Cosa fa si che la grazia di Dio non possa entrare nelle nostre vite?

Cos’è la grazia di Dio? La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (talvolta erroneamente chiamata la “Chiesa Mormone”) insegna che “la Grazia è un dono del Padre Celeste dato attraverso Suo Figlio, Gesù Cristo.

La parola grazia, così come è usata nelle scritture, si riferisce principalmente all’abilitazione del potere e della guarigione spirituale offerta tramite la misericordia e amore di Gesù Cristo” (Vedere Bible Dictionary).

Chi non vorrebbe questo grande dono da Dio? Eppure, ci sono miliardi di persone che rinnegano il dono per il quale Cristo ha già pagato.

Le barriere che ci bloccano dalla Grazia di Dio

Grazia non per le opereLa grazia di Dio. Randall J. Brown, un membro della Chiesa di Gesù Cristo, nel suo libro Experiencing Christ: Your Personal Journey to the Savior, pubblicato nel 2009 da Cedar Fort, Inc (pagine 15-17), scrisse i suoi pensieri riguardo ad alcune delle barriere che ci bloccano dal ricevere la grazia di Dio:

Le nostre barriere tra noi e la grazia del Salvatore sono le nemiche della nostra anima; esse ci tengono trincerati in battaglia, a combattere contro Dio. Queste barriere ci sono rivelate quando proviamo paura, colpevolezza e risentimento.

Questi stati d’animo sono l’opposto della fede, della speranza e della carità, e possono diventare come dei tumori spirituali dentro i nostri cuori.

La vita in Cristo non può essere vissuta appieno se siamo influenzati dal potere stringente di queste emozioni letali; finché ce le porteremo dietro, vivremo con una mente carnale.

La paura compare in mancanza della fede in Cristo. Ci trattiene dal dare fiducia nel consiglio, direzione e potere di Dio, che ci può sostenere nelle nostre necessità fisiche e spirituali; ci impedisce di arrenderci a Gesù Cristo, dal stimarLo come nostro Signore e Maestro.

La colpevolezza ci impedisce dal credere nella promessa del Salvatore, la quale afferma che se noi ci rivolgiamo a Lui, allora Egli può cancellare i nostri peccati con il Suo sangue espiatorio.

Il risentimento ci trattiene dal dare e ricevere il puro amore di Cristo. Ci proibisce dal ricevere carità, il più bel dono spirituale che si possa ricevere.

La presenza di questi sentimenti negativi dimostra che noi stiamo ancora lottando contro il giogo del nostro Salvatore Gesù Cristo, che non Lo abbiamo ancora accettato appieno come nostro Salvatore, e che non possediamo ancora sufficiente fede dal gettare i nostri fardelli su di Lui.

Senza fede, speranza e carità, siamo vulnerabili alle filosofie dell’uomo, le quali ci insegnano l’orgoglio, l’autosufficienza, e il perfezionismo.

Anche se siamo membri della Chiesa restaurata del Salvatore, possiamo comunque essere adescati da[lla trappola di Satana] tramite queste filosofie orgogliose, carnali, seducendoci nel credere o che facciamo troppo schifo da essere salvati dall’Espiazione di Cristo, o che in qualche modo possiamo meritarci la salvezza tramite una nostra personale prestazione di vita retta.

Neal A. Maxwell disse: “L’orgoglio, in sostanza, comprende un pizzico di auto idolatria per quanto piccola. E noi dovremmo “non avere altro dio” oltre che Dio stesso, e questo significa anche escludere l’auto idolatria e l’autocompiacimento” (Neal A. Maxwell, Not My Will, But Thine (Salt Lake City: Bookcraft, 
1988), 64–65).

La presenza di queste barriere stimolerà nel nostro cuore il desiderio di ricercare il piacere, fuga, potere, ricchezza, successi, riconoscimenti, sollievi del mondo, popolarità, fama, e altre aspirazioni temporali.

Questi nemici della nostra anima non possono soddisfare i nostri desideri più profondi, perché essi ci guidano verso la schiavitù, e lontano dalla sorgente dell’acqua viva.

Tutti, in qualche modo, sperimentiamo un certo grado di schiavitù spirituale; la grazia del nostro Salvatore Gesù Cristo è l’unica tra tutte le armi mai progettate con sufficiente potere da rompere i nostri gioghi di schiavitù spirituale.

L’unica via per la libertà spirituale risiede nel prendere il Suo giogo su di noi; nessun potere umano è, né sarà mai, abbastanza forte.

Quando ero giovane guardai il film Ben Hur con la mia famiglia, e la scena raffigurante dei soldati romani che trasportano Ben Hur ed altri prigionieri attraverso il deserto ha avuto un grande impatto su di me.

La grazia di Dio

I prigionieri erano incatenati l’uno all’altro, e mentre camminavano, soffrivano percosse, stanchezza e sete.

Uno dopo l’altro, essi caddero. Infine, quando anche Ben Hur collassò, il Salvatore apparve a lui, offrendogli l’acqua della vita. Ben Hur si trovava in una forma di schiavitù dal quale non aveva potere di liberarsi; doveva fidarsi completamente della grazia e della misericordia del suo Salvatore.

