Se una persona emotivamente disturbata, con una pistola, mi chiede se sono cristiana, con l’intento di uccidermi se rispondo di sì, nego Cristo, se dico di no? Un membro della mia famiglia ha sostenuto che non avrei alcun obbligo, se un pazzo è disposto a prendere la mia vita se dico di essere cristiana.
Quali sono i tuoi pensieri, riguardo a questa situazione? Non vorrei mai rinnegare Cristo, ma sono obbligata a morire per mano di una persona instabile, per dimostrarlo?
Negare di essere cristiana
Ammetto che il mio primo pensiero è stato come puoi sapere, in quella situazione, che l’uomo armato è malato di mente? E, in secondo luogo, qual è la probabilità che ti troverai mai in una situazione del genere? Ma dal momento che lo ha chiesto, condivido con te un paio di idee.
Mentre è interessante immaginare se stessi che, con coraggio, siamo in grado di prendere una decisione, in un momento come questo, credo che la verità è che alcuni di noi (me compreso) si ridurrebbero a singhiozzare e l’unica cosa che verrebbe fuori sarebbe quello che è veramente nel cuore.
Se si crede veramente in Cristo, ci si rivolgerebbe probabilmente a Lui, per avere aiuto e conforto, in quel momento. NegarLo sarebbe l’ultima cosa che si dovrebbe fare, per qualsiasi motivo, dal momento che si potrebbe essere in procinto di vederlo di persona.
Se, in fondo, la tua fede non è così ferma, tutto quello che probabilmente diresti, è tutto ciò che pensi possa salvarti la vita. E nota come l’enfasi, qui, è sul fare affidamento sul proprio ingegno.
Può darsi che il Signore accetti entrambe le risposte. Ricorda che Pietro negò il Salvatore per tre volte. Un motivo potrebbe essere che egli sentiva la sua vita in pericolo, a causa della dominazione romana e delle leggi che erano quelle che erano. Egli si pentì dolorosamente e fu perdonato.
E’ più importante, però, prendere in considerazione queste parole di Brigham Young, che ha vissuto in un momento in cui questo scenario era molto più probabile che accadesse, che non al giorno d’oggi:
“Il modo più efficace per stabilire la religione del cielo è di vivere, piuttosto che morire per essa: penso di essere al sicuro nel dire che ci sono molti dei Santi degli Ultimi Giorni che sono più disposti a morire, per la loro religione, piuttosto che vivere fedelmente.
Non vi è nessun altra prova che essi possono essere accettati da Dio, dagli angeli e dagli uomini, più di un popolo fedele che vive la propria religione, di coloro che si pentono veramente dei propri peccati, obbediscono alla legge del battesimo per la remissione dei peccati e, poi, continuano a fare opere di giustizia, giorno per giorno” (Capitolo 11: La scelta di camminare nell’obbedienza).
Infine, per rispondere alla tua domanda in modo più diretto, se mai ti trovassi in questa situazione, e in qualche modo sapessi che la persona è malata di mente, e avessi la capacità mentale di prendere una decisione chiara, ricordati di queste scritture:
Marco 8:35
Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi perderà la sua vita per amor di me e del Vangelo, la salverà..
Matteo 16:25
Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la sua vita per amor mio, la troverà.
Luca 9:24
Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la propria vita per me, esso la salverà.
Matteo 10:39
Chi avrà trovato la vita sua la perderà; e chi avrà perduto la sua vita per cagion mia, la troverà.
Confida nel Signore e fai del tuo meglio per seguirLo, mentre stai vivendo. Come ha detto Brigham Young, questa è la prova più difficile.
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