Correre dei rischiHo un mentore per il mio lavoro da tanto tempo. L’ho incontrata per la prima volta quando era il mio capo ed avevo finalmente ottenuto un ruolo di dirigenza nell’organizzazione.

In quegli anni sembrava che stessimo facendo molto per la formazione al lavoro ed avevamo uno svariato gruppo di persone.

Cercavamo di arricchire il nostro contratto elaborando continuamente progetti per aggiudicarci lavori, ora più, ora meno, importanti.

Le cose si muovevano velocemente e ci si aspettava che conoscessimo bene il nostro lavoro e prendessimo decisioni velocemente. 

In quei giorni ero davvero contraria ad assumere dei rischi. Volevo tutte le informazioni, anche la più piccola, prima di prendere una decisione.

Sentivo un gran senso di responsabilità nel garantire che ci fosse sempre lavoro per il mio staff ed allo stesso tempo un aumento di stipendio per la mia famiglia.

Il mio capo/mentore di solito diceva: “C’è davvero poco che puoi fare oggi e che non potrai risolvere domani.”

Aveva ragione e più lo ripeteva e più mi sosteneva, più diventavo brava nel prendere decisioni veloci sulla base di poche informazioni.

Quando faccio una riunione tecnica, cerco di insegnare a chi mi ascolta tutto quello che so, perché è davvero importante e io mi sforzo di essere un po’ personale così che tutti rimangano svegli.

Un giorno ho tenuto una riunione informativa alle Forze aeree ed al nostro contraente principale, e ho pensato che tutto fosse andato bene. C’erano molte cose in ballo e non c’erano molti capi nella stanza quel giorno.

Rischi

Il giorno seguente ricevetti una telefonata da uno dei capi: “puoi spedire il foglio delle firme della riunione? Ieri hai detto qualcosa ai clienti che li ha turbati.

Ho cercato di tranquillizzarli tutta la mattina e voglio vedere il foglio delle presenze per sapere chi era il tuo supervisore capo”.

Guardai il foglio e ovviamente mi sono sentita malissimo. Non ero io ad essere nei guai, ma lo era il mio “supervisore capo.” Tuttavia, ho imparato che qualche volta è meglio che siano i capi a rispondere e lasciare a loro l’ultima parola.

Un giorno fui chiamata in un ufficio di un altro capo. Lei mi aveva dato la mia prima vera opportunità di dirigenza nel lavoro, per cui le sono ancora grata.

Sembrava che uno dei nostri migliori clienti l’avesse chiamata e le avesse riferito che avevo fatto un commento negativo fuori luogo sul nostro staff. La mia mentore mi fece entrare, chiuse la porta e spiegò quello che avevo fatto.

Poiché sono una donna, scoppiai a piangere. Sì. Odio quella parte del mio sesso – così tante emozioni, inclusa la bassa autostima, tutte insieme.

Mi scusai e riconobbi che avevo avuto troppa confidenza con questa persona e non avrei dovuto dire quello che avevo detto. Lei non l’ha più fatto notare  e ora io sono molto più attenta.

Essere più attenti

chiesa dei sogniMi sforzo duramente, ma nonostante il mio impegno, qualche volta commetto degli errori. Tuttavia, attraverso dei mentori straordinari ed i miei errori ho imparato quali sono le mie debolezze e cosa mi rende vulnerabile e mi porta a sbagliare.

E sono grata per coloro che il giorno dopo hanno sistemato i miei pasticci.

Se i mentori possono sistemare i pasticci ed indirizzarci sulla strada giusta, perché pensiamo che Dio sia diverso? Mentre ci pentiamo e impariamo dagli errori che facciamo lungo il nostro percorso, ci saranno delle conseguenze.

Alcune saranno più facili da aggiustare rispetto ad altre. Alcune potranno essere sistemate il giorno successivo e per altre ci vorrà una vita intera sulla terra. Ma Dio non ci lascia soli in questo processo di miglioramento.

