Il seguente articolo è un estratto del libro “Sovvieni alla mia incredulità: prove scientifiche, storiche e spirituali di Dio”. Sognare è parte universale dell’essere umano ed è uno dei tanti modi metafisici tramite il quale Dio comunica con i Suoi figli.
Mentre la maggior parte dei sogni quotidiani sembra di poco valore, ben pochi potrebbero controbattere su quanto alcuni sogni possano essere incredibilmente utili. Essi possono darci un pot-pourri di benefici come l’intuito profetico, i lampi di creatività ed un’elevata consapevolezza di sé.
Alcuni sogni sono pieni di messaggi su questioni religiose e risvegli spirituali oltre il velo e sembrano gridare che un Dio esiste. Essi forniscono un sacro conforto e l’illuminazione, così come un assaggio di eternità, e sono diretti soprattutto ad un particolare individuo, in un determinato momento, per uno scopo preciso.
Un sogno mi ha aiutato attraverso una crisi di fede
Ho imparato che ad ogni domanda vi sarà una risposta del cielo.
Sono stata benedetta con un tale sogno in un momento in cui la mia fede era in crisi. Non ho mai avuto un altro modo per apprezzare i suoi effetti duraturi sulla mia fede e sulla mia testimonianza. Il sogno è cominciato con me e una delle mie migliori amiche sedute su una panchina, davanti all’ufficio del nostro vescovo, apparentemente in attesa di andare dentro per le interviste.
Mentre eravamo sedute lì, abbiamo cominciato a discutere del mio intenso desiderio di vedere al di là del velo e avere una testimonianza, per me stessa, che la vita andasse effettivamente avanti, dopo la morte, e che ciò che mi era stato insegnato per tutta la vita nella Chiesa fosse vero.
La mia amica mi ascoltava con sollecitudine e, poi, mi disse di punto in bianco: “posso portarti lì”. Ho risposto con incredulità, ma mi ha assicurato che mi avrebbe potuto portare attraverso il velo nel mondo degli spiriti, in quello stesso momento.
Quando ho accettato, il mio sogno ci ha mostrato istantaneamente noi che lasciavamo un regno, per trovarci in un altro. Ho capito che questo posto era il mondo degli spiriti, dove gli spiriti di coloro che sono morti risiedono prima della risurrezione e del giudizio.
La parte di questo mondo in cui ci siamo trovati sembrava molto come l’interno di una grande scuola superiore o un campus universitario. C’erano ampi spazi aperti come mense e cortili esterni che erano pieni di gente divisa in piccoli e grandi gruppi, che stava imparando.
I capigruppo o gli insegnanti stavano istruendo queste anime in quelli che ho sentito essere principi di progresso eterno. Dico “sentito” perché non ho mai sentito niente di udibile, in realtà, anche se potevo sentire la mia amica che mi guidava nel tour.
Le ho chiesto se potevo fare tutte le mie domande ed avere tutte le risposte in questo posto e lei mi ha assicurato che potevo. Avendo bisogno di chiarimenti, ho chiesto una seconda volta:
“Vuoi dire che ad ogni domanda che abbia mai avuto sulla vita e sull’universo, posso chiedere e trovare le risposte in questo momento?” ed ella mi ha risposto ancora una volta positivamente.
Sono stata subito sopraffatta dalla gioia e dallo stupore in un modo che non avevo mai sentito prima in vita mia. Finalmente, potevo trovare le risposte.
La sensazione è rimasta con me quando mi sono svegliato e ho provato quella leggerezza e quel formicolio in tutto il corpo e lo spirito. Ho cercato di aggrapparmi a tutto quello che avevo visto e sentito sapendo quanto possano essere fugaci i sogni.
Per me, questo non è stato un sogno normale. E’ stato un dono di Dio, un assaggio di eternità di cui avevo bisogno per rafforzare la mia fede ed Egli lo sapeva.
Il sogno si è concluso con noi di nuovo su quella panchina davanti all’ufficio del vescovo, senza aver avuto la possibilità di porre domande, mentre ero nel mondo degli spiriti.
