Stavo leggendo un libro scritto da Andrew C. Skinner, Golgota, e ho ritrovato una storia-parabola citata dal Presidente Faust, ma che era stata inizialmente raccontata dal Presidente Hinckley vari anni fa. Questa storia illustra molto bene il sacrificio che il Salvatore fece per noi. La storia è narrata dopo il video. Sono grato per la conoscenza riguardo l’ espiazione infinita di Gesù Cristo che ho trovato grazie agli insegnamenti chiari della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.
Qualche anno fa, presidente Gordon B. Hinckley raccontò «una specie di parabola» riguardo «una piccola scuola formata da un’unica aula» tra le montagne della Virginia, i cui studenti erano così difficili che nessun insegnante era in grado di controllarli.
Poi un giorno un giovane insegnante senza esperienza fece domanda per andarvi. Gli fu detto che tutti i precedenti insegnanti erano stati picchiati, ma il giovane maestro accettò di correre il rischio. Il primo giorno di scuola l’insegnante chiese alla classe di stabilire delle regole e la punizione per chi le avesse infrante. La classe stessa decise dieci regole che furono scritte alla lavagna. Poi l’insegnante chiese: «Che cosa faremo a chi infrange le regole?»
«Lo batteremo dieci volte sulla schiena senza la giacca», fu la risposta.
Qualche giorno dopo, venne rubato il pranzo di uno degli alunni più grandi, di nome Tom. Fu trovato il colpevole: un ragazzino affamato di dieci anni.
Mentre il piccolo Jim si faceva avanti per ricevere la punizione, continuava a implorare di poter tenere la giacca. «Togliti la giacca», disse l’insegnante. «Anche tu hai contribuito a fissare le regole!»
Il ragazzo si tolse la giacca. Non indossava la camicia e aveva un corpicino esile e gracile. Mentre l’insegnante esitava a colpirlo, il grande Tom saltò in piedi e si offrì volontario per ricevere i colpi che spettavano al piccolo Jim.
«Molto bene, c’è una certa legge per cui una persona può sostituirne un’altra. Siete tutti d’accordo?» chiese l’insegnante.
Dopo cinque colpi il bastone si spezzò. La classe singhiozzava. «Il piccolo Jim aveva buttato le braccia al collo di Tom. Tom, mi dispiace di aver rubato il tuo pranzo, ma avevo una fame terribile. Tom, ti vorrò bene finché muoio per aver preso le bastonate al posto mio! Sì, ti vorrò bene per sempre!»
Presidente Hinckley poi citò Isaia: «E nondimeno, eran le nostre malattie ch’egli portava, erano i nostri dolori quelli di cui s’era caricato . . . Ma egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiam pace, è stato su lui, e per le sue lividure noi abbiamo avuto guarigione».
Nessun uomo conosce tutto il carico che il nostro Salvatore portò, ma grazie al potere dello Spirito Santo possiamo conoscere qualcosa riguardo al supremo dono che ci offrì.
Sono grato per il vangelo restaurato e altrettanto grato per aver avuto la possibilità di averlo conosciuto già in questa vita.
Sono appena trascorse le festività natalizie ma in me rimare sempre la gioia di questi momenti ogni giorno della mia vita perché solo così è possibile vivere questa prova terrena.
Ti ringrazio per il bel sito che hai costruito è molto interessante e utile e spero che tu non desista da tenerlo aggiornato. Mi sono persmesso di inserire il tuo indirizzo sul piccolo sito del ramo di Pisa al fine di dare la possibilità anche ad altri membri della chiesa di poter gioire di questa opportunità.
Non ti conosco pesonalmente ma sento di volerti bene come se ti conoscessi.
Un’abbraccio virtuale.
Giorgio Marino Ramo di Pisa, Distretto di Firenze, Tiscana, Italia
grazie veramente di cuore x questa bellissima testimonianza ..molto edificante