Dio ha fiducia in me? La serata scorsa è stata come un tipico Lunedi, a Provo. Alcuni gruppi della serata familiare dei rioni dei Giovani Adulti di Provo, erano insieme, per conoscersi l’un l’altro.

Stavo chiacchierando con alcuni ragazzi del mio gruppo. Qualcuno ha chiesto se avremmo preferito essere persone fidate o amate. La conversazione ha preso una piega interessante e ha portato al seguente commento:

“Dio non si fida di ognuno di noi. È per questo che Egli ha creato diversi regni di gloria. Andremo in quello relativo a quanto Egli ha fiducia in noi”.

Sentendo questo commento, la mia bocca è rimasta aperta. Non riuscivo nemmeno a rispondere. E’ interessante ciò che sentiamo, nella nostra cultura mormone.

Ognuno ha opinioni e interpretazioni. Spesso, i commenti che vengono fatti, non sono quelli con sui andremmo esattamente d’accordo. Cerchiamo di basare le nostre interpretazioni e la nostra comprensione sulla dottrina e, tuttavia, si verificano delle incomprensioni.

Mentre riflettevo su questo pensiero, più tardi, non ho potuto fare a meno di chiedermi se gli altri stessero pensando la stessa cosa.

Quanto sentito, era solo un’anomalia, nel pensiero di quella persona, o i malintesi sono molto diffusi? Davvero Dio non ha fiducia in noi? Ho deciso di scoprirlo.

Davvero Dio non ha fiducia in me?

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Noi esemplificano la nostra fiducia in Dio, quando Lo chiamiamo in preghiera.

La prima tappa della mia missione, per avere una risposta, è stata quella di chiedere ad altri cosa ne pensassero di Dio e della fiducia. Dopo aver posto la domanda “Dio si fida di te?” a 40 persone di diverse età, realtà sociali e opinioni, ho ricavato le seguenti risposte:

molti Santi degli Ultimi Giorni, con enfasi, hanno risposto: “Sì! Certamente”. Eppure, alcune persone non sono state così entusiaste. Hanno risposto: “Penso di si…” e “Immagino di si…” e “Vorrei pensare che fosse così…”

Ma perché vi è il dubbio?

“Ho fatto tanti di quegli errori. Non so nemmeno se io ho fiducia in me stessa”, una giovane Santo degli Ultimi Giorni mi ha risposto così. Ma mi ha portato a chiedermi se noi proiettiamo i nostri sentimenti e il nostro senso di inadeguatezza sul nostro perfetto Padre in cielo.

Forse, questo è ciò che il ragazzo del mio gruppo voleva intendere. Forse, voleva dire che egli stesso non si fida di sè, quindi neanche Dio dovrebbe. Noi tutti cadiamo facilmente.

Noi pecchiamo, di volta in volta. Quando Dio ci dà nuove opportunità, dobbiamo fare del nostro meglio, per fare le cose per bene. Ma non lo facciamo sempre; e quando roviniamo tutto, per 70 volte 7, perdiamo la fiducia in noi stessi.

Non pensiamo che Dio si possa fidare di noi, a causa del peccato. “Dio si fida di te?”, ho chiesto ad una madre di 26 anni, che vive in California. “Credo di si. Mi ha dato da gestire un bambino.”

La profondità di questa affermazione, mi ha colto alla sprovvista. Il nostro libero arbitrio non è l’unica prova della fiducia di Dio, nella nostra vita. Egli ci dà anche la possibilità di crescere i Suoi figli nella mortalità.

Questa madre, a volte non si sente degna di tale fiducia. In realtà, non siamo sempre degni e non siamo perfetti, ma il Signore è perfetto. Egli ci ha dato il mezzo con cui anche noi possiamo finalmente sapere cosa sia la perfezione.

“Si, si fida di me, perché mi permette di combinare dei pasticci e continua a benedirmi.” Uno studente di inglese, di un college, mi ha risposto così. Un altro di 23 anni, ha dato un parere simile:

“Egli mi permette di prendere decisioni sbagliate, con il desiderio di lasciarmi imparare dai miei errori e apprendere la fiducia in Lui.”

