devozionale di nataleNel caso ve lo foste perso, ecco qui il Devozionale di Natale della Prima Presidenza, con il Coro del Tabernacolo Mormone insieme al riepilogo ed ai momenti salienti di tutti questi meravigliosi discorsi!

Devozionale di natale: Anziano L. Whitney Clayton

L’incarico dal cielo dato ai pastori, che erano in un campo, di “non avere paura” è una delle cose che si applica ancora a noi al giorno d’oggi, come ha insegnato l’Anziano L. Whitney Clayton durante il Devozionale di Natale della Prima Presidenza che si è tenuto il 6 dicembre.

“Ci riuniamo questa sera per condividere il nostro amore per il Natale e per il periodo natalizio”, ha detto l’Anziano Clayton. “questa stagione ha una capacità divina di unirci come famiglie, amici e comunità”.

Ha continuato: “Come genitore, ed ora come nonno, mi sono ricordato della magia del Natale quando ho osservato i miei figli, ed ora i loro figli, celebrare la nascita del Salvatore e godere della compagnia degli altri mentre la nostra famiglia si riunisce”.

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Sorella Linda K. Burton

Durante il Devozionale di Natale della Prima Presidenza tenuto domenica 6 dicembre, sorella Linda K. Burton, Presidentessa Generale della Società di Soccorso, ha condiviso due ricordi natalizi personali nella speranza che gli individui potessero “vedere la ragione per cui ho fede nel Salvatore, in Dio [il nostro Padre Eterno il quale] ha tanto amato il mondo da donare il Suo Unigenito Figlio (Giovanni 3: 16), e nel perfetto e glorioso piano di felicità del Padre”.

Il primo ricordo Natalizio che Sorella Burton condivide implica l’essere una quattordicenne che sente la mancanza di casa e che vive in Nuova Zelanda, mentre suo padre serve lì come Presidente di Missione.

Sorella Burton ha detto che quando era “un’adolescente immatura” le mancava il vedere la famiglia, i suoni e le celebrazioni del Natale, compresi i cugini, zii e zie, e le altre famiglie che sapeva che si sarebbero radunate a Salt Lake City per le feste.

Durante la vigilia di Natale del 1966, ad ogni modo, il suo cuore ebbe un cambiamento quando suo padre ricevette una telefonata che diceva che suo padre, suo nonno Kjar, aveva avuto un ictus e che era in ospedale.

Anche se molto scosso, suo padre portò testimonianza del piano del Padre e della sua fede nel ruolo vitale che il Salvatore aveva in esso. “La sua testimonianza toccò il mio cuore sofferente” ha ricordato Sorella Burton.

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Anziano David A. Bednar

Nel suo messaggio di domenica sera, L’Anziano David A. Bednar del Quorum dei Dodici Apostoli ha sottolineato l’importanza dei dettagli aggiuntivi che il Libro di Mormon dà sulla nascita del Salvatore.

Mentre ha iniziato le sue osservazioni durante l’annuale Devozionale di Natale della Prima Presidenza, l’Anziano Bednar ha invitato le persone a non ascoltare solamente le parole, ma a “visualizzare se stessi in questi eventi” ha detto.

“Prego lo Spirito Santo di aiutarvi ad applicare questi versetti a voi ed alla vostra famiglia (1 Nefi 19:23) ed a riempire i vostri cuori del vero spirito del Natale”.

In relazione al racconto di Samuele il Lamanita, il quale ha predicato il pentimento e profetizzato di Cristo, L’anziano Bednar ha chiesto ai membri della congregazione di immaginare se stessi a 10 anni, mentre ascoltano un profeta che predice gli eventi futuri.

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Presidente Dieter F. Uchtdorf

Nel suo messaggio tenuto durante il Devozionale di Natale della Prima Presidenza, il Presidente Uchtdorf, Secondo Consigliere della Prima Presidenza, ha parlato dei regali da parte del Padre Celeste e di Gesù Cristo.

“Una delle parti migliori riguardo alla stagione del Natale è la sua musica, specialmente se tenuta dal Coro del Tabernacolo Mormone e dall’orchestra a Temple Square”, ha detto il Presidente Uchtdorf il 6 dicembre.

Prima del suo intervento, il coro aveva appena cantato “Carols of the Bells” il quale egli lo ha definito: “una delle più belle canzoni natalizie mai scritte”.

“Originariamente, non era affatto un canto di Natale” ha spiegato il Presidente Uchtdorf. “era basata su un’antica canzone folkloristica Ucraina conosciuta come ‘Shchedryk’, spesso tradotta come ‘il generoso’”. Questa canzone, parla di una rondine che vola a casa di una famiglia e predice la buona fortuna che li attende nel nuovo anno, e veniva cantata dalle famiglie ucraine all’inizio di un nuovo anno.

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