Dopo la Conferenza Generale, è il momento ideale per iniziare a pensare alle nostre risoluzioni per fare meglio ed essere migliori. Molti lo fanno già. C’è del potere, in questo processo. Anziano Joe J. Christensen ha detto:
Mentre molti di noi prendono sul serio le risoluzioni all’inizio del nuovo anno, alcuni di noi non ci pensano affatto, poiché sono troppo presi dai problemi che li tengono occupati.
Non dobbiamo trascurare il potere che i buoni propositi possono avere, nel contribuire a rendere la nostra vita più felice e più di successo, indipendentemente dai nostri comportamenti passati.
Dopo tutto, l’auto-miglioramento per tornare a Cristo è al centro del motivo per cui siamo qui sulla terra.
Apostoli e profeti della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni insegnano l’importanza di diventare più simili al nostro Salvatore e avvicinarsi a Lui. Fare e mantenere le risoluzioni del nuovo anno, è uno dei modi attraverso cui siamo in grado di continuare a progredire verso questo obiettivo. Anziano Christensen ha detto:
Nel discorso della montagna, viene registrato quanto detto dal Salvatore: “Voi dunque siate perfetti, come il Padre vostro che è nei cieli è perfetto” (Matteo 5:48).
Nella Traduzione di Joseph Smith, la prima parte di questa frase è diventata: “A voi viene dunque comandato di essere perfetti” (Matteo 5:50, Traduzione di Joseph Smith).
La traduzione della parola greca per perfetto è “completo, finito, completamente sviluppato”. Alcuni analisti biblici indicano che il suggerimento di diventare perfetti è l’idealismo o l’iperbole scritturale.
Noi, come Santi degli Ultimi Giorni, crediamo che il Salvatore volesse dire quello che ha detto e che diventare come il nostro Padre celeste e come il Salvatore è un comandamento, non solo un suggerimento.
Risoluzioni – Attraverso l’interruzione di corrente
L’ispirazione per le mie risoluzioni mi è arrivata da un’esperienza unica che ho avuto, durante la vacanze di Natale, quando un’importante interruzione di corrente ha colpito più contee e coinvolto più di 10.000 persone, nella nostra piccola comunità di montagna.
L’inverno è uno dei periodi più impegnativi dell’anno, per chi vive in una località turistica. E con le vacanze di Natale, le cose possono diventare assolutamente folli.
Ma pochi giorni prima del Natale 2015, le cose stavano davvero diventando scure. Letteralmente. Piuttosto che prepararci per il Natale, siamo stati costretti a trascorrere alcuni giorni in assenza di corrente. Non avevo idea di come sarebbe stato il Natale, quell’anno, perché non avevo finito di fare ancora i miei acquisti.
Ma ho notato che c’era qualcosa di strano. Avevo un solo figlio eccitato per l’arrivo di Babbo Natale, ma tutti e 4 i miei figli erano eccitati dalla possibilità di trascorrere 2 o 3 giorni al buio.
Mentre le mie due ragazze ed io siamo corse al negozio per fare scorta dei rifornimenti necessari, ci siamo messe a chiacchierare di tutte le cose che avremmo fatto come famiglia, mentre eravamo senza luce. Mi sono resa conto che c’erano delle lezioni, da questa esperienza, che avevo bisogno di imparare. Ne ho trovate molte, attraverso le parabole del Salvatore.
Il Salvatore spesso ha insegnato in parabole, che erano ricche di significati ed insegnamenti. Di queste parabole, l’anziano Carl B. Pratt ha detto:
Le parabole del Salvatore hanno più significato per noi, se le abbiamo “vissute” o le abbiamo viste vivere o aiutare altri vicino a noi. Quando questo accade, diventano molto più di un bello e semplice dispositivo istruttivo; diventano reali, per noi.
La potenza della parabola si trova nel modo in cui ci relazioniamo a loro, con le nostre esperienze.
1. La saggezza di essere preparati
La mia prima risoluzione mi è venuta in mente, mentre ero in piedi, in fila, al supermercato, e lì è stato dove ho deciso che sarei dovuta essere più preparata.
Non ho potuto fare a meno di sentirmi come una delle donne sciocche, nella parabola delle dieci vergini. In questa parabola, dieci vergini sono in attesa che lo sposo le porti alle nozze.
Dal momento che nessuno sa quando egli arriverà, viene detto a tutte loro di riempire le loro lampade con olio e averle a portata di mano, per ogni evenienza.
Cinque sono sagge e riempiono le loro lampade, portando dell’olio extra e cinque sono stolte e non lo fanno. Di questa parabola, l’anziano James E. Faust ha detto:
La parabola delle dieci vergini, cinque sagge e cinque stolte, ha sia un’applicazione spirituale che temporale. Ognuno di noi ha una lampada per illuminare la strada, ma questo richiede che ognuno di noi metta l’olio nelle proprie lampade, per produrre luce.
