Giovane Donne Campeggio Mormone

Cos’ è la modestia? Perché è importante? Cosa significa davvero essere modesti? Perché satana tenta in ogni modo di intaccare la nostra modestia? Questo discorso è fatto per aiutarci a comprendere meglio questo argomento e la simbologia che risiede dietro alle vesti che indossiamo.

 Questo articolo è stato ripubblicato col permesso del blog “Che Possa Esservi Luce”.

Mentre leggete le parole degli antichi profeti mentre cercano di descrivere il vestiario negli ultimi giorni, potreste avere la sensazione che essi siano rimasti sconcertati da ciò che videro.

Isaia parla delle figlie di Sion che camminano con il collo teso ed occhi provocanti, con ornamenti tintinnanti ai piedi, abiti sgargianti, mantelline, scialli e monili per capelli (Isaia 3: 16-22). Che avessero o meno parole per descrivere ciò che videro, resta chiaro che avessero dubbi riguardo alla nostra modestia.

Una discussione sulla modestia porta spesso ad argomenti quali “scollature fino a qui” e “gonne fino a lì”. Se ci fosse un principio di base sarebbe semplice dichiarare esattamente che cosa costituisce o meno un guardaroba modesto, tuttavia la discussione è resa più ardua a causa della naturale condizione della modestia.

Quello che è modesto da indossare in piscina non è detto sia modesto da indossare in ufficio. Persino nel tempo la nostra idea di modestia è cambiata.

I nostri antenati pionieri avrebbero probabilmente considerato immodesto quello che adesso è, per le sorelle missionarie, un abbigliamento appropriato. La natura mutevole e condizionale di questo principio ci suggerisce fortemente che il concetto di modestia è molto più grande di quello che abbiamo o non abbiamo trattato.

Di fatto, quando il vestiario è descritto nelle scritture, la copertura non è mai specificatamente identificata se non nel parlare di un’armatura (o la mancanza di essa) in battaglia. Descrizioni di abbigliamento sono di solito incluse nel descrivere un atteggiamento o comportamento, o per descrivere un simbolismo.

Quando la nostra comprensione della modestia cresce fino ad abbracciare queste idee, diviene chiaro che la modestia è più che un comandamento basato sull’aspetto fisico, ma un comandamento spirituale, interiore con manifestazioni fisiche esterne.

A volte parliamo di modestia nello stesso modo in cui parleremmo della tosse. Un colpo di tosse può essere un sintomo di molte malattie diverse e alcune gravi. Comunque, siccome la tosse è un qualcosa che possiamo vedere, sentire e quantificare, la trattiamo come se fosse la malattia in sé e la nascondiamo con uno sciroppo per la tosse sperando che il resto andrà via curandosi da solo.

Quando i nostri discorsi sulla modestia sono rivolti unicamente alle nostre giovani donne, e sono discussioni che dicono soltanto cosa coprire, stiamo prendendo uno “sciroppo per la tosse” sociale e sperando che il problema più profondo svanisca da solo.  

Dobbiamo imparare a distinguere tra imparare a controllare la modestia, cioè a coprirsi in modo appropriato, e cambiare la nostra natura così da non avere più il desiderio di vestirci in modo immodesto.

Satana è soddisfatto quando noi trascuriamo il nostro aspetto esteriore perché ciò significa che ci ha impedito di cercare quel cambiamento che avviene dentro di noi quando diveniamo più simili a Cristo.

Tutti noi, indipendentemente da età e genere, possiamo beneficiare dall’imparare di più riguardo ai profondi principi che hanno a che fare con la modestia.

Per capire davvero la modestia, dobbiamo essere in grado di rispondere a tre domande fondamentali a suo riguardo:

  • Perché la modestia è importante?
  • Cosa significa davvero essere modesti?
  • Perché satana si impegna tanto per ingannarci e distrarci quando si tratta di modestia?

PERCHÉ LA MODESTIA È IMPORTANTE?

L’idea che il vestiario conferisca potere e autorità viene espressa nelle scritture. Quando Adamo ed Eva vennero cacciati dal Giardino di Eden, vennero vestiti per simboleggiare il bisogno della protezione che l’espiazione di Gesù Cristo avrebbe portato nel mondo decaduto in cui stavano per entrare.  

Giuseppe ricevette una veste colorata da suo padre Israele che rappresentava una veste sacerdotale. La legge di Mosè era dettagliata sulla simbologia delle vesti che dovevano essere indossate dai sommi sacerdoti.

Al tempo di Cristo i veri profeti venivano distinti per le vesti di pecora che indossavano, il che porta più significato all’avvertimento contro i lupi che vengono in vesti da pecore (Matteo 7:15). Racconti di visite da parte di messaggeri celesti in tutte le dispensazioni includono la descrizione delle loro vesti.

L’ammontare di spazio utilizzato nelle scritture per descrivere il vestiario indica che c’è potere in ciò che vestiamo. Oggi siamo inondati con differenti modelli di vestiario e la maggior parte di ciò che indossiamo non ha una natura simbolica, ciò non significa comunque che dovremmo trascurare l’importanza dei vestiti.

