regno di dio e infernoHo un buon amico che è un devoto cattolico. Me questa mattina mi ha chiesto se i mormoni credono in un inferno. Certo che lo facciamo, ma solo per pochi scelti, giusto?

L’Inferno, Che Cos’è E Chi Ci Andrà

Sì, noi crediamo in un inferno, anche se credo che la nostra versione di inferno sia molto diversa da quella in cui crede il tuo amico.

Quando si parla di inferno, ci sono due significati diversi. Il primo è la prigione dello Spirito e il secondo è la tenebra esteriore.

La prigione dello spirito è uno stato temporaneo, in cui agli spiriti può essere insegnato il Vangelo, possono pentirsi e accettare le ordinanze che vengono eseguite per loro, nei templi.

Coloro che hanno scelto di non pentirsi, ma non sono figli di perdizione, rimarranno nell’inferno e soffriranno per i loro peccati, fino alla fine del Millennio e, poi, saranno liberati, resuscitati e riceveranno la gloria telestiale (una gloria pari a quella delle stelle).

Satana, i suoi seguaci e i figli di perdizione, coloro che negano lo Spirito Santo, (vedi Dottrina e Alleanze 29:36-38 e DeA 76:28-33) saranno gettati nelle tenebre di fuori, o l’inferno, in modo permanente.

Re Beniamino insegnò che la sofferenza, nell’inferno, sarebbe stata quella di sentire il proprio senso di colpa.

“E se sono cattive essi sono consegnati a una terribile visione delle loro colpe e abominazioni, il che li fa rifuggire dalla presenza del Signore a uno stato di infelicità e di tormento infinito, dal quale non possono più tornare; dunque essi hanno bevuto la dannazione per la loro anima.

Perciò essi hanno bevuto dalla coppa dell’ira di Dio, la cui giustizia non potrà risparmiarli più di quanto non poté impedire che Adamo cadesse per aver mangiato il frutto proibito; perciò la misericordia non potrà più reclamarli, per sempre.

E il loro tormento è come un lago di fuoco e di zolfo, le cui fiamme sono inestinguibili, e il cui fumo ascende per sempre e in eterno. Così mi ha comandato il Signore. Amen”. (Mosia 3: 25-27)

Nota che nel versetto 27, dice “come un lago di fuoco e di zolfo”. Sta usando una similitudine, per aiutare le persone a capire e ispirare in loro il pentimento.

Cristo ha anche insegnato questo principio, in Dottrina e Alleanze. Ha spiegato che ha sofferto e che gli altri non avrebbero dovuto soffrire per i loro peccati.

“Poiché ecco, io, Iddio, ho sofferto queste cose per tutti, affinché non soffrano, se si pentiranno;

Ma se non volessero pentirsi, essi dovranno soffrire proprio come me;

E queste sofferenze fecero sì che io stesso, Iddio, il più grande di tutti, tremassi per il dolore e sanguinassi da ogni poro, e soffrissi sia nel corpo che nello spirito — e desiderassi di non bere la coppa amara e mi ritraessi“. (DeA 19: 16-18)

Evelyn, il Padre celeste e Gesù non vogliono che nessuno di noi subisca il tormento che Gesù ha subìto, questo non è lo scopo della vita. È per questo che ci è stato dato il dono incomparabile dell’Espiazione.

La conoscenza di questo dono sarà data a tutti, che sia in questa vita o nella prossima. E solo coloro che si rifiutano di accettare questo dono, soffriranno le pene dell’inferno all’infinito.

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