Gli aiuti umanitari della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni sono arrivati ad Haiti lo scorso fine settimana insieme ad un carico di 36 tonnellate di aiuti da Miami.

Quest’ultimo includeva prodotti alimentari ed attrezzature di prima necessità come coperte, tende e teloni impermeabili. Missionari della Chiesa di Gesù Cristo hanno assistito nelle operazioni di scarico. Due ulteriori convogli di cibo, prodotti medici ed altri prodotti di prima necessità sono stati invitati ad Haiti dalla Repubblica Dominicana.

L’ultimo di questi convogli è arrivato a destinazione sabato scorso. Altre spedizioni della Chiesa dagli Stati Uniti e dalla Repubblica Dominicana sono pianificati per questa settimana ed includeranno prodotti richiesti specificatamente dai dirigenti locali della Chiesa sul campo.

Un team di medici inviati dalla Chiesa ad Haiti per assistere i feriti ha lasciato l’aeroporto di Salt Lake domenica sera ed è arrivato a destinazione. Del team fanno parte 14 dottori, infermieri e due assistenti sociali. Il gruppo è autosufficiente e trasporta le proprie attrezzature mediche, le quali saranno rifornite ed accresciute ulteriormente. Un altro piccolo gruppo di medici dalla Repubblica Dominicana, coordinato dalla Chiesa, sta già operando ad Haiti.

SOCCORSI IN CASO DI DISASTRO

Grazie all’eccellente programma di immagazzinamento di beni di consumo, all’organizzazione e all’esperienza accumulato negli anni, la Chiesa di Gesù Cristo può rispondere immediatamente ai disastri che possono colpire ogni parte del globo e inviare aiuti umanitari a popolazioni ovunque esse siano, indipendentemente dallo loro religione, razza o nazionalità. L’assistenza umanitaria è giunta fino ad ora in 167 paesi per un valore di centinaia di milioni di dollari all’anno.

Seguono alcuni esempi:

Progetti per l’acqua in Africa

A metà degli anni ottanta una grave siccità ha causato sofferenze a milioni di persone in Africa. Nel 1985 la Chiesa ha istituito due giorni speciali di digiuno, il primo il 27 gennaio ed il successivo il 24 novembre, chiedendo ai propri membri di dare generosi contributi per sostenere gli sforzi umanitari in Africa. Quelle donazioni, devolute in toto, hanno raggiunto quasi dodici milioni di euro.

L’uragano Andrew

Il 24 agosto 1992 la tempesta tropicale «Andrew» colpì il sud della Florida, negli Stati Uniti, causando così tanti danni da essere indicato come il peggior disastro naturale nella storia degli Stati Uniti. I danni furono calcolati in circa trenta miliardi di dollari. La Chiesa ha distribuito un totale di dieci grandi container carichi di cibo, acqua e forniture mediche di emergenza. Membri della Chiesa sono arrivati da tutto il sud degli Stati Uniti per aiutare le persone a mettere di nuovo il tetto alle proprie case e a fare le altre riparazioni necessarie: 1800 membri il primo weekend dopo il passaggio dell’uragano, 5100 il primo weekend di settembre e altri 500 il weekend successivo. Fra le altre cose fu ricostruito il tetto a 3000 abitazioni, ad una sinagoga ebrea e a tre chiese di varie confessioni cristiane.

Russia

A partire dal 1989 la Chiesa ha realizzato in Russia più di 110 progetti umanitari per un valore totale di oltre diciotto milioni di euro. Il governo russo ha espresso la propria gratitudine e ha affermato che non c’è stata nessuna organizzazione che abbia fatto di più per alleviare le sofferenze in Russia della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.

Croazia, Bosnia–Erzegovina

Dal 1989 queste nazioni della ex Yugoslavia hanno ricevuto aiuti per un totale di oltre sei milioni di euro ripartiti in sessantacinque diversi progetti di aiuto.

Kosovo

Diversi progetti sono stati intrapresi per aiutare i profughi del Kosovo. Il 30 aprile 1999 centomila euro sono stati consegnati alla Croce Rossa tedesca a Bonn, donati dai trentaseimila membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni in Germania. Quarantamila chili di cibo sono stati trasportati in volo in Macedonia come aiuto immediato e distribuiti alle famiglie dei rifugiati dai «Mercy Corps». Con l’aiuto dei «Mercy Corps» sono stati spediti per nave sette container con 22.000 coperte e 76 tonnellate di indumenti che hanno raggiunto la Macedonia fra il 7 e il 12 maggio 1999. Ad oggi sono in fase di preparazione ulteriori progetti e programmi di supporto. In totale la Chiesa ha prestato aiuti ai profughi del Kosovo per un valore di 7,6 milioni di dollari.

Germania, Austria, Repubblica Ceca

Attraverso la propria organizzazione umanitaria in Germania, nel 2002 la Chiesa ha donato più di 800.000 euro per le vittime della peggiore inondazione da secoli. Questo denaro è andato direttamente alle famiglie colpite dal disastro. La maggior parte dei soldi sono stati destinati alla Germania dell’Est.