Regno di DioQuando ero bambino, passavo ore sdraiato sul prato, a guardare il cielo notturno. Da anni luce di distanza, le stelle scintillanti, brillavano. Il colore del pianeta “vicino”, aggiungeva mistero alla notte nera.

La traccia luminosa di una stella cadente, attirava la mia attenzione per un attimo. La luna, in tutte le sue fasi, era diventata un’amica e una confidente.

Mentre guardavo il cielo, mi sono chiesto quali fossero le stelle che vedevano anche Abramo e Mosè.

“Ho visto le stelle, ed erano molto grandi, e una di esse era più vicina al trono di Dio; e ce n’erano molte, tra quelle grandi, che erano vicino ad esso” (Abramo 2:1).

Mi chiedevo: “Dove è il regno di Dio?” e “Com’è il regno di Dio?”

Il superammasso Laniakea

Grazie al telescopio Hubble e alla facile accessibilità alle immagini, tramite internet, oggi posso scrutare nello spazio profondo, quasi ogni giorno! Le immagini affascinano il mio senso di stupore e meraviglia!

Un’immagine di un articolo del settembre 2014, ha attirato tutta la mia attenzione. Gli scienziati hanno presentato Laniakea, un superammasso formato da 100.000 galassie. Laniakea comprende il superammasso della Vergine, la zona dove si trova la Via Lattea.

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Ogni ammasso di galassie, come la Vergine, in ultima analisi, riporta di nuovo al centro del superammasso di Laniakea.

Il team di astronomi, con sede presso l’Università delle Hawaii, ha dato al superammasso un nome hawaiano, Laniakea, che significa “cielo incommensurabile” (lani che significa “cielo” o “paradiso” eaAkea che significa “ampio”, “spazioso”, “incommensurabile”.)

Uno dei motivi per i quali Laniakea mi interessava tanto, è a causa della sua somiglianza con una raffigurazione artistica di uno dei primi apostoli, del regno di Dio.

Un diagramma del Regno di Dio

I Santi degli Ultimi Giorni credono che le famiglie possano essere unite per sempre, attraverso una ordinanza del sacerdozio chiamata “suggellamento”.

Il suggellamento crea un rapporto di alleanza che consente alla famiglia di diventare una catena eterna, collegata di generazione in generazione.

Le promesse di Geova di regalità, e il sacerdozio di Abramo, Isacco e Giacobbe, diventano la legittima eredità di tutti coloro che fanno tale patto con Dio.

Joseph Smith ha insegnato “che un tale sacerdozio patriarcale di re e sacerdoti, dovrebbe essere stabilito da bambini e genitori suggellati, andando indietro nel tempo, fino ad Abramo ed Adamo, per compiere la missione di Elia” (Malachia 4: 5-6).

Quando ciò verrà compiuto, l’ordine all’interno del più alto grado del regno celeste sarà eternamente impostato. Probabilmente non si può trovare nessuna dichiarazione più chiara della teologia di Joseph, riguardo a questo concetto, a parte quanto dato in un editoriale di Orson Hyde.

Lo schema seguente è stato creato dopo aver scritto il testo (Joseph Smith, Le parole di Joseph Smith: I racconti contemporanei dei Discorsi di Nauvoo del profeta Joseph, compilati a cura di Andrew F. Ehat e Lyndon W. Cook, Provo : BYU Religious Studies Center, 1980, 297).

Orson Hyde ha pubblicato “Uno Schema del Regno di Dio”, nel Millennial Star del 1847.

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Orson Hyde ha raffigurato ogni dominio che riporta al regno di Dio

Ha incluso la seguente spiegazione del diagramma.

“Lo schema qui sopra mostra l’ordine e l’unità del regno di Dio. L’eterno Padre siede a capo, incoronato Re dei re e Signore dei signori. Ovunque le altre linee si incontrano, siede un re e sacerdote di Dio, regola che porta l’autorità e il dominio sotto il Padre. Lui è uno con il Padre, perché il suo regno è unito a quello di suo Padre e diventa parte di esso”.

(L’intera descrizione si trova alla fine di questo articolo.)

Scrutando nel Regno di Dio

Uno studioso Santo degli Ultimi Giorni, Lynn M. Hilton, ha postulato nel suo libro “Kolob” un teorema secondo il quale il regno del nostro Padre celeste si compone di creazioni innumerevoli, nella galassia della Via Lattea. Egli crede che le galassie vicine siano il regno di altri esseri esaltati.

