Siamo venuti sulla Terra pieni di speranza di tornare, un giorno, a vivere con il nostro Padre celeste, per sempre. Tuttavia, senza l’espiazione di Gesù Cristo, non avremmo avuto alcuna speranza di tornare. La giustizia avrebbe richiesto di vivere una vita perfetta, qualcosa di impossibile per i mortali.
La caduta di Adamo ed Eva ci ha fatto oggetto di peccato, ma i mormoni non credono che essi saranno puniti per le loro trasgressioni (di Adamo ed Eva).
L’espiazione di Gesù Cristo
Un Dio giusto e amorevole non punisce le persone per le cose che sfuggono al loro controllo o i bambini o coloro che hanno vissuto prima che il Signore Gesù Cristo nascesse o non hanno mai sentito parlare di Lui e non possono, quindi, scegliere di essere battezzati.
Allora come possiamo essere salvati? Come possiamo tornare a Dio, se è richiesta la perfezione ed essa è impossibile da raggiungere, qui?
La legge ha consentito che qualcun altro, qualcuno che era perfetto, si potesse offrire volontario e fosse disposto a prendere i nostri peccati su di Sé e soffrire per essi, come se fossero stati i Suoi, e, poi, morire per noi.
Solo un essere poteva soddisfare tale requisito: il Signore Gesù Cristo. Gesù Cristo è stato in grado di vivere una vita senza peccato, perché Egli è venuto sulla terra tramite una madre mortale, Maria, ma avendo un Padre divino: Dio.
Dottrina dell’Espiazione
I mormoni non hanno nessuna dottrina che spieghi come l’espiazione di Gesù si sia verificato, ma non è importante.
Ciò che è importante è che questa parentela ha permesso a Gesù Cristo di venire sulla Terra e vivere come vivono i mortali, ma vivere anche perfettamente, ad assumere i nostri peccati, e morire, ma morire volontariamente e risuscitare dai morti, superando la morte fisica.
Gesù Cristo ha fatto tutto questo volontariamente e per puro amore per noi e per Dio Padre. Non ha chiesto nulla in cambio e voleva dare la gloria a Dio. Durante la sua missione, si è concentrato umilmente sua Dio, non su se stesso.
Ha corretto un giovane che lo aveva chiamato “buono”, dicendo che solo Dio era buono (Matteo 19).
Dopo un ministero che gli imponeva di affrontare e vincere le tentazioni, e dopo aver insegnato il piano di Dio per noi, ha affrontato il più difficile incarico della sua vita. E’ andato nel Giardino del Getsemani e ha preso su di sé la responsabilità per i peccati che non aveva mai commesso.
Il Getsemani
Nel 2001, un apostolo mormone di nome James E. Faust ha detto, di questa esperienza:
“Ha sofferto tanto dolore, un’angoscia indescrivibile e una tortura insopportabile, per il nostro bene. La sua profonda sofferenza nel giardino del Getsemani, dove Egli ha preso su di sé tutti i peccati di tutti gli altri mortali, lo ha fatto “tremare per il dolore e sanguinare da ogni poro e soffrire sia nel corpo che nello spirito.
Ed essendo in preda all’angoscia, pregava più intensamente, dicendo: “Padre mio, se questo calice non può passare da me, tranne che io lo beva, sia fatta la tua volontà”. Egli fu tradito da Giuda Iscariota e rinnegato da Pietro.
E’ stato preso in giro dai capi dei sacerdoti e dagli ufficiali, è stato spogliato, colpito, gli hanno sputato e lo hanno flagellato nella sala del giudizio”.
I mormoni credono che l’episodio del Getsemani sia fondamentale per la salvezza, ed è una prova che è stata trascurata o fraintesa da molte fedi, che pensano che Egli abbia solo reso una preghiera per la preoccupazione per il Suo futuro e la Sua sofferenza sulla croce.
Tuttavia, i mormoni considerano l’espiazione di Gesù un evento intensamente personale, eseguito in privato, volontariamente e sotto il Suo controllo completo.
Egli entrò nel giardino tramite la Sua forza e la Sua volontà e iniziò il processo, in un momento di Sua scelta. Trascorse molto tempo, per espiare per i peccati di ogni individuo, rendendo l’espiazione personale, per ognuno di noi.
Anche la croce fu molto importante.
I mormoni non trascurano il significato della croce. Gesù aveva il potere di evitare la morte del tutto, ma se lo avesse fatto, non saremmo stati in grado di risuscitare dai morti.
La croce è stato il passo successivo, nell’espiazione, ed è stato anch’esso un passo a cui si è sottoposto volontariamente. L’anziano Faust descrisse anche questo evento:
Il Golgota
“Egli è stato condotto sul Golgota, dove Gli sono stati infilati dei chiodi nelle mani e nei piedi. Venne appeso in agonia, per ore, su una croce di legno, con il titolo scritto da Pilato: “Gesù di Nazaret IL RE DEI GIUDEI”. Divenne buio e “verso l’ora nona, Gesù gridò a gran voce, dicendo:
Eli, Eli, lemà sabactàni?? vale a dire “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato”.
Nessuno poteva aiutarLo, Egli stava facendo il suo cammino da solo. Allora “Gesù, avendo di nuovo gridato con gran voce, rese lo spirito”. E uno dei soldati, con una lancia, gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.
“La terra tremò” e “quando il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, sentirono il terremoto, e quelle cose che avvennero, temettero grandemente, dicendo:
Veramente, costui era Figlio di Dio”. Nelle parole dell’inno “Lascia che non dimentichi, o Salvatore, che Tu hai sanguinato e sei morto per me”, mi chiedo quante gocce furono versate per me” (James E. Faust, L’Espiazione: la nostra più grande speranza, Ottobre 2001).
Quando Gesù è risorto, rese possibile sconfiggere la morte anche per tutti noi, il che ci rende possibile il vivere per sempre. L’espiazione ha fatto qualcosa, per noi, che non abbiamo potuto fare da noi stessi. Nessuna quantità di obbedienza potrebbe salvarci, senza l’espiazione di Gesù Cristo.
Anche se la Bibbia rende abbondantemente chiaro che l’obbedienza ci viene richiesta, l’obbedienza non può salvarci.
Il Libro di Mormon
Il Libro di Mormon, che i mormoni considerano un libro compagno della Bibbia, e allo stesso modo il Nuovo Testamento, sono due libri che testimoniano e si sostengono a vicenda, e riportano, dell’espiazione:
“Poiché è opportuno che l’espiazione di Gesù dovesse esserci, perché secondo il grande piano dell’Eterno Dio, deve essere fatta un’espiazione, altrimenti tutta l’umanità deve inevitabilmente perire, sì, tutti sono temprati, sì, tutti sono caduti e sono persi, e devono perire, se non tramite l’espiazione, che è opportuno dovesse essere fatta.
Poiché è opportuno che vi sia un grande e ultimo sacrificio, sì, non un sacrificio di uomo, né di bestia, né di alcuna sorta di volatili, perché non deve essere un sacrificio umano, ma deve essere un infinito ed eterno sacrificio”. (Alma 34:9-10, Libro di Mormon).
I mormoni testimoniano che il sacrificio espiatorio del Signore Gesù Cristo era l’unico modo per sperare di tornare a Dio. Esso rende possibile, per noi, pentirci dei nostri peccati, vivere in eterno e tornare a casa da Dio, se lo amiamo abbastanza per renderci degni della sua presenza.
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