Come si riceve la lingua degli angeli? Ho studiato francese per tutto il liceo e quasi tutta l’università, volevo davvero parlarlo, ma le mie abilità in merito erano piuttosto penose; un semestre, presso la BYU (università di Brigham Young), dopo essermi incontrato con il mio professore per un test di lingua, lui mi ha chiesto se avevo mai pregato per il dono delle lingue.
Non avevo mai considerato di farlo.
Lui mi ha spiegato che si tratta di un dono dello Spirito e che è nostro compito quello di ricercare questi doni con buone intenzioni, perciò se il mio desiderio di imparare il francese era giusto, allora avrei potuto pregare per riceverlo.
Avevo questa idea in mente quando, poche settimane dopo, c’è stata la Conferenza Generale e Anziano Holland ha dato il suo bellissimo discorso intitolato “La lingua degli Angeli”.
Che cos’è la lingua degli Angeli?
Allora la lingua degli Angeli è una lingua completamente nuova e non una umana, proprio come spiega Nefi: “Gli angeli parlano per il potere dello Spirito Santo… pertanto essi dicono le parole di Cristo”.
È una lingua caratterizzata dai frutti dello Spirito: amore, gioia, pace, longanimità, gentilezza, bontà, fede, lucidità e sobrietà; coloro che parlano la lingua degli Angeli parlano come Cristo e delle Sue parole.
Non abbiamo bisogno di imparare un nuovo vocabolario o una nuova grammatica, la lingua degli Angeli riguarda più i sentimenti e si concentra sulla conversazione; riguarda il nostro cuore.
È una lingua che si può e si dovrebbe utilizzare in ogni ambientazione, negli incontri di lavoro, nei dissapori, nell’educare i propri figli, nel condividere la propria testimonianza, nel tempo speso con la famiglia, in quello speso con gli amici, alla cassa del supermercato e quando si è incolonnati nel traffico.
Come ci dice Giacomo, se ogni uomo diventa fluente in questo linguaggio e non falla nel parlare, esso è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo.
Ho imparato abbastanza il francese da poterlo usare in metro, in una pasticceria e in una conversazione semplice, ma non ho mai sentito che per me il francese fosse naturale (né per chiunque mi ascoltasse). Non lo ho mai parlato fluentemente così da poter pensare e sentire in francese.
Allo stesso modo siamo in grado di parlare la lingua degli Angeli solo occasionalmente, abbastanza da cavarcela, ma più spesso la lingua in cui parliamo è più dura. Come ci ricorda Anziano Holland:
“La voce che rende una profonda testimonianza, pronuncia preghiere ferventi e canta gli inni di Sion può essere la stessa voce che rimprovera e critica, imbarazza e avvilisce, infligge dolore e distrugge lo spirito proprio e degli altri. «Dalla medesima bocca procede benedizione e maledizione», si rattrista Giacomo. «Fratelli miei [e sorelle], non dev’essere così»”.
Il nostro Padre Celeste vuole che siamo fluenti nel parlare la lingua degli Angeli, dovrebbe essere la lingua naturale di ognuna delle nostre parole, dei nostri sentimenti e dei nostri pensieri.
Come riceviamo la lingua degli Angeli?
L’uomo naturale, che è nemico di Dio, non parla la lingua degli Angeli da madrelingua, ma si tratta di una lingua che va appresa.
Questo linguaggio non è fatto di un alfabeto specifico o di regole grammaticali specifiche, perciò l’apprendimento della lingua avviene in modo diverso rispetto alle altre lingue.
Nefi spiega che questa lingua può essere imparata solo da coloro che ricevono lo Spirito Santo; quello di parlare la lingua degli Angeli è un dono spirituale: il dono delle lingue.
Il Signore ci comanda: “cercate ardentemente i doni migliori, ricordando sempre perché essi vengono dati; poiché in verità vi dico: essi vengono dati per il beneficio di coloro che mi amano e rispettano tutti i miei comandamenti, e di colui che cerca di farlo; affinché possano trarne beneficio tutti coloro che cercano, ossia che mi chiedono”.
