Il segreto della felicità. Quando hai la salute, hai tutti i soldi di cui hai bisogno, ed i tuoi bambini stanno felicemente giocando (e tranquillamente), la gratitudine probabilmente è abbastanza facile.
Ma quando invece ci sono dei periodi di prova? O durante periodi di grandi disastri naturali? Quando crediamo in un Dio che può tutto, dargli la colpa può sembrare una reazione giusta.
Perseverare durante le prove con fede e gratitudine può essere difficile. La risposta su come si può fare può arrivare da una fonte improbabile: la farfalla “modesta”.
Il cambiamento delle stagioni della vita ha effetto su tutti noi
Il Segreto della Felicità
Nel suo messaggio nella Liahona, “Saints for all Seasons” (Santi per tutte le stagioni) il Presidente Uchtdorf descrive il bellissimo scenario che si trasformava attorno a lui quando le stagioni cambiavano mentre lui cresceva – l’esplosione di verde della primavera, i piacevoli cieli blu dell’estate, i toni brillanti e caldi dell’autunno, e la coperta di neve bianca ed immacolata dell’inverno.
Egli continua: “Abbiamo anche delle stagioni nella nostra vita. Alcune sono calde e piacevoli. Altre non lo sono. Alcuni dei giorni della nostra vita sono belli quanto la foto di un calendario.
E poi ci sono dei giorni e delle circostanze che ci fanno soffrire e che ci potrebbero anche portare ad avere nella nostra vita dei profondi sentimenti di disperazione, risentimento, amarezza”.
Quando dice che non è possibile avere una vita fatta solamente di stagioni estive, ci ricorda anche che non è desiderabile. Non apprezzeremmo o noteremmo la felicità e la gioia senza provare la tristezza e frustrazione durante i periodi di prova ed avversità.
Lehi fa un passo in più quando ci dice in 2 Nefi 2:11 che senza l’opposizione, non avrebbe potuto realizzarsi la rettitudine.
Il Presidente Uchtdorf afferma:
“Il nostro saggio Padre Celeste sapeva che per far si che i Suoi figli potessero crescere fino a diventare gli essere che erano destinati ad essere, avrebbero avuto bisogno di provare le stagioni delle avversità durante il loro soggiorno nella mortalità.
A dire il vero, le amarezze di questa vita sono ciò che ci permettono di riconoscerne, contrastare ed apprezzarne la sua dolcezza”.
Il Presidente Brigham Young disse:
“Tutti gli esseri intelligenti, destinati a ricevere sul loro capo corone di gloria, di immortalità e di vite eterne devono passare attraverso ogni cimento stabilito per gli esseri intelligenti, sì da meritarsi la gloria e l’esaltazione.
Ogni calamità che può colpire gli esseri mortali colpirà… dovranno essere preparati a godere della presenza del Signore… Tutte le traversie e tutte le esperienze che ci sono capitate sono necessarie per la nostra salvezza”.
Cosa sto sbagliando?
E’ molto frequente sentire all’alba di un disastro nazionale o di una tragedia, o perfino di una locale o personale: “Perché il Signore ha lasciato che questo accadesse?”
Durante il periodo in cui sono stata rappresentante dei Giovani Adulti Non Sposati, ho conosciuto una ragazza che aveva fatto una lista di 20 cose tutte brutte che le erano accadute fino ad allora, ed aveva terminato con la domanda: “Cosa sto facendo di male? Perché il Padre Celeste mi punisce in questo modo?”
Le ho sorriso e le ho risposto che secondo la mia prospettiva ciò che le stava accadendo nella vita era il risultato di tutto ciò che aveva fatto di buono. Niente di ciò che stava accadendo era una punizione.
Ho parlato della sua fede che avevo visto in lei, e spiegato che possiamo essere grati delle prove perché sono l’evidenza che abbiamo imparato e che siamo cresciuti. Gli eventi della vita accadono per insegnarci precetto su precetto, se siamo disposti ad essere insegnati.