Sorprendentemente, mi ricordo la sensazione di delusione dopo il risveglio per non aver fatto nessuna delle mie domande scottanti. Sembrava che fosse sufficiente aver ricevuto una garanzia sicura che questa vita non è la fine e che tutto quello che desideravo capire un giorno sarebbe stato alla mia portata.
Coscienza e Spirito
La scienza si pone ancora domande sullo spirito e sulla coscienza.
Poiché il pensiero, la coscienza e la spiritualità sono sempre state la più grande perplessità per la scienza, esse vengono spiegate come fossero un semplice meccanismo del cervello.
Eppure il numero incredibile di esperienze metafisiche, come visioni, comunicazioni dopo la morte, esperienze di pre-morte e anche i sogni riportati da individui in tutto il mondo, sembrano indicare il contrario.
L’atto stesso del sognare è un testamento, di per sé, del fatto che gli esseri umani hanno uno spirito distinto dal corpo.
I sogni ci danno l’esperienza di un viaggio in altre dimensioni di tempo e spazio, interagendo con la gente in un ambiente surreale al di là del nostro mondo fisico, mentre il corpo si trova sdraiato nel letto. Se osserviamo bene la sensazione del sognare, la parte conscia sembra essere separata dal corpo.
Quando nei sogni si ritrovano anche amici e parenti defunti, si può cominciare a vedere la possibilità dell’anima di sopravvivere davvero alla morte fisica.
Il cervello come un condotto
L’attività del cervello può essere legata a tutto ciò che sperimentiamo nei sogni?
Alcuni scienziati vorrebbero farci credere che i sogni siano solo sottoprodotti di un cervello parzialmente attivo durante il sonno: il cervello produce immagini fugaci e bizzarre derivanti esclusivamente dall’attività biofisica del cervello e del corpo.
Così studiano e sperimentano l’utilizzo di dispositivi sofisticati per registrare l’attività cerebrale e interpretare ciò che trovano. E sanno molto.
Decine di studi neuropsicologici e di neuro immagine hanno definitivamente dimostrato che il sonno REM [rapid eye movement], che è quello collegato ai sogni vividi, è associato ad uno schema molto particolare di attivazione cerebrale centrato sull’amigdala, nel sistema limbico.
Alcune parti della zona anteriore del cervello sono costantemente attive durante il sonno REM, mentre altre aree e sistemi cerebrali vengono disattivati. Il prodotto di questo schema unico di attivazioni e disattivazioni nel cervello è, inevitabilmente, il sogno.
Questa è la spiegazione puramente fisica del sognare, ma gli studi guardano anche altre angolazioni. Alcune ricerche si concentrano sulla biofisiologia del sogno e del sonno e su quello che influenza questi processi, mentre altre ricerche studiano il contenuto dei sogni. Gli esperti cercano di capire anche perché sogniamo e le funzioni alle quali servono i sogni, producendo una varietà di teorie. Le teorie più popolari includono:
- Riposare il nostro corpo e la mente.
- Aiutare con l’apprendimento e la memoria.
- Mantenere il cervello al giusto livello di consapevolezza / riposo durante il sonno.
- Lasciare che la mente gestisca i disturbi nella notte, senza svegliarci.
- Mantenere il nostro senso di sé e la completezza attraverso il sonno.
- Permettere a noi stessi di avere un po’ di tempo per esplorare nuovi e insoliti spazi.
- Risolvere i conflitti che si verificano durante il giorno.
- Contestualizzare le emozioni al risveglio.
- Gestire praticamente le minacce.
Finora, non c’è nulla che neghi ciò che la nostra religione vorrebbe farci sapere, ovvero che i sogni possono essere un veicolo per la comunicazione con la Divinità.
Mentre il cervello crea o facilita il processo del sognare che si svolge nella coscienza umana, agisce anche come condotto per la ricezione di messaggi spirituali o di messaggeri.
Dio è ancora nelle leggi della natura e, in questo caso, nell’attività cerebrale durante il sonno, per interagire con i suoi figli.