Questi doni servono per il beneficio di tutti coloro che amano Dio e che stanno cercando di osservare i Suoi comandamenti,imparare a parlare nella lingua degli Angeli farà sicuramente il suo effetto quando impareremo ad usare le parole per sostenere, incoraggiare, curare, unire ed amare gli altri.
Per ricevere questi doni Dio ci dice che dobbiamo cercarli e chiederGlieli, dovremmo chiedere per questo dono in preghiera, ma dovremmo anche cercarlo attraverso lo studio e la pratica; a questo proposito, imparare la lingua degli Angeli è molto simile ad imparare un’altra lingua.
Per esempio:
- Non è possibile imparare una lingua semplicemente sperando di poterlo fare. È cruciale passare del tempo a studiare la grammatica, i vocaboli e la cultura; allo stesso modo non possiamo imparare la lingua di Cristo se non studiamo le Sue parole; secondo Nefi questa è la chiave per poter parlare questa lingua e ci esorta a “nutrirci abbondantemente delle parole di Cristo”.
- Una lingua la si impara lentamente e richiede pazienza ed umiltà ,mentre facciamo milioni di piccoli, e talvolta grossi errori e mentre impariamo da essi; spesso richiede la gentile correzione di coloro che possono vedere ed aiutarci a correggere i nostri errori; richiede la nostra determinazione per poter continuare a provare.
- Le lingue vengono imparate più velocemente se ci si immerge in esse. Se ci circondiamo di coloro che parlano questa lingua, o da chi come noi cerca di impararla, diventeremo fluenti più velocemente.
Come facciamo a parlare con la lingua degli Angeli?
Mi ricordo il momento preciso in cui, quando ero in Francia, ho capito per la prima volta un’intera frase in francese senza doverla tradurre in inglese nella mia mente, non ho mai ottenuto nulla di minimamente vicino all’essere scorrevole, ma la lingua è diventata via via più naturale; in quei momenti in cui potevo parlare e capire con libertà,mi son sentito meravigliosamente, come se fossi diventato una persona nuova.
Avremo sempre quei momenti in cui faticheremo anche a parlare la lingua degli Angeli, potrebbe accadere quando un figlio disobbedisce o fa i capricci e voi capite di essere calmi; potrebbe accadere quando qualcuno vi critica e voi sentite delle voci nella vostra testa dirvi che siete dei figli di Dio con un valore divino che non può essere diminuito dall’opinione di qualcun altro; potrebbe accadere quando qualcuno fa un errore e sentite che il vostro cuore e pieno di amore piuttosto che di giudizio; potrebbe accadere quando passate semplicemente accanto a un estraneo e vi accorgete di averlo guardato negli occhi e di aver detto “ciao”.
Quando cominceremo a parlare la lingua degli Angeli, essa diventerà sempre più parte di no fino a che saremo davvero diventate persone nuove, persone perfette.
Questo articolo è stato scritto da Lisa Teixeira e pubblicato da Lds.net. L’articolo è stato tradotto da Cinthia Macaluso.
Cinthia Macaluso
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Buongiorno. Questo testo mi è piaciuto moltissimo, perché è riuscito a mettere un tema speciale, dentro di un contesto quotidiano e più vicino della realtà del credente. Senza giudizio o fanatismo, ha spiegato così bene l’uso della lingua dei angeli, che anche senza saperla, il credente come io, possa sentirsi coinvolto, perche fa parte di un processo non di ricerca ma di crescita,di sviluppo dell’unione con Cristo e della fratellanza con i nostri prossimi.
Pensavo di trovare istruzioni, vocabulari, fonemi, parole chiavi che sentiamo in chiesa. Ma ho trovato la cosa piu naturale e non meno impegnativa, che è il rapporto con Cristo e la disponibilita di relazonarsi con Cristo, senza sminuire nessuno in relazioni a quelli che patlano in chiesa, perche ci sono altri modi per percepire lo spirito di Dio. La lingua degli angeli è dentro di noi ogni giorno, ogni momento, possiamo dare il meglio di noi, basta insistere.