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Mio padre recentemente, mi ha donato qualcosa che appartiene alla famiglia. E’ una vecchia foto di colore grigio, che ritrae la mia bisnonna vestita con un cappotto di pelliccia e un copricapo corto e scuro, inclinato da una parte e il suo viso illuminato da un sorriso sincero, una cosa rara per una foto di quell’epoca.

Nessuno ricordava esattamente chi fosse la persona nella foto, infatti dopo aver raccolto alcune informazioni, ho capito chi fosse. Questa conoscenza ha dato nuovo significato al dono che ho ricevuto.

Trovare la mia famiglia

Trovare informazioni sulla linea familiare di mio padre è stato complicato, negli ultimi due anni ho lavorato molto per trovare le informazioni che cercavo e per avere un quadro più completo della sua genealogia. Per vari motivi, la documentazione rimasta non è molta e la memoria di mia nonna non può aiutarmi, per questo il mio lavoro non è sempre stato facile, ma è stato molto gratificante.

Trovo che sia entusiasmante essere in grado di risolvere i misteri familiari sul “chi, quando, dove e perché”, e poi riferirli alla famiglia.

Le famiglie sono eterne
Tempio di Nauvoo

Sono un membro della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni. Il Vangelo di Gesù Cristo insegna che possiamo essere legati alle nostre famiglie per sempre. Credo in questa dottrina con tutto il cuore.

Ogni volta che osservo la vecchia foto della mia bisnonna, appesa alla parete della mia stanza, ne rimango sempre colpita. La fotografia è ben incorniciata e si può notare guardandola, che la mia bisnonna era una donna elegante.

Trovo che ella sia molto bella e che il suo sorriso ravvivi il suo volto, un particolare che a me piace molto, visto che non so quasi niente di lei. Quest’anno ho pensato molto a lei, poiché è morta quando aveva 28 anni, la stessa età che ho io adesso.

Il Vangelo di Gesù Cristo mi dona la conoscenza di cui ho bisogno, per aiutare la mia bisnonna e tutti gli altri miei antenati.

Le ordinanze del tempio uniscono le famiglie per sempre

Gesù Cristo è morto e il terzo giorno risorto dalla tomba, garantendo a tutta l’umanità la risurrezione. Il Vangelo di Gesù Cristo ha fornito il mezzo tramite il quale, ognuno di noi può essere suggellato alla propria famiglia per l’eternità, mediante ordinanze sacre svolte nei templi.

Nel sito Mormon.org viene spiegato in che modo i legami familiari possono protrarsi oltre questa vita, per sempre:

Nello stesso modo in cui molte delle gioie più grandi possono scaturire dalla famiglia, la perdita di un familiare può essere fonte di uno dei dolori più profondi.

La morte non decreta la fine del rapporto con i nostri cari. Il Signore rivelò al profeta Joseph Smith quanto segue: “E la stessa socievolezza che esiste fra noi qui esisterà fra noi là, solo che sarà associata alla gloria eterna, gloria di cui ora non godiamo” (Dottrina e Alleanze 130:2).

Coloro che accettano il Vangelo di Gesù Cristo e seguono il suo esempio, possono essere suggellati alle proprie famiglie per l’eternità, mediante ordinanze celebrate nei sacri templi di Dio. Gesù ha dato a Pietro le chiavi per disporre di questo potere di suggellamento, tramite il Santo Sacerdozio di Dio.

Questo potere di suggellamento è stato restaurato tramite il profeta Joseph Smith. I mormoni credono in questa ordinanza celebrata nei templi, che unisce le famiglie per sempre, mediante il potere del Sacerdozio.

Suggellamenti di matrimoni al tempio

mormonismoCi è stata preparata una via, affinché potessimo diventare come Dio e Gesù Cristo e vivere per sempre con le nostre famiglie, alla Loro presenza.

I matrimoni civili vengono celebrati per unire marito e moglie solo per questa vita, “finché morte non vi separi”. Quelli officiati nei templi, dalla chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, uniscono le famiglie per tutta l’eternità.

Robert D. Hales, membro del Quorum dei Dodici Apostoli, ha dichiarato:

“La dottrina della famiglia inizia con dei genitori celesti. La nostra massima aspirazione è di essere come loro. L’apostolo Paolo insegnò che Dio è il Padre dei nostri spiriti” (vedi Ebrei 12:9).

Dal proclama al mondo, leggiamo: “Nel regno pre-terreno, i figli e le figlie di spirito conoscevano e adoravano Dio come loro Padre Eterno e accettarono il Suo piano, mediante il quale i Suoi figli potevano ricevere un corpo fisico e fare un’esperienza terrena, per progredire verso la perfezione e, infine, per realizzare il loro destino divino come eredi della vita eterna”.

“Il matrimonio tra un uomo e una donna è ordinato da Dio e che la famiglia è il cardine del piano del Creatore, per il destino eterno dei Suoi figli” («La famiglia: un proclama al mondo», La Stella, Novembre 1995, 102).

Il lavoro del tempio per i nostri antenati

La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, celebra le ordinanze del tempio, anche per coloro che sono morti senza avere avuto la possibilità di stipularle mentre erano in vita. Queste ordinanze vengono eseguite per procura e i defunti hanno la facoltà di accettarle o meno.

Il presidente Henry B. Eyring, membro della Prima Presidenza della Chiesa, ha dichiarato:

“Molti dei vostri antenati defunti avranno ricevuto una testimonianza, che il messaggio dei missionari è vero. Quando voi avete ricevuto la testimonianza, avete potuto chiedere ai missionari di essere battezzati. Ma coloro che sono nel mondo degli spiriti non possono.

Le ordinanze che voi potete celebrare, si possono fare solo in questo mondo. Qualcuno, in questo mondo, deve andare in un tempio sacro e accettare le alleanze, per conto della persona nel mondo degli spiriti.

È per questo che abbiamo l’obbligo di trovare i nomi dei nostri antenati e di garantire che essi possano ricevere, attraverso noi, la possibilità di celebrare simili alleanze, che non potrebbero avere senza il nostro aiuto.

Ricordate, quando i nomi saranno difficili da trovare, che essi sono nomi di persone reali a cui voi dovete la vostra esistenza in questo mondo e che incontrerete di nuovo nel mondo degli spiriti. Quando siete stati battezzati, i vostri antenati vi hanno osservato con speranza.

Forse, dopo secoli, si sono rallegrati di vedere uno dei loro discendenti fare il patto di trovarli e di offrire loro la libertà. Nella vostra riunione, vedrete nei loro occhi o gratitudine o una delusione terribile. I loro cuori sono legati a voi.

La loro speranza è nelle vostre mani. Avrete più che la vostra forza, quando sceglierete di lavorare e trovarli” (Henry B. Eyring, «Cuori legati», La Stella, Maggio 2005).

Per questo motivo sto cercando di scoprire il più possibile sulla mia bisnonna e sul resto della mia famiglia, che mi sta aspettando.

Risorse aggiuntive:

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