Abbiamo avuto due giorni di interruzione di corrente. Il primo giorno, siamo stati senza corrente per sette ore e ci siamo seduti intorno al fuoco e abbiamo fatto dei giochi.
Non ero troppo preoccupata, perché la corrente poi ritorna sempre. Il secondo giorno, la corrente è andata via e abbiamo ricevuto una chiamata con un messaggio registrato che ci diceva di essere preparati, perché avremmo avuto diversi giorni senza elettricità.
La Chiesa di Gesù Cristo insegna che dobbiamo essere preparati in caso di emergenza, con una fornitura di cibo e acqua. Abbiamo una scorta di cibo.
Ma ho capito subito che la mia preparazione non era sufficiente per cucinare senza elettricità. Non potevo cucinare i fagioli secchi sul fuoco, in pieno inverno, e il mio camino a legna non era abbastanza grande per contenere una qualsiasi delle mie pentole, per cucinare. Così ho dovuto trovare un piano diverso. Velocemente.
Ho capito che dovevamo avere acqua e cibo e, in una città piccola come la nostra, questi prodotti sarebbero stati venduti in fretta. Poiché i miei bambini erano così eccitati per l’interruzione di corrente, ho pensato che avremmo potuto divertirci, con essa.
Quindi, insieme con le cose di prima necessità, abbiamo comprato alcune caramelle. Non ci stavamo preparando per restare alcuni giorni senza corrente, ci stavamo preparando per l’avventura di un campeggio al coperto.
Ed eravamo così eccitati. Mi sono resa conto che avevo bisogno di chiarire la mia prima risoluzione per il nuovo anno: essere sempre preparata per un’avventura con la mia famiglia.
2. La vera ricchezza non si misura in denaro
Forse il più grande motivo per cui sono stata così colpita da questa esperienza, è stata la reazione dei miei figli. Erano più eccitati alla prospettiva di un’avventura di campeggio al coperto, di quanto non fossero per la mattina di Natale.
Ero così preoccupata di fare in modo che avessero i regali sotto l’albero, che mi era mancato il tempo da passare con i miei figli.
E tutto ciò che realmente volevano, era trascorrere del tempo come famiglia. La mia risoluzione seguente è stata quella di dare loro proprio questo. Il presidente Dieter F. Uchtdorf ha insegnato:
…E’ un buon consiglio rallentare un po’, durante il corso della vita, e concentrarsi sulle cose essenziali, quando si verificano condizioni avverse… Una delle caratteristiche della vita moderna sembra essere che ci stiamo muovendo ad una velocità sempre crescente, indipendentemente dalle turbolenze o dagli ostacoli.
Diciamo la verità; è piuttosto facile essere occupati. Tutti possiamo pensare ad un elenco di attività che sopraffanno i nostri programmi.
Qualcuno potrebbe anche pensare che la propria autostima dipenda dalla lunghezza della lista delle cose da fare… Ma questo complica inutilmente la vita e si sente, quindi, spesso, una maggiore frustrazione, una gioia diminuita e troppo poco senso nel significato della vita.
La nostra famiglia è stata sempre troppo coinvolta nel trambusto di trascorrere del tempo di qualità insieme. Avere l’interruzione di corrente ci ha dato la possibilità di semplificare la nostra vita e divertirci. Il presidente Uchtdorf ha detto:
…Dobbiamo porre la massima priorità sulle nostre famiglie. Costruiamo relazioni familiari profonde e amorevoli, facendo delle cose semplici insieme, come una cena di famiglia e la serata familiare o semplicemente divertendoci insieme. Nelle relazioni familiari, l’amore è davvero scritto “t-e-m-p-o”, tempo. Prendersi del tempo per l’altro è la chiave per l’armonia in casa.
Mi è venuta in mente la storia del giovane ricco che chiese al Salvatore che cosa dovesse fare per ottenere la vita eterna (vedi Marco 10: 17-23).
Questo giovane disse di aver obbedito a tutti i comandamenti di Dio, fin dalla sua infanzia. Che altro aveva bisogno di fare? Quando il Salvatore gli disse di vendere i suoi beni e seguirlo, il giovane se ne andò dolente.
Non riusciva a dare via i suoi beni, per il Salvatore. Ho pensato a questa storia e mi sono resa conto che mi stavo concentrando sulle cose del mondo.
Quindi, la mia seconda risoluzione per il nuovo anno, è quella di concentrarmi maggiormente sulle vere benedizioni che ho, la mia famiglia e il vangelo di Gesù Cristo. È qui che si trova la vera ricchezza delle benedizioni.
3. La trappola della zizzania
Il corso della vita può anche farci dimenticare la trappola della zizzania. Nella parabola del Salvatore, un agricoltore aveva piantato dei semi buoni, nei suoi campi ma, poi, un nemico arrivò durante la notte e piantò delle erbacce (o zizzania) in mezzo al grano.
Mentre il grano cresceva, lo stesso faceva la zizzania. Le due piante crescevano così vicine che l’agricoltore non poteva strappare le erbacce, senza rischiare il suo raccolto.
