il segreto della felicità puo essere trovato quando preghiamo a Dio

Avete mai sentito la storia di qualcuno che prega per ricevere una testimonianza durante il periodo all’MTC?

Come si svolge la storia suona familiare: qualcuno con una testimonianza debole decide di servire una missione. Vuole una testimonianza più forte. Prega riguardo al Libro di Mormon o riguardo la Chiesa e riceve una testimonianza, come fosse un pacco regalo con un fiocco sopra.

Possiamo ricevere testimonianze simili piuttosto spesso. Se lavoriamo abbastanza duramente, ed abbiamo abbastanza desiderio riceveremo una testimonianza. E’ tempo di finirla.

Cos’è una testimonianza?

TestimonianzaUna testimonianza è essenzialmente una lista di cose nelle quali abbiamo fede. Però la fede è distinta dal credere. La fede riguarda come viviamo le nostre vite, non quanto crediamo nelle cose.

Prendete la storia di Marco, capitolo nove. Un padre con un figlio ammalato si avvicina al Cristo. Come in molti dei Suoi miracoli, Egli spiega che la fede è necessaria affinché il miracolo si compia. Il padre dice: “Signore, io credo, sovvieni alla mia incredulità”. Gesù compie il miracolo e il ragazzo è guarito.

Ma se la fede era richiesta, come poteva produrre un miracolo un padre che non credeva? Perché il credere o meno era totalmente irrilevante per la sua fede. Il padre si comportò come se Cristo potesse compiere il miracolo, quindi aveva fede.

Dimostriamo la fede in un principio quando viviamo la nostra vita come se già fossimo convinti della sua veridicità, anche se intellettualmente possiamo avere dei seri dubbi al riguardo.

In altre parole, la nostra testimonianza è il principio di base sopra cui costruiamo le nostre decisioni. Una testimonianza non è l’esperienza spirituale o la comprensione che ci guida a scegliere quei principi.

Prendete questi due esempi come prova:

Laman e Alma il Giovane

  Laman Alma il Giovane
Malvagio
Figlio di un profeta
Un angelo gli appare
Si pente

Korihor e Zeezrom:

  Korihor Zeezrom
Capo riconosciuto
Sviare gente dal Crist
Ascoltato Alma il giovane predicare
Pentito

In ognuno dei nostri esempi, entrambi gli individui attraversarono circostanze simili, conoscenze di base ed esperienze spirituali. Ma le loro testimonianze erano radicalmente differenti.

Perché fraintendere la testimonianza è rilevante

Questo fraintendimento della testimonianza si è insinuato nella nostra cultura. Gli adolescenti si aspettano di ottenere la loro testimonianza nello stesso modo in cui un bambino di sette anni attende il proprio battesimo.

Le nostre riunioni di testimonianze sono piene di persone che enfatizzano il loro grado di fede come se fosse il più importante elemento della loro testimonianza fissandosi sull’uso delle parole “io so” mentre parlano.

Sui social media, spesso vediamo discussioni sul Vangelo dove la fede è misurata in base a quanto noi crediamo, più di quanto seguiamo.

scritture

Questa cultura influenza i giovani Santi degli Ultimi Giorni. Quando riduciamo le nostre testimonianze ad una lista di credenze, iniziamo a focalizzarci sulle nostre credenze quasi quotidianamente, mentre dovremmo focalizzarci sui nostri comportamenti. Seguendo il primo comportamento, non dovremmo stupirci del fatto che questo conduca a mettere in dubbio ciò in cui si crede.

Non c’è dubbio che la vera testimonianza sia il comportamento. Se fosse diversamente, come potrebbe essere un prerequisito per entrare al tempio in linea con l’obbedienza della legge di castità o con la decima?

Rileggendo Alma 32

Forse parte di questa confusione viene da una lettura errata di Alma 32. In Alma 32:26-43, Alma rivolge a degli Zoramiti un sermone sullo sviluppare una fede autentica.

La lettura di questa sezione di solito inizia da:”se non poteste fare null’altro che desiderare di credere” nel verso 27, ed osservare una continua progressione fino alla fine dove “raccoglierete le ricompense della vostra fede”.

Ma una lettura più attenta rivela che Alma propone due vie alternative all’edificazione della fede.

Il primo approccio si presenta nei versetti da 27 a 35. Questo approccio è molto più accademico e focalizzato sull’acquisire conoscenza.

Passo 1: Iniziare un esperimento (27)

Passo 2: Piantare un seme (28)

Passo 3: Non espellere il seme (28)

Passo 4: Osservare come il seme cresce (29)

Risultato: Avrete una conoscenza (33) e la vostra fede starà dormendo (34)

Questo approccio accademico conduce ad un aumento della credenza ma non ad aumento della fede. Dopo aver detto che il primo approccio rende la vostra conoscenza perfetta,

Alma inizia di nuovo nel versetto 35 e 36 dicendo che la vostra conoscenza non è perfetta. Mentre l’albero ha già iniziato a crescere nel verso 33. Nel verso 37 dichiara che l’albero “inizia a crescere”, ancora mettendo in chiaro che questa è una seconda metafora. Osserviamo i passi coinvolti in questo processo.

Passo 1: Esercitare la fede (36)

Passo 2: Piantare un seme (36)

Passo 3: Prendersi cura dell’albero (37)

Passo 4: Non trascurare l’albero (38)

Risultato: Vita eterna

In questo secondo approccio, piantiamo un seme senza lo scetticismo dell’esperimento ma con fede. Non stiamo seduti a guardare come nel primo approccio, ma agiamo anche se il seme è buono (una testimonianza) prendendocene cura.

La ricompensa per questo approccio basato sulla fede è la vita eterna, molto meglio della conoscenza guadagnata dall’approccio dell’esperimento.

Quindi, come possiamo iniziare a modificare il nostro approccio sulla cultura delle testimonianze?

Lasciate che vi offra alcune idee:

  • Scegliere con cura le parole che usate nelle riunioni di testimonianza: C’è forse un posto migliore dove cambiare come consideriamo le testimonianze della riunione di testimonianze? Evitiamo il linguaggio che si focalizza sulle credenze, e focalizziamoci sul comportamento. “Nella mia esperienza…”, o “Quando ho seguito…” Se esponiamo delle storie, focalizziamoci su come vivere

il vangelo ci ha influenzato più che sulla ricerca del credere.

  • Incentriamo le lezioni di Scuola Domenicale sui comportamenti: il programma per la gioventù “Venite, seguitemi” è focalizzato in modo eccellente sull’applicare la dottrina alla vita quotidiana dei giovani. Completarlo con successo richiede domande forti e verifiche costanti.
  • Diamo un esempio nel dare una testimonianza – Come sempre, l’arma più potente che abbiamo è l’esempio. Possiamo essere onesti a proposito dei nostri dubbi intellettuali, senza, tuttavia, smettere di agire avendo fede. Facendo questo, mostriamo a noi stessi, ai nostri figli ed agli altri che la testimonianza è qualcosa che noi scegliamo.

Questo articolo è stato scritto da “Christopher D. Cunningham”, pubblicato su “lds.net” e tradotto da “Nadir Moreschi”

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