Imparare ad amare

Imparare ad amare. Oggi sono andato a pranzo con un uomo della mia stessa età che mi ha detto che, a parer suo, sua moglie vuole divorziare da lui. Lo ha detto come se fosse uno scherzo, ma quando abbiamo parlato un po’ di più mi sono reso conto che era davvero serio e preoccupato.

Così, invece di ridere, gli ho chiesto perché pensa che la moglie voglia divorziare. Egli ha risposto in modo rapido e semplice: “E’ perché sono cattivo”.

Imparare ad Amare

Questo mi ha sorpreso perché non ho mai visto questa persona trattare male gli altri. In ogni singola situazione in cui l’ho osservato, è sempre stato carino, gentile e disponibile.

Ho passato molto tempo con lui quindi credo di aver avuto molte occasioni per capire come egli tratti le persone. “Cattivo” non è il termine che userei per descriverlo.

Quando mi ha detto che a volte è cattivo con sua moglie, gli ho detto di essere scioccato perché non l’ho mai visto essere cattivo con nessuno. Mi ha risposto: “Sembra sempre che trattiamo coloro che abbiamo più vicino, peggio di tutti gli altri”.

Quest’uomo ha continuato a spiegarmi alcune delle situazioni in cui si è permesso di essere arrabbiato e dire cose che non avrebbe mai detto ad un estraneo, ad un socio di affari o ad un conoscente. Mi ha detto di amare sua moglie.

Di voler stare con lei. E di volerla rendere felice ed imparare ad amare. Quindi cosa succede?

Perché nella vita tendiamo a trattare coloro che amiamo di più, nel modo peggiore? Perché diciamo cose cattive a coloro a cui siamo vicini e che non diremmo mai a nessuno sul posto di lavoro, in chiesa o nel mondo intero?

Possiamo dire e fare cose sconsiderate, irragionevoli oppure cattive ad una moglie, ad un marito, ad una madre o un padre, ad un fratello o una sorella o ad un buon amico, che non considereremo mai di fare ad un conoscente. Perché e qual è la logica?

State dando per scontato un rapporto intimo

Purtroppo, quando le persone sentono di avere il monopolio di un rapporto, tendono a dare quel rapporto per scontato. E’ come se più ci si avvicinasse ad una persona, più le si desse fiducia e più ci si sentisse in grado di spingere sui limiti di tale rapporto.

Ci si prende la licenza di fare cose che non si farebbero mai ad altri che non si conoscono o di cui non ci si preoccupa. Bisogna imparare ad amare davvero.

Per esempio, un uomo generalmente si fa in quattro, per una ragazza con cui ha un appuntamento. Sa che sarà lui a dire cose belle, fare cose belle e sforzarsi di dimostrarle che è perdutamente innamorato di lei.

Non si sognerebbe mai di urlarle contro, fare un’osservazione offensiva oppure essere eccessivamente critico su chi è e cosa fa.

L’uomo sa che se dovesse agire in questo modo, questa bella ragazza si alzerebbe ed andrebbe via in un baleno. La sua umiltà e l’insicurezza del loro rapporto mantengono la sua negatività sotto controllo.

Così, naturalmente, questa donna si innamora di questo tipo di uomo amorevole. Un anno o due dopo il loro matrimonio, la lingua dell’uomo diventa un po’ più indisciplinata e da’ voce alla sua negatività.

Passano ancora un paio di anni e l’uomo può prendersi ancora più libertà, nel dare voce al suo disprezzo, perché crede… beh… che questo rapporto sia più o meno sicuro.

Immagina di poter dire quello che vuole o agire come vuole e che ci sia una probabilità molto bassa che sua moglie prenderà la decisione di cambiare totalmente la loro vita.

Tutto questo, tra l’altro, può avvenire e avviene anche nella direzione opposta… dalla donna all’uomo… e, in molti casi, succede in egual misura su entrambi i lati.

