Sessantasei anni fa un documento ha adornato il mondo dando nuovi orizzonti alle relazioni umani. Il suo nome è: Dichiarazione Universale dei Diritti Umani ed è stata la prima espressione globale di questo tipo.

“E’ una grande affermazione della possibilità di superare i conflitti tramite la ragione e la buona volontà” – Mary Ann Glendon [1]

I dirigenti delle varie nazioni, culture, religioni e sistemi politici si sono uniti ed hanno stabilito gli standard dell’umanità che si applicano a chiunque, ovunque.

La linea di apertura proclama che “la dignità ereditata” e “l’uguaglianza ed i diritti alienabili di tutti i membri della famiglia umana sono la fondazione della libertà, della giustizia e della pace nel mondo” [2]

Istituita sulle ceneri della Seconda Guerra Mondiale e dell’Olocausto, questa dichiarazione dona un’ispirazione collettiva per poter sviluppare “relazioni amichevoli tra le nazioni” [3] e per esaltare il meglio delle civilizzazioni comuni qui sulla terra.

Perché ci dovrebbe importare dei diritti umani

Tutte le persone, a prescindere dalla religione, razza, genere o nazionalità, possiedono i diritti fondamentali semplicemente essendo umano. Questi includono il diritto di vivere, di libertà, di sicurezza, di equa protezione dalle leggi e la libertà di pensiero, parole e religione.

Questi diritti umani proteggono i deboli dagli abusi della tirannia. Essi agiscono come un tampone ed arbitro tra il singolo individuo e la concentrazione del potere.

Queste norme e principi si oppongono alla tendenza naturale di dominare sull’altro. I diritti umani ci aiutano ad andare oltre alla dannosa idea che potrebbe essere giusto.

La forza della dichiarazione universale non sta solamente nel rafforzare questi diritti ma nel loro ruolo come insegnante che forma ideali ed incentivi verso il bene comune. 

I diritti umani rinforzano i nostri obblighi gli uni verso gli altri e danno la dignità sul come lavoriamo, adoriamo ed interagiamo con le nostre comunità e cresciamo le nostre famiglie.

Di conseguenza, i diritti umani completano il nostro impegno civico e democratico. I diritti senza delle relazioni e delle responsabilità non possono andare molto lontano.

Mantenere la fede, in privato ed in pubblico

L’articolo 18 della dichiarazione è breve ma potente:

“Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell’insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell’osservanza dei riti.” [4]

La libertà di religione non è solamente un qualche concetto astratto che vaga nella mente degli avvocati e dei legislatori. Piuttosto, si muove e cresce su di un suolo comune nella vita quotidiana.

Noi portiamo i nostri ideali ovunque andiamo. Essi formano chi siamo e ci portano a condividerli con gli altri.

Vogliamo influenzare le nostre comunità ed il mondo attorno a noi. In questo modo, le nostre vite private e pubbliche si intrecciano.

E’ davvero una misera libertà che ci permette di praticare e dare voce alla nostra fede nella privacy della nostra casa o chiesa, ma non nello scambio aperto della piazza pubblica.

L’eredità della dichiarazione universale

La fondazione dei diritti mani è un traguardo di cui andare fieri. Essi giocano un ruolo vitale nel gestire i conflitti e le differenze che sono così prevalenti nel nostro mondo multi culturale.

Ci aiutano a rimanere sullo stesso piano di civilizzazione. Lo scopo che questi promuovono nobilita l’esistenza umana, ispira la decenza e brama affidabilità.

La ricercatrice legale Mary Ann Glendon ha spiegato:

“Praticamente ogni costituzione del mondo che ha una carta dei diritti è modellata o influenzata in qualche modo da questo nucleo di principi che sono stati ritenuti fondamentali” nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. [5]

Le cornici delle norme legali e morali delle varie nazioni di tutto il mondo di sono state prese da questo documento. Continua a mettere le relazioni internazionali in una posizione più equa.

Il mondo è lontano dall’essere perfetto nell’onorare i diritti umani. Le ingiustizie, le atrocità ci sono ancora, ma la Dichiarazione Universale fa si che sia possibili prevenirli, contenerli e diminuirli.

Come tutte le cose che vale la pena preservare, i diritti umani avranno sempre bisogno della nostra fede e vigilanza.

  • [1] Mary Ann Glendon, “Facing History and Ourselves,” “Mary Ann Glendon and the Universal Declaration of Human Rights,” 4 Agosto 2008.
  • [2] Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (adottata il 10 Dicembre 1948 UNGA Res 217 A(III) (UDHR) .
  • [3]Ibid.
  • [4]Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (adottata il 10 Dicembre 1948 UNGA Res 217 A(III) (UDHR) articolo 18.
  • [5] Mary Ann Glendon, Facing History and Ourselves, “Mary Ann Glendon and the Universal Declaration of Human Rights,” 4 Agosto 2008.
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