Le scritture. Nefi è un profeta che è scappato con la sua famiglia da una Gerusalemme malvagia e corrotta, come è stato comandato a suo Padre Lehi (anche lui un profeta) da Dio, per poter salvare la loro vite e quelle delle persone che sono andate con loro in viaggio, attraverso il deserto ed i mari per poter raggiungere la terra di Promessa.

Chi è Nefi

I resoconti della storia del loro popolo e delle interazioni con Dio sono racchiuse in un Libro sacro dello stesso valore della Bibbia chiamato il Libro di Mormon.

“Essi hanno tolto dal Vangelo dell’Agnello molte parti che sono chiare e preziosissime; e hanno anche tolto molte alleanze del Signore.” 1 Nefi 13: 26

Le scritture

Nella visione apocalittica di Nefi sugli eventi futuri (1 Nefi 11-14), un angelo parla ai profeti israeliti e rivela loro riguardo alla “formazione di una chiesa grande ed abominevole, che è la più abominevole di tutte le altre chiese” (1 Nefi 13: 26).

Questa chiesa, ha detto l’angelo, sarebbe stata formata dopo che “il libro [la Bibbia] usciva dalla bocca d’un Giudeo” (1 Nefi 13: 24).

Le “cose “ del libro, viene detto che “passano in purezza dai Giudei ai Gentili, secondo la verità che è in Dio.” Dopo di che la chiesa abominevole avrebbe “tolto dal Vangelo dell’Agnello molte parti che sono chiare e preziosissime”.

Inoltre, dopo che queste parti che sono chiare e preziose sarebbero state tolte ”molte alleanze del Signore” sarebbero state perdute o “tolte” (1 Nefi 13: 25- 26).

Questo processo di togliere le parti chiare e preziose del vangelo e le alleanze che ne conseguono avrebbe portato alla corruzione scritturale, secondo l’angelo.

“Pertanto tu vedi che, dopo che il libro è passato per le mani della chiesa grande e abominevole, vi sono molte cose chiare e preziose che sono state tolte dal libro, che è il libro dell’Agnello di Dio”. (1 Nefi 13: 28)

bibbiaLa visione dell’angelo da parte di Nefi, dell’eventuale corruzione e perdita delle verità del vangelo e dei testi scritturali, sarebbero accadute poco dopo il tempo in cui Gesù Cristo sarebbe stato scagionato dal sapere moderno.

Partendo da una grande varietà di testi biblici non Mormoni e saperi dei primi tempi della cristianità, gli studiosi Santi degli Ultimi Giorni come John W. Welch2, John Gee3, and Lori Driggs4 (tra i molti) hanno mostrato in modo convincente la verità delle situazioni dei primi Cristiani che sono descritte a Nefi dall’angelo.

Driggs spiega: “Molti di coloro che professano l’essere cristiani hanno iniziato ad accogliere ed incomporare altre filosofie ed ideologie all’interno dei loro sistemi in cui credevano, quindi hanno cercato di far si che ci fosse un compromesso tra la Cristianità ed i loro ambienti che a volte erano ostili”. Questo, spiega:

“portato dalla tremenda diversità tra i vari credi teologici o dei Cristiani stessi. La stabilità delle dottrine principale ha iniziato a disintegrarsi, e le singole idee o dottrine sono state interpretate molto diversamente.

Questa svolta ha causato divisione e controversie tra i Cristiani, causando la crescita di diverse fazioni all’interno della Cristianità…

Per rendere le cose peggiori, con la mancanza di una costituzione ed autorità canonica biblica ed i mezzi per poterla regolare, quando i diversi gruppi hanno ottenuto una copia dei testi biblici essi hanno potuto, intenzionalmente oppure no, modificarla ed adattarla al loro credo.

Quindi le verità chiare e preziose potrebbero essere state facilmente alterate, rese non più chiare, o tolte completamente da un testo 5”.

