I profeti di Dio. Quando mi sono convertita e sono diventata membro della Chiesa di Gesù dei Santi degli Ultimi Giorni (spesso erroneamente chiamata chiesa mormone, dagli amici delle altre fedi), una delle cose che mi ha colpito maggiormente è che la chiesa è guidata da un profeta, proprio come avveniva nell’antichità.
Questo è uno degli aspetti sicuramente più particolari e specifici della chiesa SUG.
Anche se molti uomini credono che i cieli siano chiusi e che non vi siano più rivelazioni, noi sappiamo che non è così. Noi possiamo chiedere e avere una guida e dei consigli, nell’affrontare il mondo in cui viviamo.
Non siamo lasciati a noi stessi, come molti possono pensare. E questo avviene proprio grazie ai profeti.
I Profeti ricevono la rivelazione, da parte di Dio, per la Chiesa. Egli comunica la Sua volontà ai membri della Sua chiesa, tramite loro.
In Amos 3:7, leggiamo, infatti:
“Poiché il Signore, l’Eterno, non fa nulla, senza rivelare il suo segreto ai suoi servi, i profeti”.
Ed è proprio così. Il Signore rivela ai Suoi profeti le Sue intenzioni e i Suoi comandamenti, ed essi guidano il Suo popolo, grazie a questo continuo colloquio con il Padre celeste.
Ma cos’è un profeta, esattamente? Un profeta è un uomo chiamato da Dio a essere il Suo rappresentante sulla terra e quando egli parla in nome di Dio è come se fosse Dio a parlare. In DeA 1:38, leggiamo:
“Ciò che io il Signore ho detto, l’ho detto, e non mi scuso; e sebbene i cieli e la terra passino, la mia parola non passerà, ma sarà tutta adempiuta; che sia dalla mia propria voce o dalla voce dei miei servitori, è lo stesso”.
Ma il profeta non è soltanto colui che parla in rappresentanza di Dio. Egli è anche un testimone speciale di Gesù Cristo.
I profeti di Dio
Egli porta testimonianza della verità del Vangelo di Gesù Cristo e della Sua divinità, in qualità di figlio del Padre celeste.
Egli, inoltre, invita i malvagi a pentirsi, riceve rivelazioni per il nostro beneficio, ma può anche avere delle predizioni di eventi futuri, e darci dei consigli, affinchè possiamo trovarci preparati.
Non ci sono dei requisiti o dei corsi che si possono fare, per essere profeti di Dio. Qualunque uomo può diventarlo, purchè sia scelto da Dio e stabilito tramite l’autorità del sacerdozio.
Inoltre, una volta nominato un nuovo profeta, i membri della chiesa sono chiamati a sostenerlo, con l’alzata della mano destra. E’ richiesto ad ognuno di noi di domandare a Dio se davvero quell’uomo è un Suo profeta e agire di conseguenza.
Questo sostegno viene dato, oltre che alla Prima Presidenza (composta dal Profeta e dai suoi Consiglieri), anche al Quorum degli Apostoli.
Ma oltre al sostegno, tramite l’alzata di mano, in quale altro modo possiamo sostenere i profeti? Possiamo farlo pregando per loro, perché possano sostenere il peso delle loro responsabilità.
Ma anche leggendo e studiando le loro parole. Il profeta ci parla sia durante le conferenze generali (che si tengono due volte l’anno, ad Aprile e a Ottobre, il primo weekend del mese), sia attraverso gli articoli pubblicati sulla rivista della chiesa (Liahona).
A volte, quando leggiamo un discorso del profeta, c’è qualcosa che non vorremmo sentire, che non ci trova d’accordo, ma se non vogliamo allontanarci dalla strada di Dio, dobbiamo rispettare tutti i comandamenti e i consigli che ci vengono dal profeta, non soltanto quello che ci piace di più.
E dobbiamo avere la certezza che, davvero, quei consigli sono per il nostro bene. Dio non permetterà che ci venga detto qualcosa di errato.
I profeti di Dio sono comunque esseri umani e non sono perfetti. Questo significa che essi possono commettere degli errori, ma comunque non verrà mai permesso loro di portare fuori strada il popolo di Dio. Uno dei passati presidenti della chiesa, disse, una volta:
«Il Signore non permetterà mai a me, né ad alcun altro che stia come presidente di questa chiesa, di condurvi fuori strada. Non è nel programma. Non è negli intenti di Dio. Se io dovessi tentare di farlo, il Signore mi toglierebbe dal mio posto» (Insegnamenti dei presidenti della Chiesa: Wilford Woodruff).
Nonostante essi possano essere imperfetti, come noi, il Padre Celeste ha sempre posto, fin dal passato, questi uomini alla guida del Suo popolo.
Le loro storie le troviamo all’interno delle Scritture e sono sempre fonte di ispirazione, per noi.
Ci basti pensare a uomini come Isaia, Mosè, Daniele (nella Bibbia), Nefi e Alma (nel Libro di Mormon). Ognuno di loro è stato scelto da Dio per aiutare il Suo popolo in un determinato momento storico.
Per prepararlo e metterlo in guardia. Per aiutarlo ad affrontare le avversità e le persecuzioni.
Il profeta moderno, che ha restaurato la chiesa di Gesù Cristo, è stato Joseph Smith. Anch’egli scelto, per guidare la chiesa in quel determinato momento storico, caratterizzato da una forte confusione spirituale e un grande interessamento religioso.
Il profeta di oggi, è Thomas S. Monson, divenuto profeta il 3 Febbraio 2008, dopo la dipartita del precedente presidente della chiesa, Gordon B. Hinckley.
In DeA 21:6, possiamo leggere:
«Le porte dell’inferno non prevarranno contro di voi; sì, e il Signore Iddio disperderà i poteri delle tenebre dinanzi a voi e farà sì che i cieli siano scossi per il vostro bene e per la gloria del suo nome».
Questa sicurezza, questa benedizione, ci viene data proprio obbedendo alle direttive del profeta. Quando seguiamo i loro comandamenti, siamo sempre al sicuro.
Sapere che la chiesa è guidata da un profeta di Dio, mi conforta e mi fa sentire in pace.
Significa avere la certezza di poter sapere sempre qual è la volontà di Dio, per il suo popolo, e anche per me, e sapere che ho sempre una guida, nella mia vita, anche durante i momenti più difficili.
Io so che la chiesa è sempre stata guidata dai profeti di Dio e so che tramite Lui il Padre Celeste non ci lascia mai soli. E questa sicurezza, riempie il mio cuore di amore e serenità.
Questo articolo è stato scritto da Cinzia Galasso
Cinzia
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