comandamenti della bibbiaVi è mai capitato, quando si parla del Vangelo, di sentirvi dire che i comandamenti non vanno presi alla lettera, che vanno adattati alle abitudini moderne, che limitano la vita e le possibilità di divertimento? A me sì.

E rispondere che Dio non cambia con il cambiare delle mode, che ciò che era valido in passato è valido ancora oggi perché “Egli è lo stesso ieri, oggi ed in eterno” (Ebrei 13:8) non basta.

Mi sono posta anche io la domanda sui comandamenti: sono limitazioni o benedizioni? Oggi ho la mia risposta.

Prima di battezzarmi nella Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, ero una persona che viveva la sua religione in modo molto sereno. Cercavo di fare del mio meglio.

Ero un po’ fuori dagli schemi: non bevevo alcolici, non fumavo, non bevevo il caffè, ogni tanto sorseggiavo qualche tazza di thè ed ero dell’idea che avrei riservato l’aspetto intimo della mia vita solo all’uomo che, un giorno, avrei sposato.

Tutti mi conoscevano, sapevano come ero e non ho mai avuto alcun tipo di problema con i miei amici o con la mia famiglia.

Quando mi sono unita alla chiesa e ho spiegato a tutti cosa significasse per me aver fatto quel passo, ho scoperto, con enorme sorpresa, che moltissimi si spaventavano di fronte alla spiegazione della parola di saggezza e della legge di castità. Li vedevo confusi, spesso contrariati.

La parola di saggezza è un comandamento specifico della chiesa di Gesù Cristo e, come leggiamo in DeA 89, è la richiesta di astenersi dal bere alcolici, caffè e thè, dal fumare, dall’usare sostanze stupefacenti o che inducono dipendenza.

In realtà, essa è molto più che questo: contiene anche consigli su come nutrirsi e su come mantenere in salute il nostro corpo poiché, come dice Paolo in 1 Corinzi 3:16-17 “Non sapete voi che siete il tempio di Dio, e che lo Spirito di Dio abita in voi?”

E questo, per noi, significa prendersi cura del tempio di Dio in ogni modo possibile.

Il rispetto della legge di castità consiste nell’avere relazioni intime solo dopo il matrimonio e nel rispetto assoluto della fedeltà verso il proprio coniuge. Il potere di creare la vita è sacro ed è un dono immenso che il Padre Celeste ci ha fatto e andrebbe trattato come tale.

Ovviamente ci sono poi i classici 10 comandamenti che conosciamo e che sono comuni alle chiese di religione cristiana.

All’improvviso, dopo il mio battesimo, tutti mi offrivano thè, caffè, alcolici… quello che prima era assolutamente normale per molte delle persone che avevo intorno, nel momento in cui era diventato un comandamento da rispettare (che non aveva causato un gran cambiamento, per me) aveva portato tutti a sentirsi spinti a dovermi aiutare per farmi ritornare sui miei passi. Il mio stile di vita non era cambiato, ma era cambiato il principio che era alla base di tale stile.

Ma per gli altri, io mi stavo limitando. L’idea di non “poter” bere alcolici, ad esempio, aveva sostituito del tutto la loro conoscenza del mio essere comunque totalmente astemia.

Come mai Dio ci ha dato dei comandamenti da rispettare?

Pensando ai genitoriSpesso mi sentivo domandare il motivo per cui dovremmo rispettare certi comandamenti. Perché Dio ce li ha dati? Si diverte a limitare la nostra vita? A renderla difficile? No, non è così.

C’è da fare una premessa: ad ogni comandamento che Dio ci da’, corrisponde una benedizione che deriva dal rispetto di quel comandamento.

Nel mio percorso, mi sono allontanata dalla chiesa per diversi anni. E non sono stata bravissima nel rispetto dei comandamenti, sebbene non potessi allontanarmi moltissimo da ciò che sono e sono sempre stata.

Ho vissuto rispettando i comandamenti e ho vissuto non rispettandoli.

E mi sono resa conto di come le benedizioni legate al rispetto dei comandamenti rendano la nostra vita più felice. Alcuni comandamenti sono legati all’aspetto puramente spirituale della vita, mentre altri sono legati all’aspetto più materiale.

Tutti, però, possono migliorare la nostra vita quotidiana ed è di questo che vorrei parlare con voi.

Vi chiedo di fare un piccolo esperimento con me, provando a focalizzare la vostra attenzione su situazioni assolutamente attuali della nostra vita.

Provate ad immaginare un mondo dove nessuno nominasse invano il nome di Dio. Io trovo davvero fantastica l’idea di non dover ascoltare delle esplosioni di rabbia, con insulti rivolti verso un Dio in cui io credo. Senza dover sentire il mio stomaco che si chiude per il fastidio.

Senza dovermi esporre chiedendo gentilmente di cambiare linguaggio. E non è semplice farlo. Non amo il linguaggio volgare, né gli insulti, meno che mai le bestemmie.

Che, comunque, anche se considerate soltanto come “linguaggio comune” rendono chiunque molto meno attraente, non solo esteticamente.

Altra situazione: guardate mai il telegiornale? Quante volte si ascoltano notizie di cronaca di figli che uccidono i genitori, per i motivi più futili? Vi siete mai chiesti cosa accadrebbe se tutti venissero cresciuti nel rispetto dei propri genitori, se tutti li onorassero, come richiesto dai comandamenti di Dio?

Potete immaginarlo? E chiedetevi, ora, quante di queste notizie di cronaca ascolteremmo, a quel punto? Nessuna, esatto. Nessuna famiglia distrutta. Nessun episodio incomprensibile. Nessuna soluzione drammatica a problemi facilmente risolvibili con un dialogo rispettoso e profondo fa ambo le parti.

