nella valle di Salt Lake, i primi missionari giunsero a Genova, in Italia, il 25 giugno 1850, tra essi c’era l’anziano Lorenzo Snow, che sarebbe diventato il quinto presidente della Chiesa.

Nel corso dei prossimi tre anni, 221 persone furono battezzate e organizzate in tre rami. Ma la maggior parte del proselitismo in Italia, smise nel 1860 di fronte all’ opposizione locale ed a causa della richiesta dei dirigenti della Chiesa, che i membri italiani emigrassero in Utah. Un tentativo di riaprire il lavoro missionario in Italia nel 1900 fu respinto dal governo.

La Chiesa fu alla fine ristabilita in Italia nel 1951, a seguito della conversione di Vincenzo di Francesca, a cui capitò di trovare una copia bruciata del Libro di Mormon, con copertina e frontespizio mancanti. Gli italiani che si erano uniti alla Chiesa in altri paesi cominciarono a tornare in Italia, in questo periodo.

Frequentavano la  chiesa con i militari americani di stanza in Italia in vari rami. Entro la fine del 1964, la Chiesa aveva 229 membri in Italia. Quello stesso anno, l’anziano Ezra Taft Benson, un apostolo che sarebbe diventato il 13 ° presidente della Chiesa, rivolse una petizione al governo per chiedere  il permesso di riprendere il lavoro missionario. Il permesso fu concesso, e i missionari cominciarono a fare proselitismo il 27 gennaio 1965.

Per il 1978, l’adesione era cresciuta fino ad oltre 7.000 persone, ed un aumento sino a 14.000 membri entro il 1990. Oggi ci sono oltre 22.600 membri organizzati in 6 pali e 7 distretti.

Sebbene il lavoro missionario era stato consentito in Italia sin dal 1964, la Chiesa iniziò nel 2000 il lungo processo di ricerca di un concordato con il governo, che avrebbe concesso lo status legale.

Questo status era stato  concesso alla Chiesa Cattolica in un Concordato firmato da Mussolini, una relazione che è stata perpetuata nella costituzione post-fascista in Italia. Dal 1984, però, la Chiesa cattolica ha dovuto condividere questo livello di riconoscimento del governo con le altre religioni presenti in Italia.

Le chiese approvate diventano concordatarie, ricevono fondi fiscali e hanno altri diritti da parte del governo simili a quelli ricevuti dalla Chiesa Cattolica

A un caminetto a Londra, l’anziano Kenneth Johnson del Primo Quorum dei Settanta ha riferito eventi correlati che hanno contribuito al riconoscimento ufficiale della Chiesa da parte del Governo italiano.

Nel mese di ottobre 2006, aveva accompagnato altri dirigenti di alto livello della Chiesa, tra cui l’anziano Dieter F. Uchtdorf, ad un incontro a Roma per presentare il caso della Chiesa al governo. Il presidente Uchtdorf  fece  notare la presenza prolungata della Chiesa e la  sua reputazione in Italia, ma il funzionario del governo, che presiedeva, sembrava impassibile.

Raccontò, invece, che era andato -in incognito- sino a Salt Lake City, in preparazione della riunione. Due sorelle missionarie italiane gli avevano fatto da guida sulla Piazza del Tempio.

Egli notò la profonda impressione lasciata su di lui da queste due cittadine italiane, e poi chiese, quando la Chiesa avrebbe potuto costruire un tempio a Roma. “Una volta che questi documenti saranno firmati” rispose l’anziano Uchtdorf.

L’ufficiale firmò. Il 4 aprile 2007, firmò anche il Primo Ministro Prodi, e poi il documento proseguì il suo iter verso il Parlamento.

Con il riconoscimento legale ancora in fase di stallo in Parlamento alla fine del 2009, la Chiesa decise di assumere un faccendiere di Washington, DC, per ottenere l’approvazione.

A. Elizabeth Jones, una ex dipendente di alto livello del Dipartimento di Stato, e ambasciatrice in Kazakistan, che ora è un vice presidente esecutivo di APCO Worldwide, si sta interessando all’ambasciata Usa in Italia, a sostegno della domanda della Chiesa. L’ Intesa un termine italiano, riferito a una ‘”intesa” con il governo-avrebbe portato alcuni privilegi e avrebbe anche facilitato l’autorizzazione dei vescovi di celebrare matrimoni civilmente riconosciuti, e reso più agevole il rinnovo dei visti per i missionari.

Il 13 maggio 2010, il Governo italiano, o Consiglio dei ministri, ha approvato un’intesa con la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, garantendo alla Chiesa in Italia lo status più elevato dato alle religioni.

Questa azione eleva il riconoscimento giuridico della Chiesa da fondazione di beneficenza a religione ufficiale. Resta solo qualche altra formalità che l’Intesa diventi legge.