La gravidanza e il parto può essere uno dei periodi più complicati e difficili della vita – specialmente per le madri alle prime armi. Se sei cristiana e sei incinta, gli elementi unici della nostra fede e della nostra cultura possono aggiungere complessità aggiuntive.
Visto che non avevo nessuna esperienza personale a riguardo, ho contattato una Doula membro della Chiesa di Gesù Cristo. Le Doula sono il massimo della professionalità sulle gravidanze.
Si concentrano su tutto ciò che non sono i risvolti medici della gravidanza per fare in modo che la madre e la famiglia abbiano la migliore esperienza possibile.
Samantha Moore un membro della Chiesa di Gesù Cristo e proprietaria delle “Doula Girls” a Kansas City, nel Missouri, si è seduta insieme a me per parlare di come le madri della chiesa possono avere una gravidanza più serena possibile.
1. Essere consapevoli che il travaglio arriverà
Molte volte quando parliamo e pensiamo sull’avere dei bambini, consideriamo la gravidanza ed i neonati. Le nostre conversazioni spesso non comprendono il parto.
Quindi mentre è naturale pensare al futuro fagottino di gioia, Moore ha avvisato che saltare oltre può lasciare alcuni donne membri della Chiesa impreparate.
“Non tutte le famiglie della Chiesa sono uguali” mi ha detto Moore, “Molte hanno avuto delle aperte conversazioni con altre donne riguardo alla realtà ed alla celebrazione del parto”.
Quindi è andata avanti a descrivere queste famiglie utilizzandole come buon esempio. “Ci sono anche molte culture che sono schizzinose riguardo al parto”.
Il parto è una cosa difficile e non pulita, quindi è facile saltarlo durante le nostre conversazioni. Ma Moore ha enfatizzato che apprezzare il processo del parto come una parte di ciò che siamo, prima di entrare in sala parto, rende molto più facile apprezzarlo quando si è lì.
Ecco qui di seguito alcuni suggerimenti che mi ha dato:
Celebrare le cose incredibili che può fare il corpo che il Padre Celeste vi ha donato;
Parlare del parto con delle persone che l’hanno già affrontato;
Parlare normalmente del parto nelle vostre conversazioni. Nominarlo spesso e nel modo più naturale possibile così come qualsiasi altro aspetto della gravidanza;
Pensate al parto come parte del piano del Padre Celeste.
2. Gravidanza e parto: parla tranquillamente di quello che vuoi
Una delle chiavi per avere una gravidanza ed un parto di successo è riconoscere cosa si vuole e difenderlo.
Durante la nostra conversazione, la Doula ha continuato a ritornare all’idea che le donne membri della Chiesa devono davvero imparare a parlare di più e difendere quello che vogliono.
“I Santi degli Ultimi Giorni,“ ha detto Moore, “hanno imparato ad essere dei grandi ascoltatori. Questa può essere una cosa fantastica durante la gravidanza perché ascolteranno i consigli dei dottori e dei familiari. Ma devono anche imparare a dire le loro opinioni”.
Le donne membri della chiesa potrebbero anche avere delle preferenze uniche rispetto ai tanti altri pazienti del vostro medico. Parlate di queste cose.
Moore ha anche avvisato di aver notato una tendenza sia tra le donne della Chiesa che in altre donne:
tendono a dubitare di se stesse: “Se avete una domanda, fatela. Se avete un pensiero, condividetelo”.
I professionisti delle gravidanze vedono tanti clienti e spesso raccomandano automaticamente quello che è la cosa migliore per la maggiornaza delle donne. Questo non vuol dire per forza che questo sia l’unico modo di fare le cose.
“Potete parlare delle cose anche se possono sembrare fuori dalla conversazione” ha suggerito Moore, “il vostro dottore vi potrà spiegare dove è possibile fare cambiamenti e dove non è possibile”.
Moore ha aggiunto che in base alla sua esperienza che quando le donne hanno una posizione attiva del modellare la loro esperienza con la gravidanza, esse poi risulteranno delle madri più felici, e madri migliori.
3. Mantenete i vostri standard di modestia
Un argomento che può essere abbastanza sensibile per i membri della chiesa che dovranno partorire è la modestia. Moore ha due consigli per gestire questa situazione.
a) La modestia durante il parto è diversa
Il codice di vestiario della BYU non viene applicato al parto.
Moore ha spiegato che alcune donne membri della Chiesa mentalmente non si danno mai il permesso di vestirsi in modo diverso con loro dottore rispetto a una serata danzante di palo.
Ma la modestia dipende interamente dalla situazione, ed il parto è un momento in cui la cosa più appropriata da indossare è ciò che ti fa sentire a tuo agio.
b) Siate modeste quanto lo volete voi
Ma Moore ha anche difeso coloro che si sentono più a loro agio indossando vestiti più modesti: “la maggior parte delle nascite avvengono nel camice dell’ospedale, ma potete indossare qualsiasi cosa voi vogliate indossare”.
