Se osserviamo il susseguirsi della creazione divina, notiamo che è tutto un crescendo. Dalla vegetazione si passa agli animali per giungere infine all’essere umano. L’ultima creazione di Dio è il Suo capolavoro: la Donna.
L’essere più perfetto creato dal Signore
Dalla lettura della Bibbia si evincono i seguenti versetti:
“Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina” (La Sacra Bibbia, Genesi 1:27). Qui siamo al primo racconto genesiaco della creazione dell’essere umano.
Nel secondo racconto genesiaco della creazione si legge: “Dio il Signore formò l’uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l’uomo divenne un’anima vivente[..] Poi Dio il Signore disse: ‘Non è bene che l’uomo sia solo; io gli farò un aiuto che sia adatto a lui’ [..] Allora Dio il Signore fece cadere un profondo sonno sull’uomo, che si addormentò; prese una delle costole di lui, e richiuse la carne al posto d’essa.
Dio il Signore, con la costola che aveva tolta all’uomo, formò una donna e la condusse all’uomo. L’uomo disse: ‘Questa, finalmente, è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Ella sarà chiamata donna perché è stata tratta dall’uomo’”. (La Sacra Bibbia, Genesi 2:7,18,21-23).
Come già detto, se osserviamo il susseguirsi della creazione divina, notiamo che è tutto un crescendo. Dalla vegetazione si passa agli animali per giungere infine all’essere umano. L’ultima creazione di Dio è il Suo capolavoro: la Donna.
La donna, non è una “replica” dell’uomo, ma viene direttamente dal gesto creatore di Dio. L’immagine della costola non esprime affatto inferiorità o subordinazione, ma, al contrario, che uomo e donna sono della stessa sostanza e sono complementari, hanno questa reciprocità.
E il fatto che sempre nella parabola Dio plasmi la donna mentre l’uomo dorme, sottolinea proprio che lei non è in alcun modo una creatura dell’uomo, ma del Padre Celeste.
E suggerisce anche un’altra cosa: per trovare la donna e possiamo dire per trovare l’amore nella donna, l’uomo prima deve sognarla e poi la trova.
Al giorno d’oggi, nella condizione attuale dell’umanità, la posizione della donna è molto offuscata. Lo è da millenni, sin da subito dopo la caduta di Adamo ed Eva.
La priorità attribuita da Dio alla donna nell’opera della salvezza era stata proclamata, secondo la Scrittura, in un oracolo iniziale sopraggiunto dopo la caduta di Adamo e di Eva: “io porrò inimicizia tra te e la donna”, (La Sacra Bibbia, Genesi 3, 15).
Anche l’uomo entra nella lotta contro il demonio, a titolo di “lignaggio” della donna. Ma l’ostilità è stabilita prima di tutto tra la donna e il demonio;
La donna prima alleata di Dio
Dio vuol fare della donna la sua prima alleata. Ad Ella ha conferito il dono più sacro e la responsabilità più elevata: il potere di donare la vita.
La potenza divina vuole trionfare attraverso la donna, rivestendo questa di una forza superiore. La priorità si manifesta specialmente in Maria, chiamata a stringere alleanza con Dio a nome dell’umanità per il compimento del mistero dell’Incarnazione.
È ad una donna a cui, per il messaggio dell’Annunciazione, Dio domanda il consenso e la collaborazione per la venuta del Salvatore in questo mondo.
Questa donna, quando acconsente alla proposta divina, lo fa a nome del genere umano; grazie a lei, si opera l’incontro di Dio e dell’umanità che si esprime nel Verbo incarnato.
Ma come la priorità era stata proclamata in modo più universale nella Sacra Bibbia, così è conforme a questo oracolo che sull’esempio di Maria la donna continui a svolgere, nella vita della Chiesa, il ruolo di prima alleata di Dio.
Anche Gesù Cristo aveva esteso questo ruolo ad altre donne: per farsi conoscere al di fuori del popolo ebreo Egli sceglie, per priorità, una donna samaritana, che, prima chiama alla fede, e poi, impegna in un’attività apostolica; tra il popolo ebreo sono donne le prime ad essere invitate a credere nella resurrezione ed a trasmettere ai discepoli la loro fede in quest’avvenimento essenziale.
La storia della Chiesa mostra il posto importante delle donne nell’apostolato: spesso in esse si è dovuto riconoscere una accettazione più pronta del messaggio evangelico, ed uno zelo più fervido nel comunicarlo e farlo accettare.
Il quadro della Chiesa contemporanea conferma ancora questa priorità perché certi fatti sono innegabili: in numero superiore agli uomini le donne partecipano al culto cristiano e si dedicano alla preghiera; in numero maggiore esse si mantengono nella fede, rendono una testimonianza di carità e vivono in profondità il cristianesimo.
In più gran numero ancora esse si consacrano a Dio, e si dedicano al servizio della Chiesa; il numero delle religiose e delle donne consacrate supera di molto quello degli uomini.
Le donne nella Chiesa di Gesù Cristo
Le donne sono una parte imprescindibile del piano di felicità che non può realizzarsi senza di loro.
Le donne partecipano all’opera di salvezza, che comprende il lavoro di membro missionario, l’aiuto ai convertiti, la riattivazione dei membri meno attivi, il lavoro di tempio e genealogico, l’insegnamento del Vangelo e la cura dei poveri e dei bisognosi.
Come discepole di Gesù Cristo tutte le donne della Chiesa hanno la responsabilità di conoscere e difendere il ruolo divino della donna come moglie, madre, figlia, sorella, familiare ed amica. Esse si ergono forti e inamovibili nella fede, nella famiglia e nel portare soccorso.
Le donne partecipano ai consigli che sovrintendono alle attività dei fedeli in tutto il mondo. Alle donne sono stati divinamente assegnati un dono e una responsabilità maggiori per la cura della famiglia e dei figli nella casa e altrove.
Le donne nella Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni appartengono e servono come dirigenti della Società di Soccorso. Le donne servono e dirigono anche nell’organizzazione delle Giovani Donne, per le ragazze dai 12 ai 18 anni, e nell’organizzazione della Primaria, per tutti i bambini dai 18 mesi agli 11 anni.
Le donne insegnano anche nella Scuola domenicale. Le donne, inoltre, hanno la possibilità di pregare alle riunioni della Chiesa e parlare alle riunioni sia a livello locale che generale della Chiesa.
Le sorelle che servono come presidentesse della Società di Soccorso, delle Giovani Donne e della Primaria partecipano alle riunioni di consiglio e alle decisioni che riguardano i membri della Chiesa della loro unità. (“Le donne nella Chiesa”)
Noi uomini, nonché detentori del Sacerdozio, non saremmo in grado di portare avanti la missione che ci è stata affidata dal Signore sulla terra se non avessimo al nostro fianco le donne, il più grande capolavoro nella creazione del Signore.
Alberto Battista
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