Ho letto un articolo scritto da Pier Francesco Borgia su ilgiornale.it.
Apprezzo l’ articolo perchè l’autore non scrive niente di negativo sulla chiesa o i mormoni, anche se avrei preferito che avesse spiegato meglio che i mormoni sono seguaci di Gesù Cristo e non di Joseph Smith, il profeta restauratore della Chiesa di Gesù Cristo.
Inoltre per quello che ne so l’affermazione che
Per adesso i seguaci di Joseph Smith si ritrovano negli angusti spazi di via Cimone nel cuore di Montesacro, dove è già un problema parcheggiare un motorino…
confonde la sede della Missione di Roma con una chiesa o casa di riunione.
Ma quello che più mi ha colpito però è stata la confusione in quello che dice riguardo templi e chiese, che per i membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni sono case di riunione domenicale.
La colpa non è sua, ma forse nostra, che non abbiamo ancora spiegato bene, almeno in Italia, quali sono le funzioni di un tempio e quelle di una casa di riunione. Con un tempio in arrivo è tempo di spiegarci meglio.
Cito dall’articolo:
Sì, perché l’obiettivo dei responsabili italiani della prima Chiesa mormone è proprio di far erigere un centro religioso capace di attirare «pellegrini» da tutto il Paese. E per l’occasione è stata scelta una zona, Settebagni, vicina all’autostrada e alla Salaria, quindi comoda. E dove poter disporre di una grande area di quasi 4mila mq.
La chiesa sorgerà a poca distanza da altri templi della modernità consumista (Ikea e Decathlon) e si aggiungerà così alle 135 chiese mormone sparse prevalentemente negli Stati Uniti (in Europa sono appena 11).
Il termine “pellegrini”, per riferirsi ai membri della chiesa di Gesù Cristo che si recheranno al tempio suona un pò strano ma rende l’idea. Ma il resto del paragrafo crea una certa confusione.
Infatti definisce il tempio come “la prima Chiesa mormone” (in Italia), poi dice che si aggiungerà alle 135 chiese mormone sparse per il mondo di cui solo 11 in Europa.
Leggendo questo paragrafo, se io non sapessi niente della chiesa, penserei che i mormoni sono proprio pochini, e che la costruzione di questa grande “chiesa” (il tempio) sembra una cosa un pò esagerata. Inoltre se ci fossero solo 11 chiese in tutta Europa sarebbe realmente tragico!
Sicuramente 14 milioni di membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni sparsi per il mondo, quando paragonati ai membri di altri gruppi religiosi, sembrano pochi, ma anche a Roma
sono circa 2.200 i fedeli della Chiesa di Gesù Cristo, oltre 24 mila in tutto lo stivale. «In Italia – ricorda De Feo – ci sono un centinaio di congregazioni, cinque solo a Roma.
Quindi evidentemente il Tempio di Roma non è la prima chiesa, ma appunto il primo Tempio dei Mormoni in Italia.
Ma come ho detto all’inizio, queste sono “sottigliezze” per chi non conosce la chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, e noi dovremmo aiutare il pubblico italiano a capire meglio la differenza tra una casa di riunione domenicale, una chiesa, e un tempio, che è l’unico posto sulla terra dove possono essere svolte le ordinanze necessarie a unire le famiglie non solo fino a che la morte le separi, ma per tutta l’eternità.
Per capire meglio la differenza, questi siti possono aiutare:
http://tempiodiroma.chiesadigesucristo.it/about-temples.htm
http://it.mormonwiki.com/Tempio
Mah, io sono qua ad Asti… mi sono letto il tuo sito, il libro Mormon, sono un antimodernista, non bevo, non uso droghe, sono un fumatore moderato però non riesco a capire perché i vostri missionari abbiano questo look stereotipato quando nostro signore Gesù Cristo( se vogliamo accettare l’iconografia che lo rappresenta) andava in giro in modo ben diverso. Cordialmente.
Un po’in ritardo ma questa e’la risposta molto semplice: Gesu’si vestiva come si vestivano all’epoca, e i missionari si vestono come si usa adesso quando vuoi fare una buona impressione. Se si vestissero con una tunica lunga e i sandali sarebbero fuori posto e varie persone si metterebbero a rdere e altre si spaventerebbero. Essere cristiani e’qualche cosa che ha a che fare con quello che facciamo e siamo, i vestiti sono meno importanti.