La persona che si ama di più si carica del peso dei vostri malumori, dei vostri sproloqui e del vostro atteggiamento. Quando colui o colei che amate viene dato per scontato, si vive una vita in cui le priorità più importanti sono messe da parte di colpo.

E un altro grande problema è quando…

Sfruttate la vostra intima conoscenza per ferirli di più

Imparare ad amareAbbiamo una naturale tendenza ad utilizzare la conoscenza che abbiamo acquisito dalla nostra associazione intima, contro la persona che amiamo. Usiamo la conoscenza che abbiamo per ferirla di più e acquisire un vantaggio in una discussione o in un disaccordo.

Molti di noi feriscono  qualcuno sulla base della conoscenza che abbiamo delle sue debolezze o del passato di quella persona.

E’ un istinto carnale umano quello di usare tutte le armi a propria disposizione, al fine di proteggere sé stessi. E davvero… molte volte è esattamente questo il nocciolo della questione.

Si, cerchiamo di proteggere e difendere chi siamo o il nostro punto di vista e non possiamo fare a meno di utilizzare tutto il nostro arsenale per screditare l’altra persona e “metterla al suo posto”: sapere la cosa giusta da dire che toccherà alcuni punti deboli, demolire i suoi sentimenti o lasciare che si senta inutili.

Sappiamo bene come la persona che amiamo si sente ad essere sé stessa e sappiamo cosa dire e come dirlo nel modo che possa infliggere più dolore. E tutto questo avviene perché abbiamo conosciuto ed amato quella persona più di chiunque altro abbiamo avuto accanto nella vita.

Negli Apocrifi si afferma che “un colpo di frusta produce lividure, ma un colpo di lingua rompe le ossa”(Siracide 28,17). Secondo Giacomo la lingua è un fuoco che nessun uomo può domare. Tranne ognuno di noi. È possibile domare la propria lingua.

E così facendo, i vostri cari saranno inclini a domare la loro.

E’ un terreno pericoloso, comportarsi nel modo peggiore con coloro che amate di più. Un comportamento cattivo prolungato nei riguardi di una persona cara potrebbe richiedere, alla fine, un prezzo da pagare e il vostro più grande difensore, nella vita, potrebbe diventare allergico alla vostra presenza. Allora che cosa bisogna fare?

Sparire? Rimpiangere? Soffrire? Cadere?

Spero che l’uomo con cui sono andato a pranzo trovi il modo di trattare molto meglio la moglie ed imparare ad amare, molto meglio di quanto tratti me. Perché se la tratta nel modo in cui mi tratta… non avrà alcun problema a casa.

E spero di non essere colpevole di trattare uno dei miei cari in modo tale da diminuire il legame d’amore che ho creato negli anni. Mia moglie, mio figlio e mia figlia, la mia mamma e il mio papà, mia sorella, i miei amici più cari… Per favore assicuratevi di aspettarvi il meglio, da me.

Perché voi ne valete la pena.

Questo articolo è stato scritto da Greg Trible e pubblicato sul sito gregtrimble.com. Questo articolo è stato tradotto da Cinzia Galasso.

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Cinzia

Cinzia è un'impiegata ed una traduttrice. Ha una laurea in Scienze dell'Educazione e ha anche insegnato, per un paio di anni, a bambini della scuola materna, un lavoro che ha amato molto. E' stata un'insegnante nelle classi della Società di Soccorso, delle Giovani Donne e dell'Istituto. Ha molti interessi: patchwork, quilling, oli essenziali. Le piace prendersi cura di sè con soluzioni naturali. E' vegana e ama gli animali e la natura ed è fermamente convinta che le creazioni di Dio siano sacre. E' una volontaria dell'ENPA, un'associazione italiana, per la protezione degli animali ed è anche un membro di Greenpeace e del WWF. Ama passare il tempo con la sua famiglia e i suoi amici. Ama il vangelo di Gesù Cristo e sa che le famiglie sono eterne.
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