guardarsi indietro“Non guardare indietro ma tieni d’occhio la palla”, sussurra l’allenatore di golf, incoraggiando il giocatore a mantenere la sua concentrazione unicamente sulla meta, ovvero colpire la palla esattamente nel modo giusto per fare buca in un colpo solo. Bene, forse un giorno.

Nel libro della Genesi, l’obiettivo di Lot era di fuggire dalla sordidezza di Sodoma e dalla distruzione imminente di quella città per andare avanti con la sua vita. L’ingiunzione del Signore di assicurare il successo di Lot era “non guardare dietro di te” (Genesi 19:17).

Se il nostro obiettivo è quello di andare avanti nelle nostre relazioni, dobbiamo seguire la saggezza delle parole del Signore e “non guardare indietro”. Perché la verità è che la direzione verso cui stiamo guardando determina dove stiamo andando.

Dobbiamo guardare avanti, se vogliamo andare avanti

Come nell’esempio di Lot e della sua famiglia, tuttavia, c’è la tentazione di guardare indietro alle seduzioni del passato. A volte sembra che ci sia un’attrazione più forte e gravitazionale in quella direzione.

Queste seduzioni possono essere quelle che abbiamo affrontato personalmente, o possono essere quelle contro le quali hanno lottato amici e familiari.

Tuttavia, quando vogliamo seriamente andare avanti nella nostra vita e creare relazioni più sane e felici, dobbiamo essere saggi a “non guardare indietro”.

È ora di smettere di allungare il collo per guardare indietro al sordido passato, e potrebbe anche essere il momento di gettare via lo specchietto retrovisore.

“Ma solo un attimo”, si potrebbe dire. “Non è mai utile guardare indietro?” Naturalmente. Onoriamo il nostro retaggio pionieristico ogni 24 luglio e facciamo mentalmente il viaggio ad ovest con loro, magari rivisitando con riverenza i solchi creati dalle ruote dei loro carri e carretti.

Quando parliamo di rimanere bloccati nei solchi del passato, i solchi su Rocky Ridge non sono certamente i solchi di cui parliamo! Alcuni solchi del passato possono darci coraggio e forza per andare avanti, spingersi avanti.

Guardare indietro può essere utile, se ci offre una nuova prospettiva. L’angelo che avvertì Alma il Giovane, lo esortò a guardare indietro, “ricorda la schiavitù dei tuoi padri”. . . ; e ricorda quali grandi cose [il Signore] ha fatto per loro; poiché essi erano in schiavitù ed egli li ha liberati “(Mosia 27:16).

In questo caso, guardare indietro diede ad Alma uno sguardo sul potere di Dio, essendo del tutto ignaro, in quel momento, della vista abbagliante che presto gli si sarebbe stata mostrata.

Quando guardare indietro a un passato difficile può dare una nuova prospettiva, la nostra risposta, può essere “Non ci avevo mai pensato prima”.

A volte c’è un tesoro nascosto nel passato, anche in un passato “sordido”.

Mentre il Signore disse a Lot di non guardare indietro a Sodoma, il Signore disse ai figli di Lehi di tornare indietro a Gerusalemme, un’altra città che aspettava la distruzione a causa della malvagità e dell’incredulità del popolo.

Sembra uno scenario simile alla città di Lot, vero? Allora perché il Signore dette ordini così diversi, da : “Non guardare dietro di te”, a Lot, contro “tornate a Gerusalemme”, ai figli di Lehi?

Una differenza può essere spiegata confrontando ciò che esisteva nelle due città. A Sodoma c’era solo più corruzione. A Gerusalemme, insieme alla corruzione, c’erano le tavole di bronzo, che contenevano la storia della famiglia di Lehi e le rivelazioni del Signore.

Allo stesso modo nelle nostre vite e relazioni personali, ci possono essere momenti in cui guardare indietro a un passato sordido ci permette di recuperare qualità e capacità preziose precedentemente sconosciute su noi stessi o sui nostri cari.

Ad esempio, una donna con un passato tormentato da abusi sessuali, ha capito, guardando indietro, quanto fosse stata dura e sintomo di resilienza, sopravvivere a tali orrori (vedi Feinauer, Callahan e Hilton, “Hardiness as a Moderator”, 65- 78).

Recuperando le buone qualità dal suo difficile passato, si rese conto che non era una “vittima”, un’etichetta che l’aveva tenuta prigioniera per la maggior parte della sua vita. Invece, si rese conto di quanto fosse stata coraggiosa e forte.