Ogni volta che lo facciamo, e utilizziamo l’espiazione, noi dimostriamo a Dio che noi crediamo nel Suo piano ed Egli ci dimostra che la Sua fiducia in noi esiste.

Ogni volta che correggiamo il nostro comportamento, chiediamo perdono, chiediamo scusa ad uno dei Suoi figli e cerchiamo di cambiare le nostre abitudini, dimostriamo la nostra dignità.

Non importa quante volte cadiamo, Cristo sarà sempre lì per fare la differenza, fino a quando continueremo a provare.

Il Signore ci ama sempre, anche se sentiamo che non siamo degni di quell’amore.

La fiducia funziona allo stesso modo. “Il libero arbitrio ha le sue opportunità”, ha detto una madre SUG (Santo degli Ultimi Giorni) di 50 anni, che ha risposto alla domanda se Dio ha o no fiducia in noi:

“Il Signore è disposto a rischiare, in modo che noi possiamo camminare per fede e, agire da indipendenti e liberi, e scegliere il giusto.”

Ci sono giorni in cui mi chiedo se Egli continua ad avere speranza per me e per tutti. Ne valgo la pena? “Continuerò a prendere stupide decisioni, finché non lo farò più.” ho detto a mia madre, solo poche settimane fa.

Certo, stavo sperimentando un processo del quale ero stanca. Ma come può Dio fidarsi di qualcuno con questo atteggiamento?

Dio ha fiducia anche nelle persone che fanno continuamente errori?

Cristo e i mormoni

Attraverso un rapporto personale con Cristo, possiamo arrivare a comprendere meglio la Sua espiazione.

Potrebbe Dio fidarsi di qualcuno, con un atteggiamento come il mio? Con la mia natura testarda, valgo il rischio del quale aveva parlato la donna di prima?

E che dire dell’incomprensione sui gradi di gloria? Nessuno di quelli che ho intervistato ha risposto a queste domande, quindi ho cercato nei libri.

Quello che ho trovato, per prima cosa, è stata una definizione di fiducia, che viene spesso trascurata: la speranza o l’attesa di un comportamento che arrivi da qualcuno.

La speranza di Dio, per noi, è eterna.

Egli ha dichiarato che: “Questo è il mio lavoro e la mia gloria: fare avverare l’immortalità e la vita eterna dell’uomo”.

Abbiamo iniziato questo viaggio, con lo stesso potenziale di ritornare a Lui e diventare come Egli è. Come rispondiamo a quella fiducia, dipende interamente da noi.

Nelle Scritture ci viene detto che il nostro Padre ci conosceva prima che Egli ci mandasse qui, sapeva quello che saremmo stati in grado di compiere. Egli non ci invia le prove e le opportunità senza avere la speranza che ne usciremo trionfanti.

Egli sa di che cosa abbiamo bisogno, per progredire. Il nostro onnisciente Padre celeste non ci dà nulla che non possiamo superare: con il Suo aiuto e tramite l’espiazione di Cristo, le opportunità di ritornare a Lui sono infinite.

La prova è nelle Scritture:

“Nessuna tentazione vi ha colti se non come è comune per l’uomo: ma Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre ciò che siete in grado di sopportare; con la tentazione vi darà anche la via di fuga.”

L’aiuto di Dio è a disposizione di tutti coloro che sono disposti a confidare in Lui.

C’è un Dio che si fida dei nostri sforzi e della nostra capacità di pentirci e di scegliere le Sue vie. Non ci vengono offerte queste cose, perché Egli non poteva fidarsi di noi senza di esse, ma solo perché Dio è misericordioso.

E la misericordia è estesa a tutti noi, non a pochi eletti” perché Dio “è rispettoso delle persone.”

Che cosa ha a che fare la fiducia con il cielo?

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Le nostre azioni influenzano direttamente il regno di gloria che raggiungeremo. Con questa idea, mi sono soffermata sul dilemma dei gradi di gloria. Noi, come Santi degli Ultimi Giorni, crediamo che i gradi di gloria sia relativi al grado di giustizia che abbiamo vissuto su questa terra.

