io sono ateoTutti noi sappiamo che l’osservanza di principi come la Parola di Saggezza, la castità e non guardare i film vietati ai minori, possono rendere le persone migliori anche se sono atei e non credono in  Gesù Cristo.

Ma che dire di alcuni principi meno conosciuti che sono vitali per la nostra fede, ma possono dare benedizioni universali?

Ecco quattro credenze principali dei membri della Chiesa di Gesù Cristo, che possono contribuire a rendere migliore la vita di tutti, anche degli atei.

1) La chiamata a servire

mani che aiutano

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I membri della Chiesa di Gesù Cristo sono conosciuti per la dedizione alla loro religione.

Oltre ad andare in chiesa per tre ore ogni domenica, hanno ulteriori responsabilità, o “incarichi”, a cui dedicano del tempo ogni settimana.

Questi incarichi includono, ma non sono limitati, all’insegnamento del vangelo, alla visita di famiglie nel bisogno, alla creazione di programmi per rafforzare la gioventù della Chiesa e a soddisfare le esigenze di alcune famiglie in difficoltà.

Anche se nella Chiesa siamo chiamati da Dio a servire gli altri della nostra comunità, il principio di essere coinvolti nella propria comunità ad un livello molto intimo potrebbe essere di beneficio a tutti anche agli atei.

Se siamo egoisti, ecco qui tre motivi per cui il volontariato nella propria comunità può essere di beneficio:

  1. Da uno scopo alla vostra vita
  2. Gli studi dimostrano che il volontariato può avere un effetto incredibilmente positivo sulla salute mentale e fisica.
  3. Consente di risparmiare risorse che possono quindi andare a beneficiare miglioramenti nel vostro interesse.

Questo non include decine di benefici altruisti che arrivano quando le persone parlano, escono e fanno volontariato.

Cercate qualcosa che vi appassioni, cercate opportunità per servire e scoprirete il vostro scopo.

2) Responsabilità

ResponsabilitàI membri della Chiesa in questi incarichi non sono abbandonati a se stessi. Partecipano a centinaia di riunioni dove dimostrano ciò che hanno fatto e come lo hanno fatto.

Questo sistema di responsabilità permette che il lavoro del Signore venga fatto.

So che potrei utilizzare questo tipo di sistema di responsabilità quando si avvicina gennaio. I miei obiettivi di solito durano poco.

Posso testimoniare che il motivo per cui falliscono è che sono io l’unico e il solo responsabile, e mi lascio andare quando voglio assaggiare un cannolo gigante, invece di sollevare pesi.

Stabilire un sistema di responsabilità con una persona cara o un allenatore aumenta il successo del 65%. Se si ha un programma specifico per raggiungere questo obiettivo con questo individuo, si sale fino al 95%.

Prendete un po’ di tempo per pensare a degli obiettivi personali che avete sempre voluto raggiungere. Scriveteli e chiamate una persona a voi cara e chiedetele se può sostenervi nel mantenere quell’obiettivo.

Vi prometto che sarete soddisfatti dei risultati.

3) il perdono e il pentimento

perdono e pentimentoChe lo crediate o no, i membri della Chiesa non sono perfetti.

Noi facciamo errori. A volte sono enormi. Giganteschi, terribili e sconvolgenti errori di vita che possono colpire gravemente i nostri cari.

La bellezza di ciò che crediamo è che sappiamo che possiamo sempre risollevarci da questi errori.

All’interno della Chiesa, crediamo fermamente nel principio di confessare i nostri errori e avere in seguito il perdono incondizionato. Questo sistema è stato dato a noi dal Padre celeste per portare pace nella nostra vita.

Se crediate o meno in un Essere Onnipotente, il perdono e il pentimento possono guarire le ferite causate dagli errori.

Potrei usare statistiche e fatti concreti per illustrare questo punto, ma ho pensato che condividere l’esperienza di una donna coraggiosa di nome Eva Kor potesse esprimerlo meglio.

Eva Kor lo ammette: non è religiosa. Il principio del perdono, tuttavia, le ha insegnato come riconciliarsi con il terribile passato che doveva sopportare.

Secondo le sue parole, se questo principio diventasse universale, guarirebbe molti cuori spezzati.

4) Donare anche quando è un sacrificio

donazione_bisognosiQuando ero un povero studente universitario, qualsiasi tipo di donazione era dolorosa.

Eppure la nostra dottrina della decima nella Chiesa mi dà l’opportunità di dare, anche quando è un sacrificio. Uno dei principi della nostra Chiesa è che per ogni stipendio ci viene chiesto di dare il 10% alla Chiesa.

Se facciamo questo, saremo benedetti.

Ci sono altri che hanno scoperto questo principio. Uno di loro è Tony Robbins, un imprenditore americano, filantropo, autore e allenatore.

La sua storia qui sotto è un esempio ispiratore di dare quando non si può più dare e dei benefici che ne derivano:

Siete Atei o Credenti?

Questo articolo non suggerisce che altri al di fuori della nostra fede o gli atei non condividano questi principi.

Piuttosto, questi principi, sono stati insegnati ai membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni fin dalla giovinezza e fanno parte della nostra dottrina.

Sono grato per l’immensa conoscenza che ho imparato da un bambino che mi ha aiutato ad avere più successo nella vita.

Vi prometto, anche se siete atei, che se farete vostri questi principi che i membri della Chiesa condividono con persone di successo, troverete fiducia e felicità nella vostra vita.

Questo articolo è stato scritto da Logan Groll e pubblicato sul sito mormonhub. Questo articolo è stato tradotto da Nadia Manzaro.

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Nadia Manzaro

Nadia è laureata in Scienze e Tecnologie Agrarie; dopo la laurea ha conseguito due master e ha insegnato per un certo periodo alla scuola superiore. Il suo desiderio è di poter tornare a insegnare.  E’ stata anche un’insegnante nella Società di Soccorso, all’Istituto e in Primaria. Ama i bambini e soprattutto le sue due principesse. Nel tempo libero le piace frequentare corsi di pasticceria, prendersi cura delle sue gattine e stare in campagna. Ama il Vangelo e ha una testimonianza di Gesù Cristo, di cui continua a portare testimonianza, sin dai tempi della missione in Inghilterra.

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