E se tutti decidessero di “non rubare” e “non uccidere”? Come vi sentireste a poter uscire di casa, dimenticando le finestre ed i balconi aperti, con la certezza che nessuno vi deruberà?

Come sarebbe trovarsi in una strada deserta, a piedi, e poter accettare il passaggio di qualcuno, sapendo che non vi farà del male?

Come vi sentireste guardando le altre persone sapendo che nessuna di loro è lì per nuocervi? Non sentite il vostro cuore più sereno, di fronte a questa prospettiva? La fiducia che ritorna? Non sarebbe meraviglioso fidarsi degli altri?

Bugie, tradimenti, insicurezza… parliamone! Come sarebbe avere la certezza che l’uomo o la donna che abbiamo sposato ci ami, non ci racconti bugie, non ci tradisca? Che gli amici che ci circondano siano sinceri fino in fondo? Lo trovate così terribile?

Come sarebbe non avere il cuore spezzato, avere la serenità di un amore sincero e corrisposto, la lealtà di chi abbiamo a fianco? Sapere che si significa si e no significa no. Quale sicurezza avreste nel cuore?

Come vi sentireste, sapendo di essere amati in questo modo? E se non vogliamo solo parlare di delusione emotiva e di cuori spezzati: se tutti rispettassero la legge di castità, quante malattie a trasmissione sessuale ci sarebbero in giro?

Quante persone non dovrebbero temere per la propria salute o per la propria vita? Ci avete mai pensato? E’ ovvio che potreste rispondermi che ogni comportamento tenuto con responsabilità non avrebbe nessuna conseguenza negativa.

Forse è vero. Ma noi non possiamo scegliere per gli altri. E potremmo essere vittime del loro comportamento sconsiderato.

Un esempio? Parliamo della parola di saggezza. Quanti incidenti ci sono, in cui perdono la vita dei ragazzi, dovuti all’abuso di alcol? Quante vite finiscono a causa dell’utilizzo di sostanze stupefacenti?

Quanti tragici episodi si sono verificati, negli anni, e che abbiamo ascoltato alla tv, scuotendo la testa e chiedendoci come fosse possibile? Ma tutto questo accade. Ogni giorno, ovunque. E non accade sempre e solo agli altri.

Ho portato esempi estremi, è vero. Allora voglio condividere con voi una mia esperienza molto semplice. Qualche anno fa, ho avuto diversi episodi di extrasistole. Erano molto frequenti. Ho iniziato a fare dei controlli.

Le prime domande che mi venivano fatte, quasi con certezza matematica, riguardavano il numero di caffè che bevevo al giorno o di sigarette fumate.

Ogni volta che rispondevo di non bere caffè, né fumare, mi rendevo conto che la mia risposta faceva la differenza, nell’atteggiamento con il quale i dottori cercavano di capire perché una donna con meno di 40 anni avesse questi episodi che venivano immediatamente rilevati in ogni esame facessi.

Per fortuna non era nulla di grave e la mia situazione si è risolta in pochi mesi di cura.

Ma è innegabile che sostanze come caffè o tabacco possano portare a determinate reazioni, ad un’accelerazione dei battiti cardiaci, e poterne escludere a priori l’utilizzo comporta il concentrarsi immediatamente su altri aspetti del problema.

Se poi volessimo parlare delle sigarette e dei danni che, da sole, riescono a fare, tali conseguenze sarebbero più che sufficienti per smettere immediatamente di fumare o non iniziare affatto.  

Qualcuno mi potrebbe dire che, oggi, è facile portare certi esempi, con la conoscenza che abbiamo. Che non è detto che siano comandamenti che vengono da Dio.

Vi dirò una cosa: sapete in che anno è stata data la parola di saggezza? 1833. Direi che quasi 200 anni prima della nostra vita odierna, sono una bella prova dell’origine di tale comandamento.

Conclusione

Dio ci vuole davvero limitare, dandoci i comandamenti? Che ne pensate, adesso? Quanti altri esempi vi vengono in mente? Come vedete, non c’è bisogno di chissà quali miracoli legati al rispetto dei comandamenti.

Direi che una vita serena, in salute, senza la paura del dolore fisico o emotivo che può arrivare dal non rispettarli, sia quanto di più importante l’uomo possa sperare di avere.

Certo, non è facile rispettarli. E’ una sfida quotidiana che, comunque, ci rafforza di giorno in giorno. Ci aiuta ad accrescere la fiducia in noi stessi, la nostra forza di volontà.

Siamo esseri umani, cadiamo, ci rialziamo, camminiamo, cadiamo di nuovo. Ma se tutti noi provassimo ad impegnarci al massimo nel rispettare i comandamenti del Padre Celeste e la Sua guida per la nostra vita, il mondo diventerebbe decisamente un posto migliore. E perché non provare?

Questo articolo è stato scritto da Cinzia Galasso.

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Cinzia

Cinzia è un'impiegata ed una traduttrice. Ha una laurea in Scienze dell'Educazione e ha anche insegnato, per un paio di anni, a bambini della scuola materna, un lavoro che ha amato molto. E' stata un'insegnante nelle classi della Società di Soccorso, delle Giovani Donne e dell'Istituto. Ha molti interessi: patchwork, quilling, oli essenziali. Le piace prendersi cura di sè con soluzioni naturali. E' vegana e ama gli animali e la natura ed è fermamente convinta che le creazioni di Dio siano sacre. E' una volontaria dell'ENPA, un'associazione italiana, per la protezione degli animali ed è anche un membro di Greenpeace e del WWF. Ama passare il tempo con la sua famiglia e i suoi amici. Ama il vangelo di Gesù Cristo e sa che le famiglie sono eterne.

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