Alla penultima conferenza della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni uno dei discorsi che mi ha colpito di più è stato quello del Presidente Eyring, intitolato, “Oh, ricordate, ricordate”.
Ne discorso il Presidente Eyring racconta,
Quando i nostri figli erano molto piccoli, iniziai a scrivere alcune cose su ciò che accadeva ogni giorno. Permettete che vi spieghi perché iniziai. Stavo rincasando tardi dal mio incarico di Chiesa. Era già buio. Mio suocero, che viveva vicino a noi, mi colse di sorpresa mentre mi avvicinavo alla porta di casa. Indossava abiti da lavoro e camminava velocemente, portando sulle spalle un fascio di tubi. Sapevo che stava assemblando un sistema per pompare l’acqua da un ruscello più in basso sino alla nostra proprietà.
Mi sorrise, mi parlò a bassa voce, poi mi sorpassò e si affrettò nell’oscurità per proseguire il lavoro. Feci qualche passo verso casa, pensando a ciò che egli stava facendo per noi e, quando giunsi alla porta, udii nella mente—e non con la mia voce—queste parole: «Non ti sto fornendo queste esperienze per te stesso. Scrivile!»
Entrai. Non andai a dormire. Sebbene fossi stanco tirai fuori un po’ di carta e iniziai a scrivere. Nel farlo, compresi il messaggio che avevo udito nella mente. Dovevo tenere un diario affinché in futuro i figli leggessero in che cosa avevo visto la mano di Dio assistere la nostra famiglia…
Molte volte ci chiediamo perchè o che cosa dovremmo scirvere in un diario. Questo discorso da un suggerimento molto valido, scrivere come vediamo la mano di Dio assistere la nostra famiglia. Presidente Eyring continua,
Per anni ogni giorno ho scritto qualche riga. Non ho mai saltato un giorno, a prescindere da quanto fossi stanco o dall’ora in cui dovessi alzarmi. Prima di scrivere, mi ponevo la domanda: «Oggi ho visto la mano di Dio tesa verso i nostri figli o verso la nostra famiglia?» Scrivendo queste cose, iniziò ad accadere qualcosa: mi fermavo a pensare, così scorgevo l’evidenza di ciò che Iddio aveva fatto per noi, ma che non avevo riconosciuto nei momenti frenetici della giornata. Visto che questo accadeva, e accadeva spesso, mi resi conto che cercare di ricordare aveva permesso a Dio di mostrarmi quello che Egli aveva fatto.
Nel cuore iniziò a svilupparsi più di una semplice gratitudine: crebbe la testimonianza; divenni sempre più certo che il nostro Padre celeste ascolta e risponde alle preghiere; provai maggiore gratitudine per l’intenerimento e la purificazione portati dall’espiazione del Salvatore Gesù Cristo; aumentò la mia fiducia che lo Spirito Santo può rammentarci tutte le cose, persino quelle che non notiamo o a cui non prestiamo attenzione quando avvengono.
Io scrivo un diario, ma non è molto regolare. Mi rendo conto però che scrivere ci aiuta a vedere la mano di Dio in tutte le cose. Inoltre, nel futuro i nostri figli potranno scoprire molte benedizioni ricevute da Dio grazie alle informazioni e pensieri contenuti nei nostri diari.
Link al discorso completo: Oh, ricordate, ricordate
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