I sogni possono connetterci a Dio
I sogni rivelatori si imprimono nella nostra mente e nelle nostre convinzioni.
Mentre i sogni rivelatori vengono tutti da Dio, spesso i suoi messaggi sono veicolati attraverso altre persone. Richard G. Scott, membro del Quorum dei Dodici Apostoli, ha detto:
La rivelazione può essere somministrata anche in un sogno quando c’è una transizione quasi impercettibile dal sonno alla veglia. Se vi sforzate di acquisire immediatamente il contenuto, è possibile registrare una grande quantità di dettagli, ma poi il resto svanisce rapidamente.
La comunicazione ispirata della notte è generalmente accompagnata da un sentimento sacro per l’intera esperienza. Il Signore usa gli individui per i quali abbiamo grande rispetto, per insegnarci le verità in un sogno, perché ci fidiamo di loro e ascolteremo i loro consigli.
È il Signore che insegna tramite lo Spirito Santo. Tuttavia, Egli può rendere più comprensibile un sogno e più facile da capirsi, in modo che abbia più probabilità di toccare il nostro cuore, se ci viene insegnato da qualcuno che amiamo e rispettiamo.
Ad esempio, il membro della Chiesa Martins Enyiche ha descritto, nell’Ensign, come egli avesse smesso di andare in chiesa a causa di un disaccordo con il suo Presidente di Palo. Dopo che sua moglie gli aveva consigliato di pregare prima di effettuare una scelta così drastica, ha accettato il suo consiglio e si è inginocchiato a pregare.
Quella notte, ha fatto un sogno in cui suo nonno gli è apparso e lo ha rimproverato per la sua incapacità di seguire il suo Dirigente del Sacerdozio.
Si è svegliato e non è più riuscito a dormire, ha trascorso la notte a riflettere sul suo sogno. Il giorno dopo questo lo ha spinto ad andare dal Presidente del Palo, chiedere scusa e tornare alla attività della Chiesa.
Ha detto che sentiva che questa esperienza era stata preparatoria di quello che sarebbe successo poco dopo. L’azienda per la quale lavoravano lui e la sua famiglia, li hanno mandati a vivere in Nigeria dove è stato subito chiamato come Presidente di Ramo.
I sogni in cui un parente defunto viene inviato a consolare un coniuge in lutto o a dare un messaggio di qualche tipo, non sono infrequenti. Il noto ricercatore dei sogni ed educatore Patrick McNamara, ha dato alcune buone informazioni sugli elementi comuni dei sogni di queste visite. Tra essi ci sono l’aspetto del defunto come era nella sua vita, ad esempio sano piuttosto che malato. Essi appaiono spesso molto più giovani.
Il defunto rassicura il sognatore telepaticamente o mentalmente che tutto va bene e che è vicino. Questi sogni sono in genere chiari, vividi, intensi e invece che disorganizzati o strani, fanno sentire il sognatore come se essi fossero reali, una volta risvegliato. Il sognatore subisce un notevole cambiamento dall’esperienza e descrive una prospettiva spirituale più ampia e trova una risoluzione al proprio lutto.
Un altro esempio lo riporta la storia di Lynda e di sua sorella, che si sentivano tremendamente in colpa per non essere state presenti quando morì la madre. Circostanze al di fuori del loro controllo le avevano tenute lontane in quel momento importante.
Ma un paio di settimane dopo la morte della loro madre, Lynda fece un sogno che le apportò pace. Si vide in piedi dietro ad una ringhiera, sul bordo di un canyon profondo e stretto.
I suoi genitori (suo padre era morto anni prima) erano seduti insieme nel patio di un ristorante in Messico, dove erano stati in vacanza anni prima. Quando sua madre la vide, sorrise e fece un gesto. Lynda sapeva che non poteva unirsi ai suoi genitori, ma era felice di vederli insieme e di sapere che sua madre era passata di là serenamente.
Una settimana dopo, Lynda scoprì che sua sorella aveva fatto lo stesso sogno, con una variante. Sua sorella correva avanti e indietro lungo la ringhiera, nel tentativo di trovare un’apertura, in modo da poter andare dai suoi genitori.
