Ormai penso che l’informazione sia stata annunciata ufficialmente e quindi non è un problema scrivere riguardo i cambiamenti nelle missioni mormone italiane, le missioni della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.

A partire dal primo giorno di luglio di quest’anno, invece di tre missioni (Milano, Roma e Catania), la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (chiesa mormone) avrà soltanto due missioni in Italia, la mssione di Roma e quella di Milano. La missione di Roma assorbirà il territorio della missione di Catania e la missione di Milano riceverà la Toscana (Siena, Firenze, Prato, Pistoia, Pisa, Livorno) e La Spezia dalla missione di Roma.

La prima volta che ho ricevuto questa informazione è stato più di una settimana fa, su facebook, il che è sintomatico di una nuova epoca. Inizialmente mi sono un pò stupito perchè con l’annuncio del tempio di Roma pensavo che la chiesa avesse deciso di aumentare gli sforzi in Italia.

Ma pensandoci bene, mi sono reso conto che la diminuzione nel numero di missioni non significa necessariamente una diminuzione nel numero di missionari (anche se è ben probabile), ma soprattutto non significa che il lavoro debba diminuire.

Il numero di missionari nel mondo sta diminuendo, e dato che ci sono aree del pianeta in cui ci sono molte più persone interessate nella chiesa, il lavoro in Italia dovrà essere portato avanti da meno missionari ma da più membri.

Malgrado l’annuncio del tempio di Roma stia aiutando ad aumentare l’interesse degli italiani per la chiesa mormone, siamo ancora molto lontani da quello che succede in Sudamerica o nelle Filippine, per esempio.

Comunque sia, la mia esperienza più recente mi sta facendo capire che una delle ragioni per cui forse non c’è bisogno di tanti missionari in Italia, è perchè molto del lavoro di ricerca che i missionari facevano nel passato, può e deve essere fatto online.

Infatti ho già conosciuto varie persone che hanno trovato siti web sulla chiesa e che hanno chiesto di incontrare i missionari, senza bisogno che i missionari andassero a bussare alle loro porte. E queste persone che hanno il coraggio di chiedere per un incontro con i missionari, senza aspettare di essere “trovate”, sono di solito molto più interessate che persone che i missionari incontrano bussando alle porte o per strada.

Insomma, due missioni possono essere sufficienti per l’Italia, e questo cambiamento non significa necessariamente una meno successo nel lavoro missionario in Italia, ma è probabilmente una nuova sfida per i memb ri della chiesa che parlano italiano, affinchè abbiano il coraggio di parlare di quello in cui credono non soltanto personalmente, ma anche usando le nuove tecnologie che il Signore ha messo a disposizione.