Così le piante crescevano insieme, fino a quando, alla vendemmia, poterono essere separate (vedi Matteo 13:24-30). La parabola del grano e della zizzania è, oggi, così applicabile ed è il fondamento per la mia terza risoluzione. L’anziano L. Tom Perry ha detto:
Quel vecchio nemico di tutti gli uomini ha trovato il maggior numero di metodi a cui può pensare, per spargere zizzania in lungo e in largo.
Ha trovato il modo di far si che essa penetri nella santità delle nostre case. Le vie malvagie e mondane sono diventate così diffuse che non sembra esserci alcun vero modo di poterle estirpare.
Vengono dalle telecomunicazioni e attraverso l’etere, nei dispositivi che abbiamo sviluppato per educare e intrattenerci. Il grano e la zizzania sono cresciuti vicini insieme.
Un contadino che gestisce il campo deve, con tutto il suo potere, nutrire ciò che è buono e renderlo così forte e bello che la zizzania non avrà più alcuna attrattiva sia per l’occhio, che per l’orecchio.
Beati noi, come membri della chiesa del Signore, per il prezioso vangelo del nostro Signore e Salvatore, che è un fondamento su cui possiamo costruire la nostra vita.
A volte la zizzania è disponibile in forma di cose che sono buone, ma non le migliori, per usare il nostro tempo. L’anziano Dallin H. Oaks ha detto:
Dovremmo cominciare a riconoscere la realtà che, solo perché una cosa è buona, non è un motivo sufficiente per farla. Il numero di cose buone che possiamo fare supera di gran lunga il tempo a disposizione per realizzarle. Alcune cose sono più che buone, e queste sono le cose che dovrebbero avere priorità nella nostra vita.
Alcune delle nostre scelte più importanti riguardano le attività di famiglia… Nella scelta di come spendiamo il tempo come famiglia, dobbiamo fare attenzione a non esaurire il nostro tempo a disposizione su cose che sono solo buone e lasciare poco tempo per ciò che è più buono o migliore.
Un amico portò la sua giovane famiglia a fare una serie di viaggi, durante le vacanze estive, comprese le visite a siti storici memorabili.
Alla fine dell’estate chiese al figlio adolescente, quale di queste buone attività estive gli era piaciuta maggiormente. Il padre ha imparato dalla risposta e così hanno fatto coloro che l’hanno ascoltata. “La cosa che mi è piaciuta di più di questa estate” rispose il ragazzo “è stata la notte in cui ci siamo sdraiati sul prato a guardare le stelle e abbiamo parlato”.
Le super attività di famiglia possono essere buone, per i bambini, ma non sono sempre migliori del tempo passato da soli con un genitore amorevole.
Ho pensato a questa storia mentre mio marito, i bambini ed io organizzavamo la maggior parte della nostra avventura di campeggio al coperto.
Abbiamo arrostito hot dog, marshmallow e caramelle, nel nostro forno a legna. Abbiamo anche cucinato zuppa in lattine, su di esso.
E abbiamo riso e ci siamo divertiti. Quando l’elettricità è ritornata, abbiamo tenuto le luci spente e siamo stati in salotto, come famiglia. Tutti i bambini hanno dormito in salotto, sotto l’albero di Natale, anche quella notte.
Quella prima notte, ho continuato a pensare a come impreparata fossi stata, per l’interruzione di corrente, e mi sono ripromessa che sarei stata più preparata per la prossima volta.
Ma più ci ho pensato e più ho capito che la fase di preparazione è più di una semplice scorta di propano, cibo, batterie e acqua. Si tratta di avere il necessario per poter godere della semplicità della vita, senza le distrazioni moderne.
La seconda notte, una delle mie ragazze ha detto: “Mamma, se la corrente torna stasera, possiamo lasciare le luci spente?”. Così la mia terza risoluzione è quella di staccare, di tanto in tanto, le necessità della casa, in modo che possiamo collegarci come famiglia. Questo è un obiettivo che possiamo fare e mantenere, come famiglia. Come ha detto il presidente Uchtdorf:
Penso che la maggior parte di noi intuitivamente capisca quanto sia importante e fondamentale. E’ solo che, a volte, siamo distratti da tante cose che sembrano più allettanti.
Il materiale stampato, le fonti di informazione, gli strumenti elettronici e i gadget, tutto è utile, se usato correttamente, ma può diventare un diversivo offensivo o una camera di isolamento per il cuore… Faremmo bene a rallentare un pò, a procedere alla velocità ottimale per le nostre circostanze, a concentrarci sul significato, alzare gli occhi e vedere veramente le cose che contano di più.
Questo è l’obiettivo di base per tutte le mie risoluzioni del 2016, per vedere veramente le cose che contano di più, non concentrandomi sulle cose che contano meno.
Questo articolo è stato scritto da Lisa Montague e pubblicato sul sito lds.net. Questo articolo è stato tradotto da Cinzia Galasso.
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