Se un vestito più lungo e modesto vi fa sentire più a vostro agio, Moore suggerisce che allora lo indossiate.
Potete anche sentirvi più modeste ed a vostro agio chiedendo al dottore di avere il giusto numero indispensabile di persone in sala parto.
“Finchè le vostre aspettative sono realistiche” ha detto Moore “potete provare meno ansia comunicando i vostri desideri di modestia”.
4.Rendete la gravidanza un legame familiare
Come membri della Chiesa diamo importanza alla famiglia, e visto che la gravidanza è letteralmente riguardo alla creazione di una famiglia, può venire naturale far si che questi legami diventino una priorità.
Così come in altre aree della vostra gravidanza, una volta che scegliete in che modo legare con il vostro nuovo bimbo, fate in modo che il vostro dottore lo sappia.
Moore ha dato i seguenti consigli per aiutare ad aumentare il legame. Utilizzate quello che funziona meglio per la vostra famiglia:
- immediato contatto pelle a pelle con il metodo “skin to skin”;
- allattamento al seno il prima possibile;
- far si che il bimbo sia lasciato nella stanza con voi;
- contatto pelle a pelle con il padre.
Il travaglio ed il parto possono essere un’esperienza molto spirituale.
Spesso Moore ha commentato che nella sala parto vengono offerte delle preghiere o vengono date delle benedizioni del sacerdozio e che se sentite lo spirito guidarvi verso una manifestazione religiosa, non dovete vergognarvi o sentirvi in imbarazzo per via del luogo che vi circonda.
Infatti, Moore ha continuato dicendo che ha parlato con delle donne che hanno affermato di aver potuto sentire lo spirito venire in questo mondo durante le loro gravidanze.
5. Non lasciate che un cesareo vi confonda
Anche se i cesarei sono un tipo di travaglio diverso, non è necessario che sia per forza un’esperienza peggiore.
Se iniziate il travaglio con delle speranze specifiche sulla nascita e poi una complicazione richiede di svolgere un cesareo, alcune donne si sentono naturalmente deluse per via del fatto che l’esperienza non sia stata proprio come l’avevano sperata loro.
Moore ha comunque suggerito “solamente perché il cesareo è un’operazione con la sua importanza, questo non vuol dire che non potete comunque dare lo stesso tipo di legame famigliare a questa esperienza”.
Tuttavia, a causa della natura del cesareo, i professionisti medici si concentrano più su altre cose, quindi esprimere il proprio parere diventa particolarmente importante.
Potete richiedere che il bambino venga portato dalla mamma il prima possibile. Mentre il contatto skin to skin possa essere difficile da avere nell’immediato con la madre, può essere comunque svolto con il padre.
Moore suggerisce che se volete un “cesareo incentrato sulla famiglia” che comunichiate ai dottori il tipo di esperienza che sceglie la maggior parte delle donne membri della Chiesa.
6. Fissate delle aspettative per la famiglia estesa
I Santi degli Ultimi Giorni sono famosi per avere delle famiglie estese molto grandi. Durante la gravidanza e dopo il parto, questo è spesso una benedizione.
Ma ci sono dei momenti in cui è importante dare dei limiti alle vostre famiglie.
Moore suggerisce che dovreste decidere in che modo volete approcciare la famiglia estesa prima di avere il bambino. Il travaglio è così stancante che sarà difficile fare e rispettare le decisioni difficili. Considerate il seguente:
- Quali membri della famiglia volete vedere?
- Quando li vorreste presenti?
- Quante persone sei disposta ad avere tutte insieme?
Non ci sono risposte giuste a queste domanda, ma Moore suggerisce a coloro che saranno genitori per la prima volta che probabilmente vorranno più tempo da soli di quello che si aspettano. “Va bene dire di no”, mi ha detto.
Una volta che la decisione è stata presa, comunicatela per tempo. Potete anche lasciare che sia il vostro coniuge o le infermiere a comunicarlo, ed essi possono aiutare a facilitare la realizzazione dei vostri desideri.
7. Accettate qualsiasi situazione famigliare
Siccome la famiglia è così importante per i Santi degli Ultimi Giorni, interagire con coloro che non possono avere figli, specialmente quando si è incinte o subito dopo aver avuto il bambino, può essere una cosa difficile
Ad ogni modo, Moore suggerisce che le nuove madri non nascondano i propri sentimenti nel tentativo di essere rispettose: “è bello essere empatiche, ma è giusto avere i propri sentimenti”.
Un accorgimento necessario è di evitare di generalizzare i vostri sentimenti o esperienze con le altre persone.
Quando rispettate questo accorgimento, Moore dice che sarà più facile per noi imparare a “festeggiare gli uni con gli altri, senza dare importanza al dove siamo a livello personale”.
Se trovate i consigli di questa Doula Mormone interessanti quanto l’ho trovato io, condividete questo articolo su Facebook con qualcuno che potrebbe beneficiarne.
Fanny Nicotra
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