Oltre a trovare la pace attraverso questi sogni, le sorelle si sono anche fatte una risata perché la loro madre diceva spesso della sorella di Lynda: “Quella ragazza proprio non può accettare un no come risposta”.
I sogni possono anche dare avvertimenti divini o messaggi affinchè il sognatore sappia che ha bisogno di apportare modifiche nella sua vita. Il dottor McArthur Hill, un ex medico abortista, descrive quello che ha definito un incubo ricorrente che, alla fine, lo ha portato a smettere di praticare aborti:
Nei miei incubi, tenevo un bambino sano neonato e lo tenevo in alto, di fronte ad una giuria di persone senza volto, mentre chiedevo loro di dirmi cosa fare con questo bambino. Essi potevano tenere il pollice in su o in giù.
Se avessero messo il pollice in giù, avrei dovuto far cadere il bambino in un secchio d’acqua che era presente. Non sono mai arrivato al punto di far cadere il bambino nel secchio, perché mi svegliavo sempre in quel momento.
Ma era chiaro che c’era qualcosa che, inconsciamente, lavorava nella mia mente.
Sogni registrati anticamente
Antichi documenti parlano di sogni rivelatori. Sognare è uno dei connettori di base della spiritualità, nella maggior parte delle religioni del mondo, durante tutto il corso della storia.
Ad esempio, l’interpretazione dei sogni si trova nel Talmud, una raccolta di insegnamenti religiosi ebraici compilati tra il 200 a.C. e il 300 d.C.; descrizioni di alcuni sogni si trovano nelle Upanishad, i testi sacri indù che risalgono al VII secolo a.C.; sono presenti tra gli scritti di sciamani tribali tra i Diegueno, nativi americani di quella che adesso è la California del sud e troviamo l’analisi dei sogni nel trattato sui sogni scritto da Sinesio, un vescovo cristiano di Tolemaide, agli inizi del V secolo d.C.
E li troviamo anche nella Bibbia e nel Libro di Mormon (vedere 1 Nefi 1:16; 8:2; Isaia 29:17; Daniele 2;7; Alma 30:28; Genesi 28:10-22; 1Re 3:5, Ether 9:3). Ulteriori esempi di racconti di sogni si trovano in tutte le Scritture. L’oggetto di questi sogni varia, a dimostrazione che Dio manda dei messaggi a toccarci e che ci insegnano secondo i Suoi scopi e secondo le nostre esigenze.
Alcuni esempi sono:
- Il racconto di eventi futuri (Genesi 37: 5; 40:5, 8; 41:15)
- Predire l’aspetto del Salvatore (Genesi 28:10-22; 31:24; 1Re 3:5; 1 Nefi 2:1-2; 3:2)
- Il ministero degli angeli ai fedeli (Genesi 31:11; Matteo 1:20; 2:13, 19)
- Avvertimenti profetici (Ether 9:3)
- L’insegnamento della verità attraverso il simbolismo (1 Nefi 8; 9; 10; 15,21)
Questi racconti scritturali, insieme a tutti gli altri sogni rivelatori ricevuti dalle persone ogni giorno, sono testamenti di un Dio che comunica con i suoi figli mortali.
Essi servono come prova che il nostro cervello è stato progettato per essere un canale di comunicazione divina e che il nostro io cosciente è in grado di trascendere il fisico. I sogni, come altre forme di comunicazione al di là di questo velo mortale, sono un’ulteriore prova di Dio.
Questo articolo è stato originariamente scritto da Nancy Browne e pubblicato sul sito mormonhub.com. Questo articolo è stato tradotto da Cinzia Galasso.
Cinzia
Ultimi post di Cinzia (vedi tutti)
- Comandamenti: limitazioni o benedizioni? - 7 Febbraio 2019
- Il Vangelo restaurato ha aiutato un’atea a trovare la fede - 1 Febbraio 2019
- C’è bisogno delle religioni o basta la libertà spirituale? - 29 Gennaio 2019