Dalla paura alla fedeFare immersioni e vivere il Vangelo. Non mi aspettavo che avrei imparato una lezione dottrinale, mentre imparavo a fare le immersioni. Io davvero non ci sarei voluta andare. Non ero sicura di come mi sarei sentita, nel vedere le creature che vivono sotto al mare. La maggior parte del tempo che passo in mezzo all’oceano, spero sempre di non vedere niente.

Ma quella volta, è stato diverso. Io e mio marito stavamo visitando le Gran Cayman, durante un viaggio d’affari.

Eravamo su una spiaggia, dove offrivano lezioni di immersione, proprio sulla riva. Poiché ci saremmo immersi appena fuori dalla riva e solo in acque poco profonde, non avevamo bisogno di alcuna certificazione.

Ci hanno fatto un corso di preparazione di circa 45 minuti, prima che andassimo verso l’acqua.

Ricordo che mi sentivo abbastanza in ansia, per questo, ed essa non faceva che aumentare, a mano a mano che io sperimentavo quanto innaturale fosse, cercare di respirare con la maschera.

In ogni caso, la guida mi disse che non sarebbe andata più veloce di quanto io non mi sentissi pronta a fare. Poi, ci mise le attrezzature pesanti sulle spalle, e ci disse di camminare fino alla riva. Sono solo 1,55 m di altezza e non sono molto forte, quindi ero totalmente gobba, con addosso il peso delle bombole.

Mi sentivo goffa e impacciata, con le pinne ai piedi. Per finire, il mio buon marito, che camminava dietro di me, aveva cercato di essere utile, sollevando, dal fondo, le mie bombole, mentre camminava alle mie spalle.

Ma perse accidentalmente l’equilibrio e cadde improvvisamente; la sua presa sulle mie bombole le fece cadere, facendomi colpire nella parte posteriore delle gambe, gettandomi a terra e facendomi fare quasi una capriola completa. A quel punto, mi stavo davvero chiedevo perché qualcuno dovesse pagare, per fare qualcosa del genere.

Beh, abbiamo percorso la nostra strada verso l’acqua e ho notato una cosa incredibile: quando mi sono completamente immersa nell’acqua, il peso delle bombole è completamente scomparso. Ho, poi, messo la maschera e ho cominciato a respirare nel modo in cui mi era stato insegnato.

Mio marito mi ha preso la mano e ci siamo sommersi. Mentre scendevamo sotto l’acqua illuminata dal sole scintillante, ho sentito una sensazione esaltante.

Ero in grado di alzarmi o abbassarmi, semplicemente controllando il mio respiro. E’ stata la cosa più vicina ad essere in grado di volare, che io abbia mai provato.

E, oh, le meraviglie che abbiamo visto: pesci colorati e flora e fauna. Un nuovo mondo era proprio lì, che risplendeva nei raggi di sole che filtravano nell’acqua, sotto la superficie del mare.

Quindi, perché vi racconto questo episodio?

Non troppo tempo fa, ho sentito una donna dire che ella aveva deciso di essere inattiva nella chiesa e che, così facendo, si sentiva molto sollevata, come se le fosse stato tolto un peso.

Ho pensato molto a queste parole e mi hanno fatto pensare a questa esperienza che avevo vissuto con mio marito, quando abbiamo provato a fare le immersioni subacquee.

Vivere il vangelo

Forse questa donna era un po’ come me, mentre trasportavo le mie bombole. Forse non aveva mai veramente preso il pieno impegno di essere totalmente immersa nel vivere il Vangelo. L’impegno per vivere il Vangelo non può essere una cosa a metà strada. Se stiamo cercando di stare sia in acqua, che fuori, sentiremo un gran peso.

Ci chiediamo se valga la pena affrontare tutti i problemi. Ci sentiamo come se la Chiesa e i comandamenti, fossero oneri che ci appesantiscono.

E’ solo fino a quando non prendiamo l’impegno di diventare totalmente immersi nel vivere il Vangelo, come viene rappresentato dal nostro battesimo, che possiamo scoprire che il Signore solleva i nostri fardelli.

Sperimentiamo una sorta di leggerezza spirituale, e quello che una volta sembrava un fardello, diventa il mezzo, per noi, di sperimentare un nuovo mondo. Un mondo che può sembrare un po’ innaturale o estraneo, in un primo momento, ma che può diventare un luogo pieno di meraviglie e di grande gioia.

Il Salvatore ha detto che il suo giogo è dolce e il Suo carico è leggero. E’ solo nel dare noi stessi totalmente a Lui e nel lasciare andare tutte le tendenze dell’uomo naturale, che Egli può sostituire i nostri fardelli con la potenza della sua grazia.

E’ allora che possiamo essere riempiti con la Sua Luce. E sarà questa Luce, che renderà i nostri fardelli luminosi.

I Suoi comandamenti sono un po’ come quelle bombole di ossigeno. Senza il pieno impegno di vivere con essi, si sentirà solo un peso inutile, che non ha alcun significato.

Ma con l’impegno totale a vivere, seguendoli, essi diventano il mezzo attraverso il quale possiamo trascendere i confini di questo mondo ed essere indotti a sperimentarne uno nuovo, pieno di grandi prodigi e meraviglie. Il paradiso è reale. Ma ciò richiede un abbandono totale della nostra volontà, alla Sua.

Egli vuole darci l’ingresso nel Suo mondo.

In un primo momento, può sembrare un po’ innaturale, per noi, ma se ci fidiamo di Lui, Egli ci guiderà a nostro piacimento e, in ultima analisi, per mezzo di Lui, sperimenteremo l’assenza di peso spirituale, che ci permetterà di avere una grande gioia nel servire Lui e i Suoi figli.

Bianca Palmieri Lisonbee

Risorse aggiuntive:

Se volete saperne di più, sui mormoni, cliccate qui.

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