La dimora del Signore si erge come vessillo di pace e di salvezza in una società sempre più difficile, in cui si fa fatica a discernere la verità dall’errore e in cui il tumulto sembra fermentare fra confusione, guerre e permissività.
Nonostante queste difficoltà, il mondo è ancora un luogo piacevole dove poter progredire fra la gioia e il dolore, come fu stabilito dal Signore nel piano di salvezza per l’uomo.
Nel percorrere questa vita mortale, ci troviamo ad affrontare prove come tentazioni, sofferenze, delusioni, sconforto, solitudine e abbandono. Il bene e il male sono sempre state due forze opposte per le quali lottare e a noi è stata data la possibilità, tramite il libero arbitrio, di scegliere da che parte vogliamo schierarci nella conduzione della nostra missione terrena.
Come amati figli del Padre celeste, abbiamo tutte le verità a portata di mano e nessun mistero è tenuto celato a colui che vuol conoscere il proprio destino eterno.
Il significato di questa vita, i legami familiari, l’amicizia, l’amore, l’istruzione, il lavoro, i talenti che ci sono stati concessi e i valori per cui abbiamo tanto lottato, sono doni che vanno oltre questa esperienza terrena e che porteremo con noi dopo questa vita.
Ogni membro degno della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, può recarsi al tempio e stipulare alleanze sacre come il matrimonio eterno, che permette di suggellarsi al proprio coniuge e ai figli protraendo il legame oltre questa vita, il battesimo per i defunti, affinché anch’essi possano avere l’opportunità di accettare il vangelo di Gesù Cristo, suggellarsi alle proprie famiglie e continuare a progredire.
Il Signore nella sua infinita bontà e giustizia ha fatto in modo che tutti questi privilegi e benedizioni potessero essere elargiti, per procura, anche ai nostri antenati tramite il lavoro di tempio.
Questo sacro luogo non è un monastero, bensì un posto dove coloro che sono degni di entrarvi anche se imperfetti, possono gioire di tutti i doni dell’eternità, svolgendo in purezza e semplicità un lavoro sacro per se stessi, per le proprie famiglie e per i defunti.
Quando parliamo di dignità dei membri della chiesa come requisito per entrare nel tempio, ci riferiamo alla semplice osservanza dei comandamenti stabiliti dal Signore per il nostro bene e come protezione contro il male, avendo preso su di noi l’impegno di osservarli tramite il battesimo.
Le divine alleanze celebrate nei templi
Le cerimonie che si svolgono all’interno dei templi sono alla portata di tutti i membri della chiesa che hanno il desiderio di entrarvi per stipulare sacri patti e promesse con Dio.
Queste alleanze se osservate, possono davvero renderci felici e proteggerci come uno scudo contro il male, esse possono donarci pace e conforto rendendoci consapevoli, che nessuno di noi è abbandonato al proprio destino, ma che possiamo essere uniti alle nostre famiglie per l’eternità, in quanto Dio ha stabilito un piano perfetto per tornare alla Sua presenza.
Prima di entrare nel tempio, ogni membro della chiesa può prepararsi spiritualmente per godere al meglio dello Spirito che dimora nella casa del Signore, una casa di ordine e di preghiera.
Il Signore nel Suo diritto e autorità, ha stabilito delle regole per salvaguardare la santità della Sua casa. In Dottrina e Alleanze 88:119 troviamo scritto:
“Organizzatevi; preparate tutto ciò che è necessario ed istituite una casa, sì, una casa di preghiera, una casa di digiuno, una casa di fede, una casa d’istruzione, una casa di gloria, una casa d’ordine, una casa di Dio”.
Quando entriamo nel tempio dovremmo lasciarci alle spalle le cose di questo mondo per poterci avvicinare più a Lui e dare spazio allo Spirito Santo, per ricevere risposte alle nostre preghiere e rivelazioni personali.
Quando entriamo nel tempio siamo tutti uguali, non esistono differenze sociali o culturali, ogni individuo può apprendere e servire senza aver bisogno di requisiti particolari, portando soltanto con sé ciò che il Salvatore insegnò durante il suo ministero sulla terra.
Tanti di questi requisiti richiedono un lavoro sincero e constante che dura tutta la vita, non possiamo mai dire di avercela fatta fino alla fine.
L’amore per Dio e per il prossimo, la carità, l’umiltà e la dedizione sincera, sono qualità e virtù necessarie per sentirsi a proprio agio nella Sua santa casa.
Egli dimora nei Suoi templi sparsi in tutto il mondo, attualmente ne abbiamo 155 attivi e altri in costruzione. Il tempio di Roma è in attesa di essere ultimato e tanti membri della chiesa italiani, stanno aspettando con ansia di potervi finalmente entrare.
Al momento, il tempio più vicino è quello Svizzero, che per anni è stato un punto di riferimento per tutti i membri della chiesa europei, infatti esso fu il primo tempio ad essere costruito in Europa.
Le ordinanze che vengono svolte giornalmente in questi edifici sacri, chiamati templi, vanno di pari passo con lo scopo del piano di salvezza.
Nel tempio infatti riusciamo a capire meglio dove ci troviamo, da dove veniamo e dove andremo dopo questa vita. Impariamo a discernere il bene dal male, a non essere confusi e sballottati da ogni vento di dottrina, a conoscere meglio noi stessi, la nostra divina identità e a comprendere meglio l’amore che Dio ha per ognuno di noi.
La sacralità del patto fra noi e Dio comincia nel momento in cui ci battezziamo e continua nei sacri templi, per poi condurci a un legame infinito con Dio che si protrarrà di eternità in eternità, come in un cerchio senza fine.
Scritto da Sabrina Santalena e Agrippino Castania
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