Secondo Dottrina e Alleanze, ci sono tre gradi di gloria. Il teleste, il terrestre e il celeste, che è il più alto grado di gloria, ed è quello che noi Santi degli Ultimi Giorni ci sforziamo di raggiungere, perché è solo all’interno di quel regno che possiamo essere in presenza di Dio. In questo regno, si può arrivare a conoscere la perfezione.

Apprendiamo anche, all’interno di quel libro di Scritture, che coloro che entreranno nel regno celeste saranno quegli uomini giusti, resi perfetti tramite l’espiazione di Gesù Cristo, il mediatore. Non c’è nulla che riguardi la fiducia, in questi versi.

Sì, quelli che entrano nel regno celeste saranno coloro che sono degni di essere alla presenza di Dio. Ma ciò che ho imparato è che Dio non ha messo un patrimonio su di voi, una certa quantità di fiducia o di amore al quale si ha diritto, in base alla dignità.

Agli occhi di Dio, noi siamo tutti uguali, e il nostro valore supera la nostra stessa comprensione. Giorni fa, mi sono guardata nello specchio e ho visto solo inadeguatezza. Io non sono bella e misteriosa.

I ragazzi non sospirano per la mia bellezza. Cado sempre, sia nel mio lavoro accademico che nelle cose che faccio in ambito extrascolastico. Perdo il mio temperamento. Dico cose meschine. Per quale motivo dovrei essere importante, per Dio?

“Dio ha tanto amato il mondo, da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna.”

Valgo la vita di un uomo innocente. Il Figlio di Dio, perfetto, mio fratello, Gesù Cristo.

Valgo l’Espiazione – tutti la valiamo – che è stata resa possibile da quel perfetto e amorevole Padre celeste, non perché non si fidasse che tornassimo a Lui, ma perché non possiamo, senza la grazia e la misericordia di Cristo.

Dio confida nel fatto che useremo il dono dell’espiazione per purificarci dei nostri peccati e diventare semplicemente uomini e donne.

Non finirò nel Regno Terrestre, perché il Signore non può fidarsi che mi comporti correttamente nel regno celeste. Le nostre azioni e gli sforzi giusti, dicono già che ne siamo degni.

Dimostriamo al Signore, attraverso la nostra partecipazione quotidiana all’espiazione, che siamo degni di vivere con Lui, per sempre.

E va bene che siamo imperfetti, in questo momento, per l’espiazione e l’amore di Dio. Infatti anziano Holland ci ha detto, nella Conferenza Generale di Aprile 2012:

“Tuttavia, per quanto ritardo pensiate di aver accumulato, per quante occasioni pensiate di aver perso, nonostante i molti errori che sentite di aver compiuto o i talenti che non avete pensato di avere… Attesto che non avete viaggiato oltre la portata dell’amore divino”.

Va bene, ho la fiducia di Dio. Ma io mi fido di Lui?

Gesù CristoL’unica vera domanda che mi era rimasta, per concludere il mio studio, era: ‘mi fido di Dio?’. Dio ci ha dato il libero arbitrio, la sperimentazione e l’espiazione.

Questo è il motivo per cui io so perfettamente che Dio si fida di me. Egli è un Dio perfetto, con un piano perfetto.

Ma nei miei momenti più bui, io mi fido di Lui, che è lì?

Una mia amica, che lotta contro la depressione, ha espresso questo pensiero:

“So che il Padre celeste si fida di me, nei miei momenti più bui, quando mi sento così sola e credo che non ci sia nessuno, lì.

Quello è il momento in cui so che Egli si fida di me di più, perché so che Lui è lì, ma è fuori dalla mia portata e mi dice:

 ‘C’è una ragione per la quale non sono al tuo fianco, in questo momento. Non dimenticare che sono proprio qui, ma devi fare il passo per raggiungermi. Ne varrà la pena, te lo prometto'”.

Se facciamo quel passo, dimostriamo la nostra fiducia in Dio. Una fiducia che è ricambiata al 100%. Non mi credete? Fate quello che ho fatto e scopritelo da voi. Fatemi sapere nei commenti cosa avete trovato.

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