Altre volte enfatizziamo troppo l’impatto delle nostre decisioni come se tutte le strade portassero alla bancarotta o all’apocalisse degli zombie.

Forse pensate che io stia scherzando, ma queste erano le visioni che avevo quando ero alle prese sia con le piccole che con le grandi decisioni a lavoro.

Facciamo del nostro meglio con le informazioni che abbiamo ricevuto. Poi, esercitiamo la fede che saremo in grado di trovare la strada qualsiasi pasticcio futuro ci potremmo trovare.

Questo è uno dei motivi per cui paghiamo la decima – una riassicurazione che ci sarà una protezione dal dissesto economico, dall’apocalisse degli zombie, e i soldi che serviranno per eliminare i pannelli solari quando scoprirete che il tetto non aveva 20 anni di vita (ma questo è un altro articolo di cui parleremo un altro giorno.)

Poi, ci sono alcune idee che non vengono dal nostro Padre Celeste e servono solo per distruggerci. “Se avessi sposato il mio ex-ragazzo 20 anni fa, non avrei litigato con mio marito stasera.

Quello è stato il giorno che ha rovinato la mia eternità.” Come sapete che sareste ancora sposati con l’altro ragazzo?

Come sapete che le cose non sarebbero state peggiori? Dobbiamo riconoscere questi pensieri per quello che sono – non sono costruttivi. Pertanto, prendete la strada più produttiva, cercate di capire cosa avete sbagliato oggi e cercate di rimediare.

Dio è dalla nostra parte

Il signore Gesù CristoDio ci conosce bene e Lui conosce la fine dall’inizio. Abbiamo il libero arbitrio? Sì, certo! Subiamo il risultato delle nostre scelte?

Sì! ma se oggi do 10 € a mio figlio, posso immaginare due modi su come li spenderà (cibo o le carte dei Pokemon). E sono abbastanza sicura che c’è una calcolatrice di probabilità statistica migliore e più veloce in Cielo.

E quando mio figlio realizza che ha sprecato i suoi soldi, mamma e papà sono sempre lì per spiegare e dare lezioni di vita o per aiutarlo a risolvere, oppure entrambe.

La mia vita benedetta, matta e bellissima non è frutto del caso o di una scelta casuale. È il risultato di molte decisioni e sfide fatte lungo la strada da molte generazioni di persone.

E non c’è dubbio nella mia mente che io sia la madre dei miei figli, in particolare anche se queste decisioni fossero andate diversamente.

Penso che dobbiamo dare a noi stessi una pausa. Penso che c’è più di una via per tagliare questo prato che chiamiamo vita, mentre ci teniamo stretti alla verga di ferro che ci riporta a Gesù Cristo.

E solo perché molliamo per un breve periodo (rispetto all’eternità) o ci imbattiamo nelle erbacce nocive senza guardare – non significa che il resto del nostro cammino sulla strada stretta e angusta non sarà bellissimo.

Per piacere, abbiate fede e non disperate. C’è davvero una piccola probabilità che le vostre decisioni di oggi porteranno all’apocalisse degli zombie domani.

Questo articolo è stato scritto da Molly A. Kerr e pubblicato su ldsblogs.com Questo articolo è stato tradotto da Nadia Manzaro.

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Nadia Manzaro

Nadia è laureata in Scienze e Tecnologie Agrarie; dopo la laurea ha conseguito due master e ha insegnato per un certo periodo alla scuola superiore. Il suo desiderio è di poter tornare a insegnare.  E’ stata anche un’insegnante nella Società di Soccorso, all’Istituto e in Primaria. Ama i bambini e soprattutto le sue due principesse. Nel tempo libero le piace frequentare corsi di pasticceria, prendersi cura delle sue gattine e stare in campagna. Ama il Vangelo e ha una testimonianza di Gesù Cristo, di cui continua a portare testimonianza, sin dai tempi della missione in Inghilterra.

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