Crede anche che la polvere dello spazio galattico, chiamato nebulosa oscura, e che copre il centro brillante della Via Lattea, agisca come un velo, bloccandoci fisicamente dalla presenza di Dio.

Incredibilmente, la tecnologia sta cominciando a violare la vastità della polvere spaziale, illuminando una fantastica vista delle zone della creazione stellata della Via Lattea, come i Pilastri della Creazione. Stiamo cominciando a scrutare il trono di Dio?

Indipendentemente dalla posizione attuale e dall’espansività fisica del Regno del Padre celeste, sappiamo diverse cose che sono certe (di seguito).

Le creazioni di Dio sono innumerevoli

Ogni libro di Scritture testimonia che il Padre celeste e Gesù Cristo sono Creatori e Divini organizzatori. Utilizzando materia eterna, la divinità ha modellato ogni cosa nell’esistenza. Quando Dio si rivela all’uomo, rivela le sue creazioni, vaste e innumerevoli.

Anche senza un tour galattico, vediamo grandi e innumerevoli creazioni intorno a noi, ogni giorno.

Alma ha dichiarato che “tutte le cose denotano che vi è un Dio; sì, proprio la terra e tutte le cose che sono sulla faccia della terra, sì, e il suo movimento, sì, e anche tutti i pianeti che si muovono nel loro ordine stabilito testimoniano che vi è un supremo Creatore” (Alma 30:44).

Paolo testimoniò dell’immensità delle creazioni e del regno di Dio: “Perchè in Lui sono state create tutte le cose, che sono nei cieli, e che sono in terra, quelle visibili e quelle invisibili: troni, signorie, principati, o poteri: tutte le cose sono state create da Lui, e per Lui” (Colossesi 1,16).

Ma mi piace anche come Dio stesso testimonia delle sue opere:

“E mondi innumerevoli ho creato; e anch’essi ho creato per un mio proprio scopo; e mediante il Figlio li ho creati, che è il mio Unigenito. I cieli, sono tanti, e non possono essere contati dall’uomo; ma per me sono contati, poiché sono miei” (Mosè 1:33,37).

“E vidi le a stelle, che erano grandissime, e che una di esse era la più vicina al trono di Dio; e ve n’erano molte di grandi che erano vicine ad essa. E il Signore mi disse:

Queste sono quelle che governano; e il nome di quella grande è Kolob, perché è vicina a me, poiché io sono il Signore tuo Dio: ho posto questa a governare tutte quelle che appartengono allo stesso ordine di quella sulla quale tu stai” (Abramo 3:2-3).

 Non c’è fine alle sue opere o creazioni

Insieme con la nozione di enormità delle creazioni di Dio, vi è il principio dell’infinità delle sue creazioni. Egli creerà in eterno.

“Poiché, ecco, io creo nuovi cieli e una nuova terra e il primo non si ricorderà, non verrà più in mente” (Isaia 65:17).

“Poiché ecco, ci sono molti mondi che sono già passati mediante la parola del mio potere. E ci sono molti che oggi stanno in piedi, e innumerevoli sono essi per l’uomo; ma tutte le cose per me sono contate, poiché sono mie e io le conosco.

E come una terra passerà, e il cielo, così pure ve ne sono altri a venire; e non c’è fine alle mie opere, né alle mie parole” (Mosè 1:35, 38).

Sotto la direzione del Padre, Gesù Cristo ha creato il nostro mondo.

Il tempo di Dio differisce dal tempo dell’uomo

Dio stabilisce il tempo.

“Dio ha posto la sua mano e il sigillo, per modificare i tempi e le stagioni” (Dottrina e Alleanze 121:12).

Il Signore rivelò il concetto interessante del suo tempo ai profeti, in particolare ad Abramo e Joseph Smith.

” E il Signore mi disse, mediante l’Urim e Thummim, che Kolob era alla maniera del Signore, secondo i propri tempi e le proprie stagioni nelle sue rivoluzioni; che una rivoluzione era un giorno per il Signore, secondo il suo modo di calcolare, ed era mille anni secondo il tempo assegnato a quella sulla quale tu stai.

Questo è il calcolo del tempo del Signore, secondo il calcolo di Kolob.

E ti è dato di conoscere il tempo fissato di tutte le stelle che sono poste per dare luce, finché giungi vicino al trono di Dio.” (Abramo 3:4,10).

