È difficile decidere qual’ è stato il mio discorso preferito all’ ultima Conferenza Generale della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (Chiesa Mormone). Ce ne sono stati molti interessanti e istruttivi.
Comunque uno dei miei favoriti è stato quello del Presidente Dieter F. Uchtdorf, secondo consigliere della Prima Presidenza della Chiesa mormone. Il titolo del discorso è O titúlo do discurso é La fede dei nostri padri.
Molte persone sono convinte di dover essere fedeli alla fede dei loro padri per una questione di rispetto.
Il Presidente Uchtdorf spiega,
Con l’espandersi della Chiesa di Gesù Cristo su tutto il globo, ora con più di 13 milioni di membri, «la fede dei nostri padri» ha un significato più ampio. Per alcuni può riferirsi al loro retaggio familiare in una delle centinaia di chiese cristiane; per altri potrebbe significare una delle fedi e tradizioni mediorientali, asiatiche o africane.
Ho passato la maggior parte della mia vita in zone del mondo in cui i membri della Chiesa erano una piccola minoranza. Durante quel periodo ho imparato che spesso, quando le persone vengono a contatto con il Vangelo restaurato, ne rimangono colpiti—molti di loro vorrebbero unirsi alla Chiesa; ma sono riluttanti a deludere i loro antenati; sentono di dover rimanere fedeli alla fede dei loro padri.
Alcune persone che vorrebbero unirsi alla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni sono preoccupate di “tradire” le loro famiglie al farlo. Ma il Presidente Uchtdorf continua,
Allora, qual è la fede dei nostri padri? È la religione dei nostri genitori, nonni o bisnonni?
E la religione degli antichi prima di loro, Abrahamo, Isacco e Giacobbe? Non sono i nostri padri? Non siamo noi della casa di Israele? E allora Noè, Enoc e i nostri primi genitori, Adamo ed Eva?
E il Salvatore e quei discepoli che Lo seguirono?
La fede del nostro Padre nei cieli è stata costante fin dall’inizio dei tempi, anche da prima della fondazione del mondo. Giovanni il rivelatore descrisse una grande guerra nei cieli. Il problema era il libero arbitrio, come lo è oggi. Tutte le persone che hanno vissuto su questa terra erano tra coloro che hanno combattuto Satana e si sono schierati con il Padre e il Figlio. Quindi, non dobbiamo la nostra fedeltà a Dio, il nostro Padre celeste?
Io sono perfettamente d’accordo con il Presidente Uchtdorf. È ancora difficile spiegare ad alcuni dei miei parenti che all’accettare gli insegnamenti della Chiesa mormone e al battezzarmi la mia intenzione non è stata quella di “tradirli” ma semplicemente quella di seguire la chiesa vera di Gesù Cristo secondo i dettami della mia coscienza. Infatti, così come spiegato dal Presidente Uchdorf, la mia intenzione è stata quella di seguire la fede dei nostri padri, a cominciare da Adamo, Abramo, Gesù e gli apostoli. È difficile a volte spiegare a chi non lo conosce che il vangelo di Gesù Cristo era conosciuto agli antichi patriarchi della Bibbia e non era una “novità” introdotta da Gesù, ma semplicemente una nuova restaurazione di verità perdute.
Per concludere con le parole del presidente Uchdorf,
Io rendo testimonianza che la dottrina del Vangelo restaurato di Gesù Cristo è la fede del nostro Padre celeste. È la Sua verità rivelata ai Suoi servitori, i profeti, dai tempi di padre Adamo fino ai giorni nostri. Il Padre e il Figlio apparvero a Joseph Smith per restaurare la fede di nostro Padre su questa terra, perché non fosse mai più tolta. Dio desidera che tutti i Suoi figli la ricevano, indipendentemente dalle loro origini, cultura o tradizione. La vera religione non dovrebbe scaturire da ciò che fa piacere agli uomini o dalle tradizioni degli antenati, ma da ciò che piace a Dio, il nostro Padre Eterno.
Per leggere la mia storia di conversione, Giuseppe Martinengo, Non ci furono dubbi
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