Cristo e i mormoniLe scritture forniscono molti racconti simbolici di profeti, i quali durante i loro viaggi spirituali vennero portati nella schiavitù di una prigione, o in un’esperienza in una terra inospitale in cui loro si affidarono completamente al Signore per la loro libertà o sopravvivenza.

Daniele, Jona e Giuseppe, per esempio, si trovarono ad affrontare tali prove. La loro unica speranza di libertà era quella di affidarsi completamente alla grazia e alla misericordia di Cristo.

Lehi [un profeta del Libro di Mormon] e Mosè furono chiamati a guidare delle persone attraverso deserti.

Questi simboli scritturali ci insegnano di chi ci possiamo fidare come nostra unica fonte di libertà.

Il piano dell’avversario è quello di intrappolarci in schiavitù, strapparci via il nostro libero arbitrio, e legarci nei suoi gioghi metallici.

Nefi [il figlio di Lehi] disse: “[Egli] li incatena, e li aggioga con un giogo di ferro e li riduce in schiavitù” (Libro di Mormon, 1 Nefi 13:5). Le scritture descrivono questo stato come “le catene dell’inferno” o “i legami dell’iniquità” (Alma 5:7; Mosia 23:13).

Possiamo vedere nella nostra società un’epidemia di persone in schiavitù di disordini mentali, emotivi o spirituali. Siamo afflitti come non mai da depressione, ansia, disordini ossessivo- compulsivi, e molte altre malattie mentali ed emotive.

La dipendenza da droghe e pornografia, e i comportamenti compulsivi sono diffusissimi. Molte persone sono intrappolati in schiavitù finanziarie, vivendo oltre i loro limiti e diventando prigioniere del debito.

Diventiamo intrappolati in queste cose, credendo che esse ci porteranno una temporanea libertà dal dolore del nostro vuoto e delle nostre ferite spirituali.

Tuttavia, nei nostri sforzi di rifuggire usando la nostra sola forza, corriamo il rischio di essere intrappolati in una spirale verso il basso, che possiede il potere di trascinarci giù verso l'”abisso di infelicità e di guai senza fine” (Helaman 5:12).

Molte persone oggi sono intrappolate sguazzando nella melma dei disordini distruttivi e viziosi; molti si sentono così intrappolati da aver perso ogni speranza di libertà.

Poiché Dio ci ha dato il libero arbitrio, ciò ci permette di sentirci in schiavitù spirituale; e come siamo liberi di sentire queste prigioni spirituali, per la stessa ragione possiamo provare ognuna delle afflizioni dell’uomo, così che possiamo capire che non abbiamo nessun altro a cui rivolgerci, e scopriremo la nostra assoluta necessità di volgerci al nostro Salvatore.

Egli permette alle afflizioni di colpirci affinché possiamo sapere da noi stessi che non c’è altro modo. Il Signore permette ciò affinché egli possa mostrarci il Suo onnipotente potere di liberazione.

Una personale testimonianza

Io ho un’ardente testimonianza che Gesù ha sofferto per noi, che egli è capace di essere qui con noi con perfetta empatia, così da poterci rialzare, rafforzare, e farci diventare come Lui è.

Noi non dobbiamo essere perfetti, dobbiamo semplicemente permetterGli di aiutarci sulla strada per la perfezione. Ed è perfettamente normale avere dei momenti di depressione.

Questi sono momenti in cui possiamo andare da lui e affidarci a lui. Amo le benedizioni che si trovano in un versetto del Libro di Mormon:

“E mi offrirete in sacrificio un cuore spezzato e uno spirito contrito. E chiunque verrà a me con cuore spezzato… lo battezzerò con il fuoco e con lo Spirito Santo” (3 Nefi 9:19-20).

La grazia di Dio. Gesù Cristo vive e ci ama, ed è qui per soccorrerci in ogni momento di ogni giorno, durante il nostro soggiorno della vita. Vi invito ad apprendere di più riguardo al Vangelo di Gesù Cristo leggendo il Libro di Mormon: un Altro Testamento di Gesù Cristo, e incontrando i missionari mormoni.

Dal momento in cui farete questo vi prometto che avrete una relazione più stretta con Gesù Cristo, e un ancor più grande gioia entrerà nella vostra anima.

Risorse aggiuntive:

Se volete saperne di più, sui mormoni, cliccate qui.

Ashley Bell è una moglie di ventidue anni, laureata alla BYU, e membro della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni. Ashley ama correre, cucinare, curare il proprio giardino, leggere, e più di tutto passare il proprio tempo con la sua famiglia e i suoi amici.

The following two tabs change content below.

collaboratore

LaChiesaRestaurata.it ha lo scopo di fornire informazioni corrette ed edificanti sulla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni. Non è un sito internet ufficiale della Chiesa, né rappresenta necessariamente la posizione della Chiesa. Il sito internet è gestito da comuni membri della Chiesa che vogliono condividere con gli altri il bene che deriva dal Vangelo restaurato di Gesù Cristo. Questo articolo è stato scritto o tradotto da uno dei nostri volontari. Se siete interessati a contribuire con i vostri testi (oppure video, grafica ecc), per favore contattaci.

Ultimi post di collaboratore (vedi tutti)

Pin It on Pinterest