Non siamo tutti mendicanti? «Ed ecco, io vi dico queste cose affinché possiate imparare la saggezza; affinché possiate imparare che quando siete al servizio dei vostri simili, voi non siete che al servizio del vostro Dio» (Mosia 2:17).
Questa vita non è fatta per essere spesa, concentrandoci su noi stessi, ma piuttosto nel focalizzare la nostra attenzione, e in effetti è una delle nostre più grandi benedizioni in questa vita, nel servire gli altri.
Se annunciamo di essere cristiani e diciamo che stiamo cercando di emulare il Salvatore, nel nostro cammino quotidiano, allora dobbiamo anche capire che la vita cristiana porta con sé il dovere e il privilegio di una vita di servizio.
Gesù Cristo è il nostro grande esempio
Il nostro Signore e Salvatore, Gesù Cristo, non è venuto per essere servito, ma piuttosto la sua missione era di fare ciò che il Padre voleva ed essere un servo per gli altri.
Tutto il suo ministero – dal risuscitare i morti, al curare gli storpi, al far aprire gli occhi ai ciechi e le orecchie ai sordi, dalla Sua preghiera d’intercessione nel Giardino del Getsemani, al dare la sua vita in riscatto per molti, mentre era appeso su una croce romana, sulla collina solitaria del Golgotha – era incentrato sugli altri.
Il Vangelo di Gesù Cristo è un Vangelo di azione. Pertanto, i veri discepoli di Gesù Cristo, non sono persone passive. Sono un popolo in azione.
Essi sono attivamente impegnati nel contribuire a costruire il Regno di Dio sulla terra ed uno dei modi migliori in cui possono farlo, è servire gli altri.
Proprio come Re Beniamino insegnò nel suo sermone: «Ed ecco, io vi dico queste cose affinché possiate imparare la saggezza; affinché possiate imparare che quando siete al servizio dei vostri simili, voi non siete che al servizio del vostro Dio» (Mosia 2:17).
Il Salvatore stesso disse: “Nessuna ha amore più grande che quello di dare la vita per i propri amici” (Giovanni 15,13).
Che cosa intendeva, Egli, con questo?
Egli non stava dicendo che per mostrare il nostro amore per i nostri amici, dobbiamo letteralmente morire, ma la lezione che Egli insegnava è che diamo la vita per i nostri amici ogni volta che mettiamo volentieri i bisogni degli altri, prima dei nostri.
Inoltre, Egli ci ha anche comandato di “amarci l’un l’altro; come io ho amato voi” (Giovanni 13,34). E così, mentre manteniamo questo pensiero in mente, la parola “amici” può essere intesa verso tutti coloro che incontriamo.
Ci sono molte opportunità per servire
Come membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni abbiamo molte opportunità di servire.
Siamo in grado di fare piccoli e casuali atti di gentilezza per i nostri vicini, partecipare ai progetti di servizio nella comunità, realizziamo e ci impegniamo nelle nostre chiamate nella Chiesa, contribuiamo agli sforzi umanitari della Chiesa e ci sono anche coloro che servono il nostro Paese in campo militare.
Questi sono solo alcuni modi con i quali tutti possono avere l’opportunità di servire. Mentre rendiamo un servizio, noi benediciamo non solo la vita degli altri, ma siamo anche benedetti in molti modi.
Il servizio ci permette di fare per gli altri, quello che il Maestro ha fatto per noi. Le parole di un inno familiare (Inno 133, “Perché io molto ho avuto”) ci ricorda che:
Perché io molto ho avuto, molto ridarò;
Signor mi hai dato gioia in tutti i giorni miei,
Dividerò i miei doni con ogni fratello che vedrò
Aver bisogno del mio amor.
Non siamo tutti mendicanti?
Forse c’è chi può dire che non ha il tempo, i talenti o le capacità per essere adeguatamente al servizio degli altri. O forse si chiede: “Perché dovrei dare il mio tempo e/o le mie capacità per essere al servizio degli altri?”
Vorrei indirizzare la sua attenzione ad uno dei miei capitoli preferiti del Libro di Mormon (Mosia 4:19-24), e alle parole di re Beniamino:
Poiché, ecco, non siamo tutti mendicanti? Non dipendiamo tutti dallo stesso Essere, sì, Dio, per tutte le sostanze che abbiamo, sia per il cibo che per le vesti, per l’oro e per l’argento, e per tutte le ricchezze che abbiamo di ogni specie?
Ed ecco, proprio in questo momento stavate invocando il suo nome e stavate implorando la remissione dei vostri peccati. Ha egli permesso che supplicaste invano?
No, egli ha riversato su di voi il suo Spirito e ha fatto sì che il vostro cuore fosse riempito di a gioia, e ha fatto sì che la vostra bocca si bloccasse, così da non poter trovare parola, tanto immensa era la vostra gioia.
Ed ora, se Dio, che vi ha creato, dal quale dipendete per la vostra vita e per tutto ciò che avete e che siete, vi accorda qualsiasi cosa chiediate che sia giusta, con fede e credendo che riceverete, oh, quanto più dovreste voi a impartire gli uni agli altri le sostanze che avete!