E’ facile biasimare il Signore quando siamo dentro a dei momenti di difficoltà. Essere grati durante i momenti di avversità è più difficile.
Esattamente come un bambino vede il momento del riposino come la più grande ingiustizia che i genitori lo forzino ad avere – quando i genitori sanno che il sonno farà solamente bene a loro figlio – allo stesso modo gridiamo l’ingiustizia dell’avversità quando non vediamo che ci sta portando molto più vicino al ritornare a casa dal nostro Padre Celeste.
In Matteo 5:45, il Salvatore ci insegna che il sole sorge “sul male e sul bene, e… la pioggia (cade) sui giusti e sugli ingiusti”. A volte non possiamo capire perché cose difficili e pure ingiuste avvengano nella vita.
Ma ci viene ricordato che se “cerchiamo diligentemente, preghiamo sempre e crediamo… tutte le cose funzioneranno insieme per il [nostro] meglio, se [noi] camminiamo rettamente”. (Dottrina ed Alleanze 90:24).
Il Presidente Uchtdorf va avanti dicendo:
“La domanda non è se proveremo o meno le stagioni dell’avversità, ma come supereremo le tempeste. La nostra grande opportunità durante i continui cambiamenti di stagione della vita è di rimanere saldi alla leale parola di Dio, perché il Suo consiglio è progettato non solo per aiutarci durante le tempeste della vita ma anche per guidarci attraverso”.
Lo Sforzo della Farfalla
Molti di noi hanno sentito la storia della farfalla trovata da un ragazzo mentre essa era all’inizio del suo lavoro per demolire il bozzolo che l’aveva protetta durante il suo periodo di trasformazione.
Il ragazzo vedeva che era un grandissimo sforzo per la farfalla che perseverava nel liberarsi al suo guscio ed ebbe pietà di lei. Egli decise di salvarla prestandole aiuto con la distruzione del bozzolo per liberare le sue ali.
Mentre la farfalla crollava su di un ramo e cercava di aprire le sue ali per farle asciugare e fare il suo primo volo, si trovò senza forza e la sua vita fu invece accorciata, non poté mai volare, ne aggiungere la sua bellezza a quella del mondo.
Il ragazzo imparò troppo tardi che la natura aveva progettato questa avversità in modo che la farfalla potesse acquisire la forza necessaria con il tempo In cui avrebbe lavorato e si fosse sforzata per liberarsi in modo da poter vivere al massimo del suo potenziale.
Al momento la mia chiamata è come insegnante dei Valorosi. Al momento siamo nel mezzo della serie di lezioni che vanno dall’ingresso trionfale di Cristo a Gerusalemme fino alla Resurrezione.
Abbiamo parlato del perfetto esempio che Cristo è per noi nelle nostre vite, con le tante lezioni che possiamo prendere da questo.
Quando ho descritto tutta la perseveranza per poter espiare per noi, ho fatto notare che se Egli ha potuto sopportare tutto quello, allora noi siamo sicuramente capaci di sopportare tutte le prove che vi vengono Date.
Gesù Cristo è la Nostra Via Durante le Prove
Tramite Cristo possiamo trovare il segreto della felicità durante i momenti difficili. Il Salvatore ci promette di guidarci durante i periodi di prova, se Lo cerchiamo.
In aggiunta a questa prospettiva, ho fatto notare che per via della Sua volontà a svolgere un sacrificio del genere, noi abbiamo una via alla quale affidarci su chi ha letteralmente provato i nostri dolori personali ed individuali e sa esattamente come ci sentiamo in ogni prova che ci viene fata.
Ci può aiutare a trovare il segreto della felicità durante i periodi difficili perché non c’è nessun “tu non capisci come mi sento” quando ci si riferisce a Lui.
