Ho letto molte domande e molti commenti in vari forum incluso lds.org, e non ho ancora trovato qualcuno che la pensa come me riguardo al digiuno. Il fatto di non digiunare o di farlo parzialmente a causa di vari motivi di carattere medico, indica una mancanza di fede?
Dopotutto, abbiamo a che fare con un essere onnipotente che può facilmente prendersi cura di noi durante il nostro digiuno, o no? Grazie per il tuo tempo!
Fede e digiuno
Alla conferenza generale mormone più recente (aprile 2015), il presidente Eyring chiamò il digiuno “un comandamento con una promessa meravigliosa per tutti quelli in bisogno e per noi.”
Nonostante ciò, il digiuno non sembra essere ben compreso tra i Santi degli Ultimi Giorni, e questo è in parte a causa dei tempi in cui viviamo.
I nostri corpi sono fatti per sopravvivere in condizioni di scarsità o assenza di cibo, ed è in grado di sopravvivere in tali condizioni per alcuni giorni alla volta, ma nonostante ciò molte persone nella nostra società non hanno mai passato più di ventiquattro ore senza mangiare, e la stragrande maggioranza non ha la più pallida idea di che cosa significhi essere davvero affamati.
Viviamo in un periodo storico veramente stupefacente e benedetto, ma queste benedizioni ci rendono insensibili a ciò che abbiamo.
Il presidente Wilford Woodruff ha detto (che si sappia in giro o meno):
“É stato detto questa mattina che alcune persone hanno affermato che loro non possono digiunare perché il digiunare gli faceva male alla testa.
Beh, io posso digiunare, e allo stesso modo può farlo ogni altro uomo; e se mi duole la testa perché cerco di osservare i comandamenti di Dio, lasciatela dolere”
Nonostante questa citazione sia abbastanza conosciuta tra i Santi (molti pensano sia stato Brigham Young ad averla detta), molti non sanno che la parte del “mal di testa” è solo una caratteristica temporanea del digiuno.
Quando iniziamo a digiunare, può venirci mal di testa le prime due o tre volte, o anche le prime dieci o dodici, ma prima o poi, i nostri corpi si adeguano ai livelli di zuccheri ridotti nel sangue, e a tutte le altre differenze biologiche causate da un digiuno, e stiamo bene.
Il digiunare richiede sempre qualche piccolo prezzo, anche se si tratta di essere un pochino deboli per non aver mangiato per un giorno intero. Ma è giusto che sia così, poichè il digiuno è stato pensato per essere un sacrificio, e quindi il sacrificare qualcosa di buono (cibo per un giorno) per qualcosa di migliore.
Ma per quanto riguarda quelle persone di salute cagionevole, che se digiunassero sarebbero in pericolo di vita? Io ho citato presidente Woodruff prima, e lo farò di nuovo; anzi, queste parole sono immediatamente successive alla citazione di prima:
“Ci potrebbero essere delle persone la cui salute è così delicata e fragile che loro sarebbero danneggiate dal digiunare per più di ventiquattro ore.
Tali persone sono molto , molto rare; poiché per la maggior parte di noi la nostra salute complessiva potrebbe solo migliorare se non mangiassimo per un giorno.
Io credo che se i Santi, e perché no, anche chiunque altro, digiunassero una volta al mese, loro vedrebbero dei veri benefici nella loro salute.”
Naturalmente, noi possiamo applicare quanto detto a noi stessi, e magari in qualche modo alla nostra famiglia, ma raramente sta a noi dire agli altri quali dovrebbero essere le loro azioni personali; infatti la mia risposta vuole essere una di carattere generale, e non una critica a coloro che hanno paura di digiunare.
Le benedizioni del digiuno sono tante, sono potenti, e sono reali, ma vengono solo a coloro che digiunano.
Quei pochi che davvero non possono digiunare non saranno condannati, anche se naturalmente non riceveranno le benedizioni del digiunare; ma il resto di noi dovrebbe fare un esame di coscienza molto attento, prima di dichiararci incapaci di digiunare.
Se scegliamo di rifiutare di obbedire alla legge del digiuno, non riceveremo alcune tra le più grandi e profonde benedizioni, quelle basate sull’obbedienza a questa legge divina.
Il Libro di Mormon ci insegna riguardo ai quattro figli di re Mosia, i quali sono stati uomini molto malvagi che si sono pentiti e sono diventati uomini con una fede e un potere incredibile (Alma 17:3):
“[I figli di Mosia] si erano dedicati a lungo alla preghiera e al digiuno; avevano dunque lo spirito di profezia e lo spirito di rivelazione, e quando insegnavano, insegnavano con il potere e l’autorità di Dio.”
Vogliamo lo spirito di rivelazione e di profezia? Quando insegnammo ai nostri figli, o ai nostri amici in Chiesa, o ai nostri vicini, o in qualsiasi altra occasione in cui dobbiamo insegnare le verità del vangelo, vogliamo insegnare con il potere e l’autorità di Dio?
Se sì, il modo per ottenere ciò è molto chiaro: dobbiamo fare come i figli di Mosia, e dedicarci “a lungo alla preghiera e al digiuno.”
Sembra che molti membri non abbiamo imparato ad applicare queste lezioni nelle loro vite; infatti, molte volte, il digiuno della domenica omonima è spesso saltato completamente, oppure viene fatto semplicemente saltando la colazione della domenica prima.
Invece, se noi vogliamo le benedizioni promesse, dobbiamo essere disposti a seguire la legge su cui queste benedizioni sono predicate. Questo è un esempio molto semplice della legge del sacrifico: sacrifichiamo qualcosa che ci piace per ottenere qualcosa che ci piace di più.
Ho iniziato a scrivere questa risposta riferendomi al discorso della conferenza generale di presidente Eyring, e ora ti invito a leggere quel discorso attentamente, e di usarlo come punto di partenza sul tuo studio riguardo al soggetto.
E digiuna! Se diventerai potente nel digiuno, ti farà solo del bene!
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