Il presidente Joseph Fielding Smith ha spiegato: “Il Signore fece conoscere ad Abramo i seguenti fatti: che Kolob è la prima creazione, ed è più vicina al pianeta celeste, o residenza di Dio.

E’ il primo governo, l’ultima relativamente alla misura del tempo. Questa misura è secondo il tempo celeste. Un giorno in Kolob è uguale a mille anni, secondo la misura di questa terra…” (L’uomo: le sue origini e il destino, 1954, 461).

In Dottrina e Alleanze, Joseph Smith ha registrato le risposte divine alle sue domande: ” In risposta alla domanda: Il computo del tempo di Dio, d’un angelo, di un profeta e d’un uomo non è conforme al pianeta su cui risiedono? Rispondo: Sì.” (Dottrina e Alleanze 130:4-5).

Possiamo diventare comuni eredi con Cristo

Uno degli aspetti più gloriosi e incomprensibili del piano di salvezza è che l’espiazione di Gesù Cristo permette a tutti di entrerà in alleanza con Dio e, se essi mantengono queste alleanze, ad ereditare tutto ciò che Egli ha.

“Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio: e se siamo figli, siamo anche eredi; eredi di Dio e coeredi di Cristo; se pur soffriamo con lui, affinché possiamo essere anche glorificati” (Romani 8:16-17).

“Perché tu non sei più servo, ma figlio; e se sei figlio, sei anche erede di Dio per mezzo di Cristo”(Galati 4:7).

” Allora essi saranno dei, perché non hanno fine; perciò saranno d’eternità in eternità, perché continueranno; allora saranno al di sopra di tutto, perché tutte le cose saranno loro soggette. Allora saranno dei, perché avranno ogni potere, e gli angeli saranno sottomessi a loro.” (Dottrina e Alleanze 132:20).

“Prego che mentre meditate i molti titoli di un degno detentore del sacerdozio, scoprirete un vento divino alle spalle, che vi alza sempre più in alto, verso la grande eredità che il vostro Padre celeste ha riservato per voi.” (Dieter F. Uchtdorf, “Quattro Titoli “).

Brigham Young incorpora tutti gli elementi di cui sopra, nella sua dichiarazione del destino ultimo dell’uomo.

“L’umanità si organizza come elemento destinato a sopportare tutta l’eternità; non ha mai avuto un inizio e non può avere una fine.

Non c’è mai stato un momento in cui questa materia, di cui voi ed io siamo composti, non esisteva, e non ci può mai essere un momento in cui smetterà di esistere; non può essere annientata.

“E’ riunita, organizzata e ha capacità di ricevere la conoscenza e l’intelligenza, di essere nel trono, nella gloria, per essere angeli realizzati, Dei, esseri che avranno il controllo sugli elementi, e che hanno il potere per la loro parola, di comandare la creazione e la redenzione di mondi, o di estinguere soli, con il loro respiro, e disorganizzare i mondi, scagliandoli di nuovo nel loro stato caotico.

Questo è ciò per il quale voi ed io siamo stati creati” (Discorsi di Brigham Young, 48; vedi anche DeA 93:29-33).

Come esseri eterni, la creazione è parte del nostro scopo e potenziale.

Abbiamo bei racconti scritturali di profeti, come Mosè, Abramo e Joseph Smith, che mostrano grandi creazioni del Padre. E tuttavia, promettono che anche il minimo, tra i Santi, può avere tali rivelazioni!

“Poiché così dice il Signore: Io, il Signore, sono misericordioso e benevolo verso coloro che mi temono, e mi diletto ad onorare coloro che mi servono in rettitudine ed in verità fino alla fine. Grande sarà la loro ricompensa ed eterna sarà la loro gloria.

E ad essi io rivelerò tutti i misteri, sì, tutti i misteri del mio regno nascosti dai giorni antichi, e per secoli a venire, farò loro conoscere il beneplacito della mia volontà riguardo a tutte le cose che riguardano il mio regno.

Sì, anche le meraviglie dell’eternità si, hanno la certezza, e le cose a venire le faccio vedere, anche le cose di molte generazioni” (Dottrina e Alleanze 76:5-8).

Fino a quel glorioso momento, possiamo continuare a riflettere e a porci domande, insieme a William W. Phelps, che ha composto il testo di “Se a Kolob tu potessi”:

                                                                                             Se a Kolob tu potessi,

In un attimo fuggir

Volando nello spazio

Più veloce del pensier

Trovar giammai potresti

Nell’immensa eternità

L’inizio d’ogni cosa

Quando nacquero gli Dei?