John Gee ha ulteriormente dimostrato che questo processo di interpretazione scritturale ha avuto luogo tra i Cristiani nel secondo secolo DC. Gee ha spiegato che questo cambiamento di significato e comprensione può succedere come risultato delle “interpretazioni grammaticali, lessicali e delle supposizioni” così come risultato della modifica deliberata dei testi per vantaggi ideologici e teologici6”.

Gee fa notare “Tutti i metodi utilizzati per cambiare i testi di cui abbiamo parlato sono metodi utilizzati nel secondo secolo. Il risultato è stato che c’erano molte diverse interpretazioni delle scritture e degli eventi scritturali nelle varie comunità Cristiane 7”.

Senza dubbio alcuni- o perfino la maggior parte- di questi cambiamenti sono stati soprattutto incidenti e non azioni deliberate. In ogni caso, tali trasformazioni su come i testi venivano letti e compresi avrebbero portato alla perdita delle verità del vangelo.

dottrine-perduteInfine, John W. Welch ha riassunto altri eventi di perdita oltre alla corruzione scritturale.

“Oggi c’è un’alta evidenza che le alleanze sacre e segrete che venivano fatte dai primi Cristiani sono state presto perdute”. Ha spiegato Welch.

“Il battesimo per i morti, l’usanza di fare preghiere in cerchio, e lo stesso sacramento sono stati sottoposti a delle trasformazioni, se non eliminazioni.

Allo stesso modo, astinenza e castità sono entrati a far parte della prima Cristianità ed hanno dato un significato distorto dell’alleanza del matrimonio e di molti passi della Bibbia8”.

Chiare e preziose

Nefi ha visto tre fattori, i quali hanno condotto anche i primi Cristiani con le migliori intenzioni lontano dalle pure verità ed ordinanze del vangelo. Egli ha insegnato che:

1. Gli insegnamenti importanti non dovrebbero essere trascurati;

2. Il divino processo del fare alleanze, così come il battesimo per immersione svolto da chi detiene l’autorità, sarebbe cambiato drasticamente ed avrebbe prodotto delle conseguenze deleterie.

3. Come risultato di tutto ciò, le parole e le spiegazioni dei testi fondamentali avrebbero perso il loro significato, mentre si sono trasformati in testi apparentemente non più rilevanti.

Tutti e tre i punti spiegati da Nefi del perdere le verità chiare e preziose sono avvenute tra il secondo ed il quarto secolo DC.

Molte delle perdite cruciali in queste tre categorie sono avvenute nel secondo secolo, quando una serie di eventi culturali e linguistici hanno rimodellato il pensiero Cristiano, la sua amministrazione e pratica.

Non tutto, ovviamente, è stato cambiato o modificato. Ma la chiarezza di diverse dottrine chiavi ed alleanze sono diventate sfocate, facendo criticamente diminuire l’unità, la coesione, la comunità e la vera fede di coloro che hanno voluto seguire Cristo.

Allo stesso tempo, l’angelo ha promesso al tempo giusto del Signore, ci sarebbero stati “altri libri” che sarebbero venuti alla luce, ”per il potere dell’Agnello, per convincere i Gentili” e le persone “che erano disperse su tutta la faccia della terra, che gli annali dei profeti e dei dodici apostoli dell’Agnello sono veritieri”. (1 Nefi 13: 39).

Infatti a partire dalla metà del diciannovesimo secondo, un sorprendere numero di antichi libri e registri sono venuti alla luce, insieme a delle rivelazioni guida e scoperte di valore, che servono come chiarimento, restaurazione e mezzo di convinzione per gli ascoltatori moderni delle verità originali del vangelo di Gesù Cristo.

L’angelo della rivelazione di Nefi dell’era dei primi Cristiani e le sue successive apparizioni sono accuratamente realistiche e fedelmente rassicuranti.