E se voi a giudicate l’uomo che vi rivolge la sua supplica, chiedendo delle vostre sostanze per non perire, e lo condannate, quanto più giusta sarà la vostra condanna per b aver trattenuto le vostre sostanze, che non appartengono a voi ma a Dio, a Cui appartiene anche la vostra vita; e tuttavia voi non gli rivolgete alcuna supplica, né vi pentite di quel che avete fatto.
Io vi dico: Guai a quell’uomo, poiché le sue sostanze periranno con lui; ed ora io dico queste cose a coloro che sono a ricchi per quanto riguarda le cose di questo mondo.
E di nuovo io dico ai poveri, a voi che non avete, e tuttavia avete il necessario per sopravvivere di giorno in giorno; intendo voi tutti che rifiutate ai mendicanti perché non avete; vorrei che diceste in cuor vostro: Non do perché non ho, ma se avessi a darei.
Ogni occasione in cui dobbiamo servire gli altri, dovrebbe essere un promemoria per noi, che il nostro Padre celeste spesso ci permette di essere la risposta alle preghiere di un’altra persona.
Quando serviamo gli altri dovremmo anche ricordarci delle parole del Salvatore stesso. Egli ha detto: “In quanto l’avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avrete fatto a me” (Matteo 25:40).
Servire gli altri è la via del Signore
Il presidente Spencer W. Kimball una volta ha spiegato: «Dio è cosciente di noi, veglia su di noi. Ma di solito è tramite un’altra persona che Egli soddisfa i nostri bisogni” (“Vita Abbondante”, La Stella, Giugno 1979, 3).
Il presidente Thomas S. Monson ci ha insegnato: “Lungo il vostro percorso di vita, osservate che non siete l’unico viaggiatore.
Ci sono altri che hanno bisogno del vostro aiuto. Ci sono i piedi da rafforzare, mani da afferrare, menti da incoraggiare, cuori da ispirare e anime da salvare” (Thomas S. Monson, Un fermo sostegno, Ensign, Novembre 2006).
Il presidente Monson ci ha insegnato, nel suo discorso di Ottobre 2009, della Conferenza Generale dal titolo “Cosa ho fatto oggi per?” che servire gli altri è la via del Signore. Egli osservò: “A meno che non ci si perda al servizio degli altri, c’è poco scopo nelle nostre vite.
Coloro che vivono solo per se stessi alla fine riducono e perdono, metaforicamente, la loro vita, mentre quelli che si perdono nel servizio agli altri, crescono e prosperano e, in effetti, salvano la loro vita”.
E il profeta Joseph Smith è citato per aver detto: “Se la mia vita non ha alcun valore per i miei amici, non ne ha per me”.
Ora, qualcuno potrebbe chiedersi: “Che dire di quella persona che sembra avere tutto ciò di cui ha bisogno? Possiamo ancora offrire un servizio a quella persona?
Abbiamo bisogno di offrire un servizio a quella persona, dal momento che non sembra avere bisogno di aiuto?”. Offro questo saggio consiglio, come qualcosa a cui dobbiamo pensare tutti noi.
A volte coloro che sembrano non aver bisogno di alcun aiuto, sono alcune delle persone che hanno le esigenze più grandi. Non dovremmo mai dare niente per scontato.
Il Vangelo di Gesù Cristo ci insegna che tutti traggono beneficio nel servire e nell’essere serviti dagli altri. Il servizio non serve solo per riempire un bisogno, ma anche per mostrare la carità, il puro amore di Cristo, ai nostri fratelli e sorelle.
Cristo ha insegnato: “Da questo conosceranno che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri” (Giovanni 13:35). E così, il modo in cui dimostriamo il nostro amore per il nostro Padre celeste è servendoci l’un l’altro.
Fratelli e sorelle, il servizio che diamo non deve essere qualcosa di grandioso, anche le piccole cose che facciamo per un altro possono fare una grande differenza, nella sua vita.
La bellezza dell’esempio di Cristo è che non abbiamo bisogno di provare quando e come serviamo, dobbiamo solo agire.
Il servizio può essere pianificato o può essere dovuto ad un impulso del momento. Il servizio può essere per qualcuno che conosciamo o per un perfetto sconosciuto. E’ davvero poco importante. E posso aggiungere anche un altro avvertimento?
Non è la quantità del servizio che fa la differenza, ma piuttosto la qualità del servizio. La domanda che dobbiamo porci è: “Devo offrire il servizio ad un altro solo per obbligo o devo offrirlo ad un altro, a causa del mio amore autentico lui, come fratello?”
Chiudo con questi ultimi pensieri. Il vero servizio viene reso, senza aspettarsi alcun riconoscimento personale o alcuna ricompensa.
La vera motivazione, dietro qualsiasi servizio che diamo, dovrebbe essere l’amore che abbiamo per i nostri fratelli e le nostre sorelle, e l’amore che mostriamo al nostro Padre celeste.
Lascio questi pensieri con voi umilmente nel nome del nostro Signore e Salvatore, Gesù Cristo. Amen.
Non siamo tutti mendicanti?
Servire un altro porta ad un
cammino di pace nella nostra vita.
Quando serviamo gli altri, non solo
benediciamo le loro vite, ma anche
la nostra vita viene benedetta.
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