Per ogni giusta ed eterna dottrina o principio Satana se ne esce con innumerevoli imitazioni e copie. Siamo stati talmente tanto riempiti di copie del giusto modo di vestire che ci siamo abituati ad esse e falliamo nel riconoscere l’importanza di ciò che scegliamo di indossare.

COSA SIGNIFICA DAVVERO ESSERE MODESTI?

La vera modestia comprende un equilibrio tra un corpo fisico modesto e uno spirito modesto. La modestia non è solo come ci vestiamo, ma perché scegliamo di vestirci in quel modo. Il nostro aspetto esteriore cambierà in modo naturale se il nostro impegno e la nostra comprensione del principio crescono.

Non siamo modesti quando mettiamo troppo in evidenza il nostro aspetto fisico (indipendentemente dal fatto che siamo appropriatamente coperti o meno) dicendo a Dio che il nostro desiderio di sembrare in un certo modo è più importante per noi di Lui. In poche parole, immodestia è orgoglio.

Perché indossare i vestiti che scegliamo è molto più importante dei vestiti stessi che indossiamo? perché “l’uomo guarda all’apparenza, ma Dio guarda al cuore” (I Samuele 16:7). Se indossiamo i nostri vestiti in modo orgoglioso riguardo alla marca, l’aspetto, lo stile o anche il prezzo (alto o basso che sia), in quel caso stiamo vestendo in modo immodesto.

Nei diciotto anni del regno dei giudici nel Libro di Mormon, anche le persone stavano avendo problemi di modestia e orgoglio.

Alma dice che “a causa delle loro immense ricchezze e delle belle sete… si elevarono nell’orgoglio dei loro occhi, perché cominciarono a indossare vesti molto preziose” (Alma 4:6). I loro atteggiamenti erano qualcosa di cui i dirigenti della chiesa erano molto preoccupati e “molti di loro furono dolorosamente afflitti per la malvagità che, vedevano, era cominciata ad esistere fra il loro popolo.

Poiché vedevano e osservavano con grande dolore che il popolo della chiesa cominciava ad elevarsi nell’orgoglio dei loro occhi e a mettere il loro cuore nelle ricchezze e nelle cose vane del mondo; che cominciavano ad essere sprezzanti gli uni verso gli altri e cominciavano a perseguitare coloro che non credevano secondo la loro volontà e il loro piacere” (Alma 4:7–8).

È importante notare che le loro preoccupazioni non erano per il costo dell’abbigliamento, ma per l’atteggiamento orgoglioso.

È inoltre da notare che le preoccupazioni di Alma non avevano nulla a che vedere con ciò che noi consideriamo essere la modestia (cosa è coperto e cosa no),la sua preoccupazione era che essi stessero mettendo una tale enfasi sull’aspetto fisico da perseguitare chi non la pensasse allo stesso modo.

Erano così orgogliosi da superare persino “l’orgoglio di quelli che non appartenevano alla chiesa”e “la malvagità della chiesa era una grande pietra d’inciampo per coloro che non appartenevano alla chiesa; e così la chiesa cominciò a venir meno al suo progresso” (Alma 4:9–10).

il rilievo che diamo al vestiario ha mai messo a disagio gli altri? Il rilievo in cui mettiamo l’aspetto fisico ha mai ostacolato il lavoro dei missionari? Il nostro atteggiamento ci ha mai impedito di raggiungere gli altri, o di essere amici di qualcuno? Questi atteggiamenti possono divenire tentazioni in ogni momento in cui incontriamo qualcuno che veste diversamente da noi, sia in meglio che in peggio.

Questi atteggiamenti contro gli altri preoccupavano tanto Alma che rinunciò al seggio del giudizio così che potesse “andare fra il popolo di Nefi, per poter predicare loro la parola di Dio, per incitarli a ricordare i loro doveri e per poter abbattere, mediante la parola di Dio, ogni orgoglio e astuzia e tutte le contese che esistevano tra il suo popolo, non vedendo altra via per poterli recuperare, se non portando una pura testimonianza contro di loro” (Alma 4:19).

Solo il portare e condividere una pura testimonianza combatterà l’immodestia. Non solo l’imparare e insegnare come coprirsi. Essere davvero modesti richiede umiltà, significa permettere al Padre Celeste di guidarci a diventare la miglior versione eterna di noi stessi.

Man mano che la nostra umiltà aumenta, le nostre manifestazioni pratiche di modestia si allineeranno con le linee guida impostate dai nostri profeti ed apostoli.

Significa vestire in maniera da riflettere chi siamo individualmente, chi rappresentiamo e quali sono i nostri valori. Alcuni potrebbero protestare che se la modestia è un impegno interiore, allora essere in sintonia con le linee guida dateci per le manifestazioni esteriori non è necessario.

Comunque spesso una mancanza dal punto di vista delle manifestazioni esteriori rappresenta una mancanza di un impegno interiore. Dobbiamo prenderci cura del nostro aspetto fisico ma non dobbiamo inorgoglirci a riguardo. Possiamo sembrare differenti da coloro che ci circondano, ma per la nostra crescita eterna è necessario sviluppare una propria personalità.