Tu vedi il grande inizio,

Nello spazio senza fin?

O scopri quando alfine,

Niente più esisterà?

Lo spirito sussurra,

Non esiste il nulla in ciel,

Ne mai potraì scoprire,

Un regno immaterial.”

Le opere di Dio,

In eterno dureran

Felicità e progresso

Sono un cerchio senza fin

Lo spazio non ha confini

La materia non svanirà

Lo spirito non muore

Tutto sempre esisterà.

Intera descrizione del diagramma di Orson Hyde

“Lo schema qui sopra mostra l’ordine e l’unità del regno di Dio. L’eterno Padre siede a capo, incoronato Re dei re e Signore dei signori. Ovunque le altre linee si incontrano, siede un re e sacerdote di Dio, regola che porta l’autorità e il dominio sotto il Padre. Egli è uno con il Padre, perché il suo regno è unito a quello di suo Padre e diventa parte di esso.

I profeti più eminenti e illustri che hanno dato la vita per la loro testimonianza (Gesù tra gli altri), saranno incoronati a capo dei più grandi regni sotto il Padre, e saranno uno con Cristo, come Cristo è uno con il Padre; poichè i loro regni sono tutti uniti, e mentre fanno la volontà del Padre, lo stesso fanno le loro madri, sorelle e fratelli.

Colui che è stato fedele nel poco, si costituirà sopra molte cose; colui che è stato fedele nei dieci talenti, avrà dominio su dieci città, e colui che è stato fedele nei cinque talenti, avrà dominio su cinque città, e ad ogni uomo sarà dato un regno e un dominio, secondo il suo merito , poteri e capacità di governare e di controllare.

Si vedrà dal diagramma sopra che ci sono regni di tutte le dimensioni, un’infinita varietà per soddisfare tutti i gradi di merito e capacità. I vasi eletti da Dio sono i re e i sacerdoti che sono posti a capo di questi regni.

Questi hanno ricevuto le loro abluzioni e unzioni nel tempio di Dio, su questa terra; essi sono stati scelti, ordinati re e sacerdoti, a regnare come tali nella risurrezione dei giusti.

Se non hanno ricevuto la pienezza del sacerdozio, (perchè la pienezza del sacerdozio comprende l’autorità del re e del sacerdote) e non sono stati unti e ordinato nel tempio dell’Altissimo, possono ottenere la salvezza nel regno celeste, ma non una corona celeste.

Molti sono chiamati a godere di una gloria celeste, ma pochi sono scelti per portare una corona celeste, o meglio, essere governanti nel regno celeste.

Anche se questa porzione di eternità in cui ora viviamo, chiamato tempo, continua, e mentre le altre porzioni di eternità che possiamo in seguito abitare, continuano, quelle linee nello schema precedente, che rappresentano i regni, continueranno ad estendersi e ad allungarsi; e, quindi, l’aumento dei nostri regni farà crescere il regno del nostro Dio, come ha detto Daniele: “all’aumento del suo regno e del suo governo non ci sarà fine”.

Tutti questi regni sono un regno, e vi è un re sui re e un Signore sui signori. Ci sono molti Signori e molti Dei, perché sono chiamati dèi , a cui viene la parola di Dio, e la Parola di Dio viene data a tutti questi re e sacerdoti.

Ma per il nostro ramo del regno, c’è un solo Dioe un solo regno di Dio, al quale tutti dobbiamo la presenza più perfetta e la lealtà; ma il nostro Dio è altrettanto soggetto ad intelligenze ancora più elevate, come dovremmo essere noi, a Lui.

…Questi regni, che sono un unico regno, sono progettati per estendersi fino a che non solo abbraccino questo mondo, ma ogni altro pianeta che rotola nella volta azzurra del cielo e nel regno di Dio.

Così tutte le cose saranno raccolte in una, durante la dispensazione della pienezza dei tempi, e i Santi non solo possederanno la terra, ma ogni altra cosa, perché, dice Paolo:

“Tutte le cose sono vostre, sia Paolo, o Apollo, o Cefa, e il mondo, la vita, e la morte, e le cose presenti, e le cose future: tutto è vostro, e voi siete di Cristo e Cristo è di Dio” (Orson Hyde, “Uno schema del Regno di Dio”, Millennial Star, 15 gennaio 1847, 23-24).

 

 

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