La parola eroe sembrava catturare chi era veramente: una donna sopravvissuta a una parodia e che ora era in grado di aiutare gli altri.

Per la prima volta nella sua vita, si sentiva pronta a costruire rapporti di amore e fiducia con gli altri, e tutto iniziò tornando al suo tragico passato e trovando una storia preziosa di se stessa che non aveva mai saputo che esistesse.

Quindi, quando il Signore ci dice che non ricorderà più il nostro passato sordido – infatti, sta per cancellarlo in modo che non ci sia un passato tragico da ricordare – abbiamo bisogno di “non guardare dietro di noi”.

Proprio come il Signore distrusse tutta la corruzione che c’era a Sodoma, con il Suo potere espiatorio Egli può annientare tutti i peccati e il degrado dalle nostre vite e dalle vite dei nostri cari.

La città di Sodoma è sparita. I nostri peccati, passi falsi, errori, misfatti e inadeguatezze possono essere eliminati. Per molti di noi, l’eliminazione di un passato sordido può sembrare troppo bello per essere vero.

Che sia influenzato dall’incredulità o dallo stupore totale, possiamo comportarci come se stessimo guardando dritto, ma continuiamo a sbirciare nei nostri specchietti retrovisori di volta in volta, solo per controllare.

“È realmente vero che tutte le mie scelte sbagliate e il comportamento vergognoso sono davvero spariti?” Ci potremmo chiedere.

Come lo sbirciare dei bambini nel forno per vedere se i biscotti sono cotti, limita la cottura, così il nostro sbirciare nel passato dopo esserci completamente pentiti di solito inibisce proprio il processo che stiamo cercando di controllare.

Proprio come ogni sbirciatina nel forno dissipa un po’ di calore e rallenta la cottura dell’impasto, ogni sbirciatina nel passato, dopo che abbiamo confessato a coloro che hanno autorità, abbiamo cercato di rimediare, abbiamo iniziato sinceramente un percorso nuovo e migliore – rallenta i nostri progressi perché sposta la nostra concentrazione, dissipa la nostra energia, i pensieri e i desideri, anche se solo momentaneamente.

L’ironia è che non possiamo mai scoprire se il nostro passato è passato guardando indietro nel passato. Possiamo solo determinare la sua assenza guardando in avanti, andando avanti e scoprendo come siamo diversi nei nostri pensieri, sentimenti ed azioni.

Guardare indietro è come tornare indietro

Le Scritture ci dicono che la moglie di Lot disobbedì al comandamento di Dio e guardò indietro. Questo atto di disobbedienza, di guardare indietro, era in realtà un tornare indietro, un ritorno alla sua vecchia vita. La stessa cosa vale per noi.

La frase “E quando tu sei convertito” (Luca 22:32) viene in mente. Se guardiamo indietro troppo presto, dopo esserci allontanati dal passato, il nostro guardare indietro può davvero riportarci ai nostri vecchi peccati.

Allo stesso modo, il guardare indietro ai sordidi passati dei nostri cari può spesso riportarli ai loro vecchi peccati. Guardando indietro, rischiamo di tornare alle stesse cose di cui ci siamo pentiti e da cui il Salvatore ci ha purificato col Suo sangue espiatorio.

Non c’è da meravigliarsi se coloro che si sono pentiti sono incoraggiati a “non guardarsi indietro”, fino al punto di eliminare vecchie amicizie dalle loro vite (vedi Kimball, Il miracolo del Perdono, 159) ed a eliminare qualsiasi cosa che sia legata ad esse.

Questo articolo è stato originariamente scritto da Wendy Watson Nelson ed è stato pubblicato su ldsliving.com, intitolato Sister Nelson: When It’s (and When It’s Not) Okay to “Look Back” in Our Lives. Italiano ©2018 LDS Living, A Division of Deseret Book Company | English ©2018 LDS Living, A Division of Deseret Book Company

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Nadia Manzaro

Nadia è laureata in Scienze e Tecnologie Agrarie; dopo la laurea ha conseguito due master e ha insegnato per un certo periodo alla scuola superiore. Il suo desiderio è di poter tornare a insegnare.  E’ stata anche un’insegnante nella Società di Soccorso, all’Istituto e in Primaria. Ama i bambini e soprattutto le sue due principesse. Nel tempo libero le piace frequentare corsi di pasticceria, prendersi cura delle sue gattine e stare in campagna. Ama il Vangelo e ha una testimonianza di Gesù Cristo, di cui continua a portare testimonianza, sin dai tempi della missione in Inghilterra.

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