PERCHÉ SATANA SI IMPEGNA TANTO PER INGANNARCI E DISTRARCI QUANDO SI TRATTA DI MODESTIA?

Le scritture predicono eterna gloria per coloro che sono obbedienti discepoli di Gesù Cristo e tra queste descrizioni di gloria ci sono anche quelle riguardanti il vestiario. Gesù Cristo stesso ci dice:

“E di nuovo in verità, verità vi dico, ed è uscito in fermo decreto per volontà del Padre, che i miei apostoli, i dodici che erano con me nel mio ministero a Gerusalemme, stiano alla mia destra nel giorno della mia venuta in una colonna di fuoco, rivestiti con vestiti di rettitudine, con una corona sul capo, in gloria proprio come sono io, per giudicare l’intera casa di Israele, si.

Tutti coloro che mi hanno amato e hanno rispettato i miei comandamenti, e nessun altro” (Dottrine e Alleanze 29:12).

Abbiamo esempi nelle scritture della giusta bramosia di tali sacri ornamenti. Nefi esprime tale desiderio quando dice: “o Signore, circondami con la veste della tua rettitudine!” (2 Nefi 4:33) una supplica riecheggia nella preghiera dedicatoria del Tempio di Kirtland:

“Affinché i nostri abiti siano puri, affinché siamo rivestiti con vesti di rettitudine, con palme nelle mani e con una corona di gloria sulla testa, e raccogliamo gloria eterna per tutte le nostre sofferenze” (Dottrine e Alleanze 109:76).

Isaia pregusta la gioia della sua gloria eterna dicendo:

“Io mi rallegrerò grandemente nell’ Eterno, l’anima mia festeggerà nel mio Dio; poiché Egli m’ha rivestito delle vesti della salvezza, m’ha avvolto nel manto della giustizia, come uno sposo che si adorna di un diadema, come una sposa che si para de’ suoi gioielli” (Isaia 61:10)

Di sicuro Satana, nel suo eterno desiderio di ostacolare o fermare il nostro progresso eterno, trarrebbe grande piacere nell’ impedirci di indossare queste vesti di rettitudine. Uno dei modi migliori con cui possa farlo è separare ogni simbolismo e significato dai vestiti che indossiamo, sommergerci con false opzioni, e quindi insegnarci a collegare il nostro valore personale al nostro aspetto.

Per favore prendete nota che collegare il nostro valore personale al nostro aspetto fisico non è l’unico inganno, veniamo inoltre ingannati quando ci muoviamo nella direzione opposta e togliamo ogni valore al nostro fisico valutando solo la mente.

E se fossimo così attaccati ai nostri vestiti di marca da non essere disposti a separarcene per prendere le vesti di rettitudine? E se fossimo così abituati a ignorare il nostro aspetto fisico da non pensarci degni di vestire la maestosità di queste vesti di rettitudine?

Satana lavora sodo per impedirci di attaccare qualsiasi significato di rettitudine ed eternità alle nostre vesti e al nostro aspetto. Si vuole concentrare così profondamente sulla bellezza dell’uomo che noi non impariamo a valutare e riconoscere la bellezza eterna.

Se veniamo continuamente ingannati da questo suo bombardamento di vestiti sempre più oltraggiosi potrebbe addirittura essere in grado di impedirci dal riconoscere il nostro Salvatore, Gesù Cristo, quando arriverà di nuovo.

“E si dirà: Chi è questo che scende da Dio nel cielo in vesti tinte, si, dalle regioni che non sono conosciute, rivestito delle sue vesti gloriose, che viaggia nella grandezza della sua forza? Ed Egli dirà: Sono colui che parlò in rettitudine, potente per salvare. E il Signore sarà rosso nelle sue vesti, e i suoi abiti come colui che calca i piedi nel torchio” (Dottrina e Alleanze 133:46–48).

Più comunemente, e più sottilmente, che accadrebbe se Satana ci impedisse di vedere il valore e potere dei nostri indumenti del tempio riducendolo a un qualcosa per misurare la nostra modestia, e impedendoci dal vedere oltre per vedere l’eterno e glorioso potere e protezione che essi detengono in realtà?

Non possiamo permettere che Satana ci inganni mettendo priorità inappropriate sulla modestia nella nostra vita. Dobbiamo imparare a guardare oltre agli inganni per avere una testimonianza sul confine del principio della modestia.

Quando abbiamo l’impegno interiore e abbiamo fiducia di stare facendo il volere di Dio per noi, abbiamo il suo Divino potere a guardarci le spalle. Con questa certezza, quello che indossate esalta la luce di Gesù Cristo sul vostro volto.

Quella luce brillerà così splendente che attrarrete altre persone come un invito a scoprire di più riguardo a ciò che vi ha portato cotanta gioia. La nostra fiducia in Gesù Cristo è il nostro miglio strumento missionario, ma deve iniziare dentro di noi e venire fuori.

Risorse aggiuntive:

Se volete saperne di più, sui mormoni, cliccate qui.

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