Ulteriori letture

John W. Welch, “The Plain and Precious Parts,” che si trova in Reexploring the Book of Mormon: A Decade of New Research, John W. Welch, ed. (Provo, Utah: FARMS, 1992), 37–40.

John W. Welch, “Modern Revelation: A Guide to Research About the Apostasy,” in Early Christians in Disarray: Contemporary LDS Perspectives on the Christian Apostasy, ed. Noel B. Reynolds (Provo, UT: FARMS, 2005), 101–132.

John Gee, “The Corruption of Scripture in Early Christianity,” in Early Christians in Disarray: Contemporary LDS Perspectives on the Christian Apostasy, ed. Noel B. Reynolds (Provo, UT: FARMS, 2005), 163–204.

Noel B. Reynolds, “The Decline of Covenant in Early Christian Thought,” in Early Christians in Disarray: Contemporary LDS Perspectives on the Christian Apostasy, ed. Noel B. Reynolds (Provo, UT: FARMS, 2005), 295–324.

Lori Driggs, “Nephi’s Vision and the Loss and Restoration of Plain and Precious Truths,” in The Things Which My Father Saw: Approaches to Lehi’s Dream and Nephi’s Vision, ed. Daniel L. Belnap, Gaye Strathearn, e Stanley A. Johnson (Provo, UT: Religious Studies Center, Brigham Young University, 2011), 70–91.

Frank F. Judd Jr., “What Nephi’s Vision Teaches about the Bible and the Book of Mormon,” in The Things Which My Father Saw: Approaches to Lehi’s Dream and Nephi’s Vision, ed. Daniel L. Belnap, Gaye Strathearn, and Stanley A. Johnson (Provo, UT: Religious Studies Center, Brigham Young University, 2011), 282–299.

  1. Jared Halverson spiega in che modo la visione di Nefi si qualifica come “apocalittica”. Halverson fa notare che “l’uso” della storia narrativa, come quella della visione di Nefi, è una delle caratteristiche che distingue il genere apocalittico. La parola apocalisse deriva dal nome Greco “apokalypsis” il quale significa rivelazione o divulgazione, e quello che di solito viene rivelato di trova nelle mani di Dio negli eventi della storia, specialmente durante quei periodi in cui la storia non sembra stia andando verso la direzione di Dio. Durante questi periodi, lo scopo delle scritture diventa sempre di più escatologico, nella speranza che le prove del giorno d’oggi verranno eclissate dalla speranza per il domani” Jared M. Halverson, “Lehi’s Dream and Nephi’s Vision as Apocalyptic Literature,” in The Things Which My Father Saw: Approaches to Lehi’s Dream and Nephi’s Vision, ed. Daniel L. Belnap, Gaye Strathearn, and Stanley A. Johnson (Provo, UT: Religious Studies Center, Brigham Young University, 2011), 53–69, citazione 56.
  2. John W. Welch, “The Plain and Precious Parts,” in Reexploring the Book of Mormon: A Decade of New Research, John W. Welch, ed. (Provo, Utah: FARMS, 1992), 37–40; “Modern Revelation: A Guide to Research About the Apostasy,” in Early Christians in Disarray: Contemporary LDS Perspectives on the Christian Apostasy, ed. Noel B. Reynolds (Provo, UT: FARMS, 2005), 101–132.
  3. John Gee, “The Corruption of Scripture in Early Christianity,” in Early Christians in Disarray, 163–204.
  4. Lori Driggs, “Nephi’s Vision and the Loss and Restoration of Plain and Precious Truths,” in The Things Which my Father Saw, 70–91.
  5. Driggs, “Nephi’s Vision and the Loss and Restoration of Plain and Precious Truths,” 75–76.
  6. Gee, “The Corruption of Scripture in Early Christianity,” 176.
  7. Gee, “The Corruption of Scripture,” 181.
  8. Welch, “Plain and Precious Parts,” 39; cf. Welch, “Modern Revelation,” 108–110.
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