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Fonte: mormon.org

Mentre insegnava nel tempio, il Salvatore colse l’occasione per insegnare ai suoi Apostoli una lezione spirituale sulla fede, sul sacrificio e sull’amore, quando Egli richiamò la loro attenzione su una vedova che stava contribuendo con due soldi, tutto quello che aveva, alle offerte monetarie (vedi Luca 21:4).

Il Salvatore fece menzione di altri che contribuivano con somme molto più grandi, ma insegnò che la vedova aveva donato molto di più, rispetto alle persone più ricche, perché aveva dato tutto quello che aveva.

Storia della vedova: un sacrificio alimentato dall’amore

Il sacrificio della vedova è stata alimentato dal suo amore per Dio e dalla sua fiducia che Egli si sarebbe preso cura di lei. Quando meditiamo sul suo sacrificio, è importante capire che il nostro Padre celeste non ha bisogno dei nostri sacrifici; Egli è Dio.

Non c’è niente di cui ha bisogno, da parte nostra, che Egli non può fare o a cui può provvedere da se stesso. In questa vita, quando si sacrifica qualcosa per Dio, il vero beneficiario siamo noi stessi.

L’offerta dei due soldi è servita ad uno scopo spirituale, più che ad uno temporale. Per il nostro Padre celeste e Gesù Cristo, tutto è spirituale. Il loro interesse primario è nei nostri cuori (1 Samuele 16:7).

La vedova fu santificata e benedetta per la sua fede, per l’amore e il sacrificio. Gli Apostoli di Cristo impararono dal suo esempio e, oggi, siamo benedetti perché hanno scelto di registrare tale evento.

Se siamo in grado di immaginare, per un attimo, la reazione di Dio, alla sua offerta, mentre la guarda come un Padre amorevole guarda il suo bambino, possiamo immaginare che la osserva con tenerezza, mentre ella offre tutto quello che ha; e sicuramente, il suo desiderio di benedirla, aumenta, in quel momento.

La vedova esemplificò la fede infantile che Cristo ha elogiato, quando Egli indicò un bambino ai suoi discepoli e insegnò loro: “Chi pertanto si abbasserà, fino ad essere come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli” (Mattel 18:2-4) .

Per diventare come un bambino, dobbiamo imparare a fidarci completamente nel Padre celeste e di Suo Figlio, Gesù Cristo. Dobbiamo sacrificare, avendo fede che essi sanno cosa è meglio per noi e che si prenderanno cura di noi, come hanno fatto con la vedova fedele.

C’è una moderna applicazione di questa storia?

E’ il Signore che ci chiede di dare tutto ciò che abbiamo? Quando arriviamo a farci questa domanda, dovremmo sapere che quello che il Signore vuole davvero da noi è il nostro cuore, e per alcuni può essere la cosa più difficile da dare.

Nella vita, i nostri cuori vengono maltrattati, rotti e feriti dalle cose che ci accadono e dalle scelte che facciamo. Lottiamo con fiducia e impariamo a costruire fortezze attorno ai nostri cuori e, quando lo facciamo, spesso incapsuliamo i nostri errori, i problemi e i peccati.

La famiglia umana ha la tendenza ad aggrapparsi al dolore e alle sofferenze personali. Ci convinciamo che queste cose ci appartengono e che dobbiamo portarle con noi.

Ma il nostro dolore, il peccato, la sofferenza e gli errori appartengono al Salvatore. Ha sofferto per loro e se li offriamo a Lui, Egli può guarirci. Egli ci ha invitato: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo… Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico è leggero” (Matteo 11:28,30).

Quali sono i vostri due soldi?

Che cosa, nella vostra vita, può rappresentare i due soldi? Forse non riuscite a perdonare qualcuno, forse state combattendo una battaglia contro la dipendenza, forse lottate per controllare il vostro temperamento: questi e innumerevoli altri disturbi spirituali possono essere offerti, per la guarigione. E’ vero che nel dare, riceviamo, soprattutto quando diamo tutto il possibile per Dio e Gesù Cristo.

Questo articolo è stato pubblicato sul sito mormon.org ed è stato tradotto da Cinzia Galasso.

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Anderson

Anderson lavora come senior manager a Milano. Si è laureato in Scienze Sociali e ha un master in International Business. Gli piacciono le relazioni internazionali, la tecnologia, leggere, viaggiare ed essere impegnato in progetti socialmente utili. Parla fluentemente il portoghese, italiano e inglese e vuole imparare il tedesco. Ha servito come missionario volontario ed è un membro attivo della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.

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