La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni è ampiamente conosciuta per i servizi umanitari che fornisce in tutto il mondo. Il mese scorso, durante una conferenza rilasciata all’Università di Oxford, l’anziano Dallin H. Oaks, membro del Quorum dei Dodici Apostoli della Chiesa di Gesù Cristo, ha affermato che ogni anno la Chiesa spende circa 40 milioni di dollari in progetti umanitari, benessere e beneficenza in tutto il mondo.
Solo nel 2015, la Chiesa è intervenuta in 177 situazioni di emergenza in 56 paesi.
Lo fa già da 30 anni. Inoltre, i volontari della Chiesa dedicano ogni anno milioni di ore di lavoro per assistere ai progetti.
La Chiesa di Gesù Cristo ha speso 1,2 miliardi di dollari per il benessere e gli sforzi umanitari.
Secondo i dati forniti dall’anziano Oaks, la Chiesa di Gesù Cristo ha finora speso circa 1,2 miliardi di dollari in sforzi umanitari e di benessere.
“Attraverso una teologia basata sull’obbedienza, il sacrificio e un forte impegno verso la decima e il servizio, i Santi degli Ultimi Giorni sono cittadini modello”, ha dichiarato Prof. Ram Cnaan.
L’anziano Oaks ha inoltre affermato che nel 2015 la Chiesa è intervenuta in 177 situazioni di emergenza in 56 paesi.
Oltre a ciò, ha anche avviato un gran numero di progetti che includevano l’approvvigionamento di acqua pulita, la cura della vista e l’immunizzazione, che sono stati di beneficio in realtà a più di un milione di persone.
La Chiesa di Gesù Cristo fornisce questi servizi senza considerare la religione di una persona
Inoltre, gli sforzi umanitari della Chiesa sono separati dagli sforzi missionari mondiali della Chiesa di Gesù Cristo. I suoi membri donano il loro tempo senza aspettative di ricompensa, pubblicità o lode, sottolinea la Chiesa.
Come i discepoli di Gesù Cristo, seguono ciò che Gesù ha chiesto loro di fare, di nutrire gli affamati, vestire gli ignudi e così via. Secondo la Chiesa, una buona parte dei costi amministrativi e generali legati ai vari programmi umanitari è privatamente fronteggiata dalla Chiesa stessa.
L’anno scorso l’anziano Jeffrey R. Holland, un altro membro del Quorum dei Dodici Apostoli della Chiesa di Gesù Cristo, ha condiviso con il mondo gli sforzi umanitari della Chiesa. L’ha fatto affrontando una riunione presso le Camere del Parlamento situate al Palazzo di Westminster.
In quell’occasione, ha evidenziato i 132 disastri per cui la Chiesa è intervenuta nell’anno precedente, inclusi l’epidemia di Ebola in Africa occidentale, un devastante tifone nelle Filippine e la crisi dei rifugiati dell’Iraq/Siria.
Gli sforzi umanitari e di benessere sono coordinati dal dipartimento della Chiesa conosciuto come Filantropie della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, sotto la direzione del Vescovo Presiedente.
Secondo la Chiesa di Gesù Cristo, il successo dei programmi di benessere potrebbe essere attribuito principalmente agli sforzi individuali dei membri della congregazione e dei loro vicini.
Essi forniscono volontariamente il loro tempo, il loro sostegno e danno soldi per aiutare i bisognosi.
Secondo uno studio recente promosso dalla Scuola di Politica Sociale e di Pratica dell’Università della Pennsylvania, i Santi degli Ultimi Giorni donano e offrono volontariamente significativamente di più della media nazionale.
Questo articolo è stato scritto da Kelly Frazier e pubblicato su worldreligionnews. Questo articolo è stato tradotto da Nadia Manzaro.
Nadia Manzaro
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