Cristo vuole che ci affidiamo a Lui durante i periodi di prova. Egli vuole compensare la differenza di ciò che non riusciamo a fare da soli, il Suo amore per noi non può essere descritto.
Egli è il Secondo Confortatore, ed in Giovanni 14:18-19, 21, ci dice:
“Non vi lascerò orfani; tornerò a voi… voi mi vedrete; poiché io vivo, anche voi vivrete. Chi ha i miei comandamenti e li osserva, è uno che mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio; e io lo amerò e mi manifesterò a lui”.
Durante il nostro periodo passato in Maine, il nostro presidente di palo ha provato la tragedia di perdere uno dei suoi figli. Taylor aveva 17 anni ed era conosciuto ed amato da molti.
Potrei forse conoscere il dolore della perdita di un figlio che ho sOGnato di avere, ma so per certo di non poter capire il dolore del perdere un figlio che è stato tenuto e preso cura. Posso immaginare sia una delle esperienze più orribili a cui possa venire chiesto ad una persona di resistere.
Qualche anno dopo la morte di Taylor, durante l’ultima parte di una Conferenza della Gioventù, il nostro presidente di palo ne ha parlato con i giovani uomini e le giovani donne. Era al lavoro quando ha ricevuto la terribile notizia.
Ha detto ai giovani: “Non so se vi è mai stato detto qualche cosa che vi porta semplicemente a cadere in ginocchio; ma questo è ciò che mi è accaduto in quel momento”.
E’ poi andato avanti al raccontare a queste giovani persone – persone che sono andate agli scout con Taylor, ed che hanno ballato con Taylor alle feste danzanti della Chiesa, che si sono sedute con Taylor durante le lezioni del sacerdozio, che hanno lasciato il campeggio delle Giovani Donne per poter partecipare alla commemorazione per Taylor – “Devo onestamente dire che se mi fosse data l’opportunità di cancellare questo evento tragico, di riavere mio figlio nella mia via al giorno d’oggi, non prenderei quell’opportunità.
Perché grazie a questa esperienza io ho potuto conoscere il Salvatore ad un livello che so che non sarebbe stato possibile altrimenti. So che ci viene chiesto di perseverare per poter essere più vicini a Lui”.
Arrivare a Conoscere Cristo
Siamo stati mandati sulla terra per crescere in modi che non avremmo potuto fare senza un corpo.
Così come siamo stati in grado di imparare tanto da bambini a casa con i nostri genitori, ma siamo andati oltre per poter imparare molto di più, e molto più velocemente quando ce ne siamo andati di casa e creato una vita per conto nostro, allo stesso modo è successo quando vivevamo con il nostro Padre Celeste ed abbiamo scelto di venire qui.
Mentre siamo qui, possiamo imparare come abbandonare la nostra tendenza egoista e prendere un approccio più spirituale di servizio ed amore.
Cristo ha detto:
“E ancora, in verità vi dico, che è vostro privilegio, e faccio una promessa a voi che siete stati ordinati a questo ministero, che nella misura in cui vi spoglierete dalle gelosie e dai timori, e vi umilierete dinanzi a me, poiché non siete abbastanza umili, il velo sarà strappato, e voi mi vedrete e saprete che io sono “. (Dottrina ed Alleanze 67:10)
Dobbiamo ricordarci che dobbiamo attraversare tutte le stagioni, sia quelle piacevoli che quelle dolorose.
Ma non ha importanza quale sia la stagione, se affidiamo la nostra speranza a Gesù Cristo, e camminiamo verso la Sua luce, cammineremo fermamente verso il nostro obiettivo eterno di ritornare alla casa che abbiamo scelto di lasciare.
L’abbiamo lasciata per provare e perseverare durante le prove che abbiamo accettato di avere, per poter fare come la farfalla ed ottenere la forza necessaria per aprire le nostre ali ed adempiere al nostro potenziale aggiungendo la nostra bellezza al mondo nel modo in cui il Signore sa che noi possiamo fare.
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