La nostra ricerca della felicità. Come essere felice adesso, la nostra ricerca della felicità. In 2Nefi 2:25 leggiamo: “…gli uomini sono affinché possano provare gioia”(Libro di Mormon, 2Nefi 2:25). Avete mai fatto caso che in molti spot pubblicitari si parla della felicità?
La nostra ricerca della felicità si ottiene se si guida quell’auto, se si comprano quelle scarpe, se si beve un crodino e così via.
Oppure si sentono frasi del genere: “Ah se avessi più soldi quante cose potrei fare, e allora sì che sarei felice!” Queste possono essere le definizioni di felicità che il mondo ci presenta.
La nostra ricerca della felicità
L’Anziano Ballard, un apostolo della Chiesa di Gesú Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, ha parlato di un’esperienza che lo ha aiutato a capire il significato di felicità:
“Per molti anni fui direttore di un teatro e potei quindi conoscere i personaggi più in vista dello spettacolo.
Tra gli amici che mi feci in quel periodo, c’era un artista di valore che era anche un abile uomo d’affari…a me e a questo mio amico fu offerta l’occasione di andare in Messico con due suoi conoscenti molto ricchi, ospiti nell’aereo privato di uno di loro…Salii sul jet e iniziammo il volo verso il Messico.
A bordo fui presentato a un uomo che si diceva che si diceva fosse una delle persone più ricche al mondo.
Si calcolava che il valore netto delle sue proprietà superasse i 2 miliardi di dollari. La disposizione dei posti era tale che quattro poltrone erano raggruppate in un compartimento.
Fummo invitati a sedere in compagnia di quell’uomo tanto ricco… Durante i primi minuti i tre uomini d’affari parlarono delle iniziative che avevano in corso e che avrebbero fruttato loro altri milioni di dollari.
Devo ammettere che all’inizio ero affascinato dalla loro conversazione, ma col passare del tempo diventava sempre più evidente che la cosa più importante nella vita del miliardario era il suo desiderio di fare e ammassare sempre più denaro. Mentre parlava io studiavo attentamente il suo atteggiamento e la sua filosofia di vita.
Era evidente che con la sua ricchezza quell’uomo esercitava un immenso potere; il denaro era senza dubbio il centro di tutto ciò che era importante per lui.
La sua vita era interamente presa dalle attività del suo impero finanziario che si estendeva in tutto il mondo. Ma prima che arrivassimo a destinazione, avevo capito chiaramente che quel miliardario con tutte le sue ricchezze era in realtà un uomo estremamente infelice e spiritualmente povero.
Durante la nostra conversazione avevo saputo che egli non aveva figli; non aveva una precisa fede in Dio né alcuna reale speranza di una vita dopo la morte…Ci occupammo della questione per la quale eravamo andati in Messico e riprendemmo l’aereo per ritornare a Los Angeles.
Al nostro arrivo salutai i miei compagni di viaggio e salii su un normale volo di linea per ritornare a casa a Salt Lake City. Durante questa parte del viaggio ebbi il tempo di meditare su quanto era accaduto durante gli ultimi due giorni.
Quando entrai in casa mia moglie Barbara mi salutò e la sua prima domanda fu: “Come sono andate le riunioni?” La mia risposta alla sua domanda fu:
“Tesoro, forse non abbiamo tanto denaro, ma posso dirti questo: dei quattro uomini che erano su quell’aereo io ero di gran lunga il più ricco, perché ero l’unico a sapere da dove venivo, perché mi trovavo sulla terra e dove sarei andato nell’eternità a venire se fossi stato fedele”
…Il miliardario con tutti i suoi soldi non può acquistare ciò che ai membri della Chiesa è dato gratuitamente quando accettano e mettono in pratica gli insegnamenti del Vangelo.
Quanto è felice il nostro popolo!”
La vera richezza
Cos’è che rende una persona veramente ricca? Secondo me è la vera felicità.
L’auto prima o poi diventa vecchia, i cioccolatini e il crodino una volta mangiati e bevuti finiscono, le scarpe si consumano, e quando saremo giunti al termine di questa vita neppure il denaro ci servirà più.
Ma la vera felicità è duratura. Nella guida alle Scritture è scritto che la gioia scaturisce dal retto vivere.
Lo scopo della vita terrena e della nostra ricerca della felicità è che tutti gli uomini conoscano la gioia. La gioia assoluta si conosce soltanto per mezzo di Cristo.
Se conosciamo qualcosa che ci fa stare davvero bene, abbiamo il desiderio di condividerlo con le persone che amiamo e far sì che questa felicità che ci riempie possa colpire coloro che ci circondano:
”Sì, e da quel momento fino ad ora ho lavorato senza posa per portare le anime al pentimento, per portarle a gustare l’immensa gioia che io avevo gustato, affinché anch’esse potessero nascere da Dio, ed essere riempite dello Spirito Santo.
Sì, ed ora ecco, o figlio mio, il Signore mi dà una gioia immensa nel frutto delle mie fatiche;
Poiché a motivo della parola ch’egli mi ha impartita, ecco, molti sono nati da Dio ed hanno gustato, come ho gustato io, e veduto con i loro propri occhi, come io ho veduto; perciò conoscono queste cose di cui ho parlato, come io le conosco; e la conoscenza che ho viene da Dio” (Alma 36: 24-26).
La nostra ricerca della felicità. Essere felici in questo mondo però non è sempre facile; molte volte le cose ci possono andare storte, ci sono litigi, malattie, perdiamo persone a cui siamo legati e tutto ciò ci può scoraggiare; ma il Signore ci ha promesso che se Lo seguiamo potremo un giorno godere di una felicità molto più grande di quella terrena:
”Pertanto, non temete neppure davanti alla morte; poiché in questo mondo la vostra gioia non è completa, ma in me la vostra gioia è completa”( Dea101:36).
Questo articolo è